Pascal Wehrlein su Tag Heuer Porsche vince il primo E-Prix di Londra e va in testa alla classifica del Campionato

FE, Wehrlein (Porsche) trionfa nel primo E-Prix di Londra davanti alle Jaguar di Evans e Buemi (Envision)

di Mattia Eccheli
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LONDRA – Il mondiale è ancora aperto. Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) si era presentato a Londra per l'ultimo fine settimana di gara della decima stagione di Formula E al secondo posto della generale, con 12 punti di ritardo dal battistrada, Nick Cassidy, a quota 155, come l'altro pilota della Jaguar Tcs Mitch Evans. Dopo le qualifiche era scivolato al terzo posto, perché le tre lunghezze della pole erano andate a Evans. Ma alla fine dell'ePrix numero 15, il tedesco è tornato al comando della classifica con 180 punti, 3 in più di Evans e 7 in più di Cassidy.

La gara è stata spettacolare, malgrado i tentativi spericolati (un cortese eufemismo) di Jake Dennis (Andretti, motorizzata Porsche), il campione uscente e non più entrante, di guadagnare posizioni. Il britannico ha speronato prima Robin Frijns (Envision, che corre con le monoposto Jaguar), poi Jean Eric Vergne (Ds Penske) e quindi anche Cassidy rimediando complessivi 20'' di penalità e pure la bandiera a scacchi, una sorta di ammonizione. Wehrlein ha centrato la terza vittoria stagionale assicurando a Porsche la quarta affermazione consecutiva dopo le tre di Antonio Felix da Costa (costretto al ritiro dopo essere stato toccato dalla Nissan di Oliver Rowland, 5'' di penalità anche per lui). Per il costruttore britannico si tratta dell'ottavo trionfo (uno è stato ottenuto dallo stesso Dennis).

Sul podio, alle spalle di Wehrelein, sono saliti Evans (suo anche il punto del giro veloce) e Sébastien Buemi (Envision). La “sorpresa” della gara, seguita da un nutrito pubblico che ha beneficiato anche delle temperature quasi primaverili garantite sulle tribune dal sistema di aria condizionata del centro congressi ExCel, è stata quella delle due Mahindra. Nyck de Vries ha chiuso quarto e Edoardo Mortara, il più italiano dei piloti della Formula E, quinto. Poi Nico Müller (Abt Cupra, powertrain Mahindra) e Cassidy che ha guadagnato un paio di posizioni (al traguardo era nono) per effetto delle penalità inflitte non solo a Dennis, ma anche a Sacha Fenestraz (Nissan). Quindi Sam Bird (McLaren, monoposto Nissan), Stoffel Vandoorne (Ds Penske), il migliore dei piloti delle scuderie Stellantis, e Norman Nato (Andretti). Sfortunatissimo Maximilian Günther (Maserati), che era secondo a cinque giri dal termine, ma la cui macchina si è fermata al rientro dell'ultima Safety Car. I due giri in più (39 in totale) non hanno cambiato le cose.

Domenica sono previsti 34 giri e niente è ancora deciso, di sicuro non aritmeticamente. Fra i piloti, dei sette ancora potenzialmente in lizza per il titolo individuale prima della gara, ne sono rimasti in corsa tre. Nella volata per l'alloro a squadre, la Jaguar Tcs ha guadagnato 3 punti sulla Tag Heuer Porsche: 350 contro 314. Per il terzo posto la Ds Penske è salita a 186, aggiungendo una lunghezza al vantaggio che aveva sulla Andretti (169) e due a quello sulla Nissan (157). Per il titolo costruttori, la casa britannica (425) ha rosicchiato 11 punti alla Porsche (433), non proprio favorita dalla corsa di Dennis. Serratissima la lotta per la terza piazza con Stellantis a 249 e Nissan a 246. Dopo la gara è stato reso noto che in seguito all'incidente con Dennis, Frijns è stato portato in ospedale per accertamenti.

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Domenica 21 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA