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MADRID – Si è chiusa con una bandiera rossa l'ultima sessione delle prove ufficiali che apre la stagione 11 della Formula E, trasferite sul circuito di Jarama, alle porte di Madrid, dopo le inondazioni nella regione di Valencia. Il due volte campione del mondo Jean Eric Vergne (Ds Penske) è finito nella sabbia nella curva 3 a pochi minuti dalla chiusura dei test con un crono più che trascurabile, ma venerdì la scuderia ha lavorato su aspetti che non erano le prestazioni sul giro secco, come dimostra anche il tempo del compagno di squadra Max Günther, già veloccismo nei giorni scorsi.
Le emozioni non sono tuttavia mancate perché, per quanto simbolico, i migliori non si sono lasciati sfuggire l'occasione per contabilizzare tempi da “numeri uno”. Alla fine l'ha spuntata Mitch Evans con la monoposto I-Type 7 della Jaguar Tcs in 1:27.461. Alle sue spalle due Porsche 99X Electric, entrambe sotto il crono del giro più veloce conseguito finora, ossia giovedì mattina del tedesco David Beckmann (Kiro Race) in 1:27.755. Dan Ticktum, ex Ert e per il momento al volante di una delle monoposto fluorescenti della Kiro Race (il solo team che non ha ancora ufficializzato i nomi dei piloti per la stagione che sta per cominciare) che impiega il powertrain con il quale Pascal Wehrlein e Jake Dennis hanno vinto gli ultimi due titoli individuali, ha girato in 1:27.602.
Poi, terzo, lo stesso Wehrlein in 1:27.658, a quasi due decimi dal neozelandese che gli è arrivato alle spalle lo scorso campionato. Altri tre piloti sono scesi sotto il minuto e 28 secondi nella tornata conclusiva, tutto sommato archiviata senza grandi intoppi, malgrado i test sui dispositivi di ricarica rapida da 600 kW non si siano rivelati ancora totalmente affidabili nella simulazione dell'ePrix di giovedì pomeriggio. Si tratta di Taylor Barnard, il più giovane del circuito, con la Nissan E-4Orce 05 della Neom McLaren, in 1:27.780, dello stesso Beckmann (1:27.839) e di Oliver Rowland con la monoposto della scuderia ufficiale della Nissan. Poi Stoffel Vandoorne (Maserati), il migliore di giornata dei piloti con powertrain Stellantis, settimo, e il solo vero debuttate della stagione, il barbadiamo Zane Maloney con il bolide elettrico della Lola Yamaha Abt, che ieri pomeriggio non aveva nemmeno potuto girare a causa di un problema elettronico che gli aveva bloccato la macchina in pista sulla base di un “falso allarme” incidente.
I test hanno confermato l'estremo equilibrio del mondiale a zero emissioni, con distacchi estremamente limitati (17 piloti su 22 in meno di un secondo l'altro giorno). Il valore di questi riferimenti andrà verificato a cominciare dall'exPrix di San Paolo, in Brasile, dove il 7 dicembre scatta il nuovo campionato di Formula E con la trazione integrale in qualifica, partenza e regime di Attack Mode e le nuove gomme Hankook. Ds Penske e Maserati, in evidenza nelle prime sessioni, hanno tirato il freno a mano nelle successive e le stesse Mahindra, davanti ieri, oggi hanno chiuso su tempi altissimi, segno evidente che gli obiettivi erano diversi rispetto alla velocità pura.