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IMOLA – Pioggia, sorpassi e rimonte, lo spettacolo non è di certo mancato nelle Finali Mondiali Ferrari. Henry Hassid ha meritatamente conquistato il trofeo della Coppa Shell dopo una spettacolare rimonta, mentre lo svizzero Qwin Wietlisbach ha letteralmente dominato nella categoria 488 Challenge Evo. Da segnalare uno spettacolare, ma fortunatamente innocuo, incidente al Tamburello che ha coinvolto Yasutaka Shirasaki chiudendo prematuramente la gara.
Partito in ottava posizione, Hassid ha rapidamente risalito il gruppo mostrando un’ottima confidenza con la sua Ferrari 296 Challenge, nonostante la pista ancora umida e insidiosa per via delle piogge cadute abbondanti nella notte. Dopo una partenza brillante, il pilota del team Kessel Racing ha preso immediatamente il comando scavalcando con estrema facilità i suoi rivali.
Tutt’altra storia per il poleman Ernst Kirchmayr. Complice una partenza opaca, l’alfiere del Kessel Racing è scivolato al sesto posto. Nelle prime fasi della gara, un indemoniato Hassid è quindi riuscito a costruire un buon margine di sicurezza sugli inseguitori. Il francese ha anche approfittato della bagarre per il secondo posto tra Rey Acosta e Shirasaki per incrementare ulteriormente il vantaggio.
Dietro di loro Andrea Ritzi ha cercato di inserirsi tra i primi tre. Obiettivo riuscito al sesto giro, quando l’alfiere del CDP – D&C Racing è riuscito a superare Acosta conquistando così il terzo posto provvisorio. La gara è stata poi interrotta da John Dhillon. L’inglese, in lotta per la settima posizione, ha perso il controllo della sua Ferrari in accelerazione, tra le Acque Minerali e la Variante Alta, schiantandosi contro il muro. L'incidente ha causato un principio di incendio al motore della sua 296 obbligando la direzione gara a far entrare la Safety Car.
Alla ripartenza Hassid ha subito imposto il suo ritmo allungando nuovamente sugli inseguitori. Nel frattempo Kirchmayr, autore di una buona rimonta, è risalito al quarto posto approfittando delle difficoltà di Acosta per superarlo. Anche Ritzi ha colto l'opportunità e, al dodicesimo passaggio, ha superato Shirasaki conquistando il secondo posto. Questi, appena prima della Variante del Tamburello, è poi stato colpito da Kirchmayr sbattendo violentemente contro il muro.
Fortunatamente il giapponese è uscito indenne dall’abitacolo, ma i numerosi detriti hanno costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa e a concludere la gara in anticipo. La classifica finale ha sancito Hassid come campione della Coppa Shell. Secondo gradino del podio per Ritzi seguito da Kirchmayr che, nonostante il suo coinvolgimento nell'incidente, è stato confermato al terzo posto finale.
Anche la gara della 488 Challenge Evo ha riservato uno spettacolo avvincente. Wietlisbach, partito dalla pole di classe, ha mantenuto il comando delle operazioni per buona parte della gara. L’alfiere del CDP – D&C Racing è stato poi bravo a rintuzzare i continui attacchi di Fabrizio Fontana. Il pilota del team Formula Racing ha ridotto costantemente il distacco arrivando a pochi decimi da Wietlisbach.
Dopo la ripresa dalla Safety Car Fontana ha tentato il tutto per tutto per superare il leader. Ma Wietlisbach ha saputo difendere la sua posizione con tenacia mantenendo la testa fino alla bandiera a scacchi per laurearsi campione del mondo nella categoria 488 Challenge Evo. Il terzo posto di classe è andato a Maurizio Pitorri, che però ha pagato un distacco consistente dal battistrada. Le Finali Mondiali di Imola hanno coinciso anche con la fine dell’attività agonistica della 488 Challenge Evo, infatti dal prossimo anno tutti i campionati del Cavallino Rampante vedranno come protagoniste le 296 Challenge.
Finali Mondiali Ferrari Imola – Coppa Shell & 488 Challenge: Risultati Gara