
ERC: Korhonen (Toyota) vince il Rally d’Ungheria, Mabellini (Skoda) costretto alla resa sul finale

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VASZPREM – Nel cuore polveroso dell’Europa centrale, il Rally di Ungheria ha offerto uno spettacolo tanto avvincente quanto crudele, regalando emozioni forti e colpi di scena fino all’ultima Prova Speciale. La seconda tappa stagionale del FIA European Rally Championship ha incoronato il giovane finlandese Roope Korhonen, al debutto assoluto nella serie continentale, autore di una prestazione solida e intelligente che gli è valsa una vittoria tanto meritata quanto agevolata dalla sfortuna altrui. Il vero protagonista mancato della corsa, però, è stato Andrea Mabellini, tradito dalla sua Skoda Fabia Rally2 quando la vittoria era ormai a portata di mano.
Il rally si era aperto nel segno di Simone Tempestini, vincitore della scorsa edizione e più veloce nella prova spettacolo del venerdì. Ma già dalle prime vere speciali del sabato la situazione è cambiata rapidamente. Mabellini ha preso subito il comando siglando lo scratch nella Hegyesd e imponendo un ritmo che lo avrebbe mantenuto al vertice per tutta la prima giornata. L’unica vera nota stonata è arrivata nella PS di Kisloter, dove un brusco atterraggio ha messo alla prova la resistenza fisica della navigatrice Virginia Lenzi, costretta a fare i conti con forti dolori alla schiena. Nonostante ciò, la coppia italiana ha continuato a spingere, chiudendo la giornata con oltre dieci secondi di vantaggio su Korhonen.
Domenica il confronto diretto tra i due si è fatto ancora più acceso. Korhonen ha reagito con determinazione, inanellando tre scratch consecutivi nelle prime prove della mattinata. La sua Toyota Yaris Rally2 ha mostrato consistenza e velocità, riducendo sensibilmente il gap da Mabellini. Ma l’italiano non si è lasciato intimidire: nella PS di Nagyloter ha ristabilito le distanze, sfruttando anche una penalità inflitta al finlandese per un taglio di chicane. La tensione era alle stelle, e il duello sembrava destinato a decidersi per pochi secondi. Poi è arrivata la PS11, e con essa la svolta amara del weekend.
Entrambi i contendenti hanno dovuto fare i conti con una foratura, ma quella patita da Mabellini ha avuto conseguenze ben più gravi. Il danno riportato alla sospensione della sua Skoda Fabia Rally2 si è rivelato irreparabile in tempo utile, costringendolo il bresciano al ritiro durante il trasferimento verso la speciale successiva. Una beffa atroce per chi, fino a quel momento, aveva condotto il rally con determinazione, lucidità e coraggio.
Spianata la strada dal colpo di scena, Korhonen ha gestito le ultime due prove con freddezza e maturità, chiudendo il Rally di Ungheria da vincitore. Nonostante la fortuna lo abbia certamente assistito nel momento chiave, il finlandese ha comunque dimostrato di essere un debuttante di lusso nel panorama del FIA ERC, imponendosi in cinque delle tredici prove disputate. Alle sue spalle, il norvegese Mads Østberg ha avuto la meglio su Miko Marczyk nella lotta per il secondo posto, mentre Tempestini ha dovuto dire addio ai sogni di podio dopo un’uscita di scena nella stessa PS che aveva condannato Mabellini.
A ridosso delle posizioni di vertice si è distinto Isak Reiersen, quarto con la sua Skoda nonostante una foratura nel finale. Dietro di lui, il magiaro Gabor Nemet ha ben figurato davanti al proprio pubblico, precedendo Norbert Maior su Citroën. Applausi anche per Sasa Ollé, settimo assoluto e primo tra i piloti del Master ERC. L’idolo di casa ha battuto di ben 26 secondi Jos Verstappen, secondo di classe. Chiudono la top ten Norbert Herczig e Jon Armstrong, quest’ultimo rallentato da due forature nel corso della giornata di sabato.
Anche tra le categorie minori non sono mancati i colpi di scena. Nel FIA ERC3, Tristan Charpentier ha visto sfumare la vittoria dopo aver attivato involontariamente l’estintore della sua Ford Fiesta Rally3, perdendo oltre 13 minuti nella PS10. Ne ha approfittato il polacco Igor Widlak che, navigato da Daniel Dymurski, ha conquistato il successo di classe davanti a Marton Bertalan e Hubert Kowalczyk. A completare il quadro dei vincitori, Calle Carlberg ha centrato la doppietta nel Junior ERC e nel FIA ERC4 con la sua Opel, precedendo la Peugeot di Victor Hansen e la coppia italiana Doretto-Budoia, saliti sul terzo gradino del podio.
Il Rally di Ungheria, con le sue prove sterrate dure e tecniche, ha confermato tutta la sua imprevedibilità. Mabellini lascia il campo con l’amaro in bocca, ma anche con la consapevolezza di aver dimostrato il proprio valore contro avversari di altissimo livello. Il bresciano potrà rifarsi in occasione del prossimo appuntamento: il Rally di Scandinavia che andrà in scena l’ultimo fine settimana di maggio sugli sterrati svedesi.
FIA ERC – Rally di Ungheria: Risultati