
FE, a Shanghai sotto l'acqua l'ePrix dei riscatti di Cassidy (Jaguar) e della Porsche, seconda e terza con Wehrlein e da Costa

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FE, Rowland campione del mondo con la Nissan. Con Cassidy la Jaguar vince anche il secondo ePrix di Berlino

FE, Porsche in pole a Berlino, terz'ultimo ePrix del mondiale. Wehrlein avvicina ancora Rowland (Nissan), quarto in griglia
SHANGHAI – Anticipata poi ritardata per la pioggia, ma comunque con partenza mezz'ora prima rispetto al programma iniziale, la seconda gara di Shanghai di Formula E, l'undicesimo ePrix di questa stagione 11, è stata dominata da Nick Cassidy, che ha regalato alla Jaguar Tcs, la scuderia che lascerà a fine campionato, il secondo successo di questo mondiale 2024/25 dopo quello ottenuto da Mitch Evans in quello inaugurale, in dicembre.
Il neozelandese si è portato a casa anche i tre punti della Pole, ottenuti senza i duelli, cancellati come a Tokyo per via delle condizioni meteo, ma almeno assegnati dopo le qualifiche a gruppi e non dopo le sole libere. Scattati dietro la Safety Car, rimasta in pista per 7 giri (di qui anche le tre tornate aggiuntive, 31 anziché a 28, che hanno inciso per niente sulla gestioen dell'energia), i piloti hanno faticato soprattutto ad amministrare le monoposto sul bagnato con pneumatici Hankook a mescola unica richiesti dall'organizzazione, ma poco prestazionali sull'acqua. Dopo la controprestazione di ieri, oggi è arrivato il riscatto della Tag Heuer Porsche, che ha piazzato sul podio sia Pascal Wehrlrein, secondo a oltre 7'', ma con il punto per il giro veloce, sia Antonio Felix da Costa, terzo a quasi 19 e mezzo.
Il gruppo Stellantis, che ieri con la Ds Penske aveva conquistato una gloriosa doppietta (Maximilian Günther primo davanti a Jean Eric Vergne), ha confermato il feeling con il circuito di Shanghai piazzando tre bolidi elettrici fra i primi sette: quarto Jake Hughes (Maserati), quinto Vergne e settimo Stoffle Vandoorne (Maserati). Günther è stato costretto a fermarsi a una manciata di giri dal termine per un problema tecnico. Nella Top 10 anche Nico Müller con la Porsche della Andretti, sesto, Robin Frijns con la Jaguar della Envision, ottavo, seguito da Lucas di Grassi (Lola Yamaha abt) e da Taylor Barnard, che oggi ha compiuto 21 anni, con la Nissan della Neom McLaren.
La notizia di giornata è che Oliver Rowland è rimasto senza punti, appena tredicesimo al traguardo, mentre Zane Maloney, il solo vero debuttante di questa stagione, ha di nuovo sfiorato la zona punti, undicesimo a sei decimi dalla Top 10. Il barbadiano della Lola Yamaha Abt e David Beckmann (Cupra Kiro) sono gli unici ancora fermi a quota zero. Il primato di Rowland nella classifica individuale è sempre solido, anche se Wehrlein gli ha rosicchiato 19 punti e adesso lo tallona di nuovo da secondo a 68 lunghezze con 5 ePrix ancora da disputare: il prossimo è a Jakarta il 21 giugno. Il terzo è da Costa (88) e il quarto è Barnard (86) con Vergne risalito in quinta posizione grazie ai 28 punti del fine settimana cinese (74): Günther lo segue a tre lunghezze. La Tag Heuer Porsche rientra da Shanghai in testa alla classifica a squadre con un punto di vantaggio sulla Nissan: 191 contro 190. La Ds Penske è terza a 145. Anche nel trofeo Costruttori la Porsche ha guadagnato terreno rispetto alla Nissan, che guida con 285 davanti, ma con un margine ridotto a a 25 lunghezze. Stellantis è saldamente terza con 213, poi Jaguar (184), Mahindra (129) e Lola (41).