FE, Cassidy (Citroen): «A Valencia abbiamo completato il 95% del nostri test. Impressionato dalle Mahindra»

Citroen riabbraccia le competizioni in linea con il marchio sceglie la Formula E

Citroen riabbraccia le competizioni in linea con il marchio sceglie la Formula E

FE, Cassidy (Citroen): «A Valencia abbiamo completato il 95% del nostri test. Impressionato dalle Mahindra»
VALENCIA – Nick Cassidy scherza a proposito della nuova squadra, la Citroen, e della cosa più difficile che ha dovuto fare quest'estate: «Imparare il francese», sorride. Il neozelandese che ha vinto le tre ultime tre gare di Formula E della scorsa stagione (quattro delle ultime sei) non si sbilancia nei pronostici, anche se lo scorso anno, ai test di Madrid, aveva parlato benissimo della Nissan (che ha poi vinto il titolo individuale con Oliver Rowland): «Chi mi ha impressionato qui a Valencia – dice – sono le Mahindra. Che erano già andate forte nella seconda parte dello scorso campionato e che a Jakarta avrebbero meritato di piazzarsi prima e terza: Nyck de Vries e Edoardo Mortara hanno confermato che faranno bene».
E per quanto riguarda te e la Citroen?
«Sono orgoglioso di questi test anche perché, e non è un segreto, è da agosto che stiamo lavorando come i matti tra riunioni, sessioni al simulatore e preparazione per Valencia. Abbiamo fatto dei progressi e non possiamo che essere soddisfatti».
Quante gare vincerai in questa stagione 12?
«Non voglio darmi obiettivi e nemmeno caricarci di troppa pressione: siamo un gruppo e per tutti ci sono stati dei cambiamenti. Sappiamo che dobbiamo crescere per avvicinarci ai migliori in gara, mentre che nelle qualifiche ritengo possiamo fare bene».
Un obiettivo “minimo”?
«Dobbiamo puntare ad andare a punti fin dalla prima gara, questo è chiaro. E dobbiamo anche cercare di qualificarci sempre per la fase a duelli. Con i 300 kW sembriamo essere molto competitivi, mentre con i 350 abbiamo ancora qualcosa da mettere a punto».
Siete riuscire a completare l'intero programma qui a Valencia?
«Il novantacinque per cento. La macchina si è dimostrata estremamente affidabile e non ho avuto alcun problema. E anche l'intera organizzazione ha funzionato molto bene. Mi pare che in ogni sessione io fossi nella Top 6 o nella Top 7 con i 300 kW, cosa che non mi era mai successa in tutti i test precedenti in Formula E. Sono andato quasi troppo forte: rischio di... spaventarmi».
Si comincia il 6 dicembre a San Paolo: cosa resta ancora da fare?
«Ancora molte e sono davvero contento che ci siano diverse settimane di tempo: ci servono per cercare di fare ulteriori progressi e apportare le migliorie necessarie e verificare che siano anche affidabili».
Che ne pensi della prossima monoposto Gen4 (nel corso della prossima settimana dovrebbero venire diffusi foto e dati)?
«Ho visto i dettagli delle prestazioni e sono stimolanti, ma i primi test sono tra poco a Monteblanco. Ci sarò e allora sarò anche in grado di rispondere con qualche impressione più dettagliata perché a differenza di altri piloti non mi sono ancora esercitato al simulatore».
Le nuove regole introdotte quest'anno?
«Finire la gara senza penalità per non aver impiegato l'intero Attack Mode trovo che sia ottimo per il pubblico e per chi segue la corsa: vedi la classifica e sai che è quella. Invece, non sono troppo convinto dell'attivazione singola durante le gare con il Pit Boost perché sai che con quei sei minuti di potenza aggiuntiva puoi risalire dall'ultimo al primo posto. Se però hai attivato quell'unico Attack Mode e esce la Safety Car ti sei giocato la corsa».



