Lewis Hamilton

F1, Silverstone alle porte. Hamilton in difesa: «Assente a evento Trafalgar Square per preparare il Gp»

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LONDRA - I bookmaker lo quotano alle spalle di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Ma Valtteri Bottas, autostima in rapida ascesa grazie alla vittoria in Austria (la seconda, dopo quella di Sochi), ha lo sguardo di chi si sente sempre più convinto dei propri mezzi. Il finlandese della Mercedes, da ago della bilancia nella corsa al Mondiale, sta diventando un protagonista. Ora i punti che lo separano da Vettel sono 35, mentre Hamilton lo precede solo di 15. «È un bel momento, la macchina continua a migliorare. Ed anche io. Sto conoscendo sempre meglio il team ed a ogni giro mi sento sempre più a mio agio» assicura sornione nella conferenza stampa di presentazione del Gp d’Inghilterra.

Hamilton, intanto, deve fronteggiare non solo le crescenti ambizioni del compagno di team, ma anche le polemiche nate dalla scelta di evitare l’evento promozionale che giovedì ha portato le monoposto a sfrecciare a Trafalgar Square, davanti a 250mila fan in delirio. Lui ha preferito due giorni di relax sulle spiagge di Mykonos. Proprio mentre gli organizzatori di Silverstone hanno deciso di attivare la clausola che gli consentirebbe di smettere di ospitare la F1 alla fine del 2019. Motivo, i costi di gestione troppo elevati. «È stata una mia decisione, ho informato gli organizzatori e Toto Wolff (ceo Mercedes, ndr) la scorsa settimana. Ne avevo bisogno per ricaricare le batterie e dare il meglio nel fine settimana di Silverstone - si è difeso il pilota inglese - Nelle ultime gare abbiamo avuto dei problemi, non tutto è andato come volevamo. Sto cercando di prepararmi nel modo migliore, io voglio vincere questo Mondiale ed ogni dettaglio diventa fondamentale».

La crescita di Bottas può creargli problemi in seno al team? «Lui è già una forza con cui fare i conti - ha risposto Hamilton - Spero non si avvicini ulteriormente in classifica, ma la collaborazione con Vallteri è una delle migliori che io abbia mai vissuto in carriera. C’è rispetto reciproco». Bottas per le vie di Londra c’era. E sulla scelta del collega non si è compromesso: «Ognuno ha il diritto di decidere a quali eventi presenziare o meno. È una sua scelta, ne risponde lui. Io me lo sono goduto moltissimo, non avevo mai guidato una F1 al centro di Londra, davanti a tanti fan così vicini alle macchine. Quando ho saputo che sarebbe stato organizzato ho risposto subito di sì». «E poi - ammette - la Mercedes mi aveva chiesto di esserci».
 

 

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Venerdì 14 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 16:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA