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MADRID – La “classifica” si accorcia. Le virgolette sono d'obbligo perché i tempi riguardano la terza delle sei sessioni di prove ufficiali che aprono la stagione 11 del mondiale di Formula E. Sulla pista di Jarama, alle porte di Madrid, i primi 17 piloti (su 22) sono racchiusi in meno di un secondo e gli ultimi tre della tornata pomeridiana erano nella top 6 della mattina, ossia Jake Hughes e Stoffel Vandoorne della Maserati e Sam Bird della Neom McLaren. In 4 sono rimasti sotto il miglior crono contabilizzato finora, quello di questa mattina di Hughes (1:28.604).
Il nuovo miglior tempo dei test è di Maximilian Günther (Ds Penske), che ha corretto al ribasso di 2 decimi quello del collega di “gruppo” (Stellantis). Il tedesco ha chiuso in 1:28.408, 31 millesimi più veloce rispetto a Dan Ticktum (Kiro race, cliente della Porsche), e 152 rispetto al compagno di scuderia, il due volte iridato Jean Eric Vergne (Ds Penske). Ai piedi del virtuale podio è rimasto David Beckmann, l'altra guida della ex Ert motorizzata dal costruttore tedesco a 156 millesimi dal connazionale Günther.
Poi, sempre con risultati cronometrici incoraggianti, le Mahindra di Nyck de Vries e Edoardo Mortara, seguite da Nick Cassidy con la prima Jaguar ufficiale (1:28.630) e il debuttante assoluto Zane Maloney, il 21enne di Barbados ingaggiato dalla Lola Yamaha Abt. Nei dieci ancora Jake Dennis (Andretti, cliente di Porsche) e Mitch Evans (Jaguar Tcs).
Dopo i problemi della mattinata di Cassidy, il numero tre dello scorso campionato, rimasto bloccato sul circuito, anche nel pomeriggio le monoposto ufficiali della Jaguar Tcs hanno girato meno rispetto alle altre: i due piloti neozelandesi sotto contratto con il costruttore britannico (l'altro è Mitch Evans, vice campione del mondo uscente) hanno completato meno giri rispetto ai rivali: il valore dei riscontri cronometrici è ancora molto relativo. I piloti che sono rimasti più a lungo in pista sono stati i due della Neom McLaren, Bird (45 giri) e Taylor Barnard (46), il più giovane del circuito elettrico, che hanno palesemente svolto un lavoro differente sulla monoposto, e Nyck de Vries (Mahindra), pure lui con 46 tornate.