La partenza di un E-Prix

FE, l'Arabia Saudita prepara l'avvio dell'ottava stagione. A fine gennaio attesi 60.000 spettatori per concerti e gare

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Grazie al motorsport l'Arabia Saudita non è mai stata così vicina. La quarta volta della Formula E a Diriyah, l'esclusivo quartiere dalla capitale Riad all'interno del quale viene ricavato il circuito cittadino del mondiale elettrico, sarà ancora più sorprendente. Carlo Boutagy (37), il numero uno della Cbx, la società che ha l'esclusiva della competizione per il Medio Oriente, si morde la lingua: «Ci saranno grandi sorprese, ma non posso dire di più», dice sulle tribune del circuito Ricardo Tormo, a margine dei test ufficiali che anticipano la stagione numero 8, dopo aver scambiato due amichevoli chiacchiere con Antonio Giovanizzi. «Benvenuto in Formula E», gli dice dalle scale prima che il pilota italiano corra ai box.

Anche il nuovo campionato comincia in Arabia Saudita, che ha confermato il doppio appuntamento in notturna (partenza in entrambi i casi alle 18 italiane) che aveva aperto la rassegna nel 2021. Le gare sono in calendario venerdì 28 e sabato 29 gennaio (https://diriyah-eprix.com/en/) e saranno anticipate da un grande concerto. «Ci sono in ballo due tre grandi nomi», insiste il manager, senza tuttavia sbilanciarsi. Tutto o quasi verrà reso noto tra il 7 e il 15 dicembre prossimi, quando verranno anche ufficializzati i pacchetti che includono voli, alloggio e biglietti per le gare. «Il paese è aperto – garantisce – anche se occorre essere vaccinati per accedervi. Si può farlo anche senza, ma nel caso bisogna stare in quarantena per una settimana».

Precisazioni necessarie che rischiano di dover venire aggiornate nell'imminente futuro in base ai dati sulla diffusione della nuova variante. «Prevediamo fino a sessantamila spettatori – insiste Boutagy – Ventimila per il grande concerto del giovedì e altrettanti per ciascuna giornata di gara». Il tracciato saudita è amato dai piloti per via delle andature: è il più veloce dell'intera Formula E. Il manager parla di una capitale vivace e aperta, che oltre ai brividi della competizione elettrica (che anima la metropoli in diverse quartieri) offre anche quelli del “Riyadh Season”, un grande e lungo festival che parte dalla fine di ottobre e va avanti fino a marzo con decine di grandi eventi.

Una vitalità che gli occidentali non si aspettano, ma che Boutagy conosce bene e sa a cosa paragonare. Nel 2012 ha trascorso diverse settimane a Perugia per studiare l'italiano, che il padre George conosce quasi alla perfezione. In Umbria ha apprezzato anche la pasta con il ragù di cinghiale e vini come il Barolo, il Brunello e il Sassicaia. Il manager ha tre cittadinanze - quella canadese (è nato a Montreal), quella libanese (per via delle origini della famiglia) e quella del Bahrein (onoraria) – e vive e lavora tra il Principato di Monaco e l'Arabia Saudita. 

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2021 09:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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