Emanuele Pirro è nato a Roma il 12 gennaio 1962 e ha vinto 5 edizioni della 24 Ore di Le Mans, corsa del quale quest'anno sarà Grand Marshall

Emanuele Pirro sarà Grand Marshall della 88ma edizione della 24 Ore di Le Mans

di Nicola Desiderio
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Emanuele Pirro sarà il Grand Marshal della 88ma edizione della 24 Ore di Le Mans in programma il 19 e 20 settembre prossimi con inizio alle ore 14:30. Sarà dunque il pilota romano a guidare la vettura che porterà all’allineamento prima della bandiera verde le 59 auto iscritte di fronte agli spalti che, in altri anni, hanno ospitato oltre 250mila spettatori. Come è noto, la corsa più famosa del mondo si sarebbe dovuta tenere il 14 e 15 giugno, ma è stata prima rinviata e poi privata del pubblico visto il perdurare della pandemia da Covid-19.

A dare il via con la bandiera francese sarà Carlo Tavares, amministratore delegato di PSA e destinato ad avere la stessa carica anche in Stellantis, il raggruppamento che vedrà la fusione del costruttore d’Oltralpe con FCA. Come è noto, questa presenza ha un preciso significato: il ritorno di Peugeot alle competizioni di durata nel 2022 con una vettura che correrà nella Le Mans Hypercar, destinata a prendere lo scettro della LM-P1 come categoria regina sia nel WEC sia alla 24 Ore più prestigiosa dell’automobilismo.

Emanuele Pirro è il pilota italiano ad aver vinto più edizioni della Le Mans: 2000, 2001, 2002, 2006 e 2007, tutte alla guida di un’Audi condividendo il volante con altri assi come Tom Kristensen – detto “mister Le Mans” per averne vinte ben 9 – Frank Biela (5 vittorie) e i tre volte vincitori Marco Werner e Allan McNish, quest’ultimo oggi team principal del team Audi in Formula E. Pirro è invece membro della FIA Drivers' Commission e il suo impegno è indirizzato principalmente alla sicurezza stradale.

Pirro dunque quest’anno festeggia i 20 anni dalla sua prima vittoria e si presenterà per la prima volta a Le Mans come Grand Marshall ereditando tale ruolo da Hurley Haywood, ricordato come vincitore anche della 24 Ore di Daytona e della 12 Ore di Sebring che gli valgono la Triple Crown tra le corse di durata. Haywood è stato a sua volta preceduto da altri illustri volanti, ultimo dei quali in ordine di tempo è stato Jacky Ickx, vincitore di 6 edizioni (una con la Ford e 5 con la Porsche). A Pirro l’Audi deve la sua prima vittoria assoluta a Le Mans e la prima con il diesel nel 2006.

«Il ruolo di Grand Marshal è tradizionalmente assegnato a un vincitore di Le Mans – ha dichiarato Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest che organizza la corsa – un pilota che incarna questa corsa e questa disciplina. Emanuele Pirro è dunque un rappresentante perfetto. Ha vinto 5 volte, è salito sul podio per 10 volte e, soprattutto, è un faro, un vero leader». «Sono compiaciuto di fare ritorno a Le Mans in questo ruolo. Sarà bellissimo tornare sul circuito – ha confidato il pilota romano – per provare le nuove curve Porsche. Erano un punto chiave e ci potevi perdere tanto tempo se non eri attento. Attendo con ansia di percorrerle in testa al plotone».

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Lunedì 14 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 16-09-2020 13:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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