La Envision del neozelandese Cassidy a Berlino

Berlino capitale della Nuova Zelanda, Cassidy (Envision) vince il secondo ePrix tedesco e si porta a soli 4 punti da Wehrlein (Porsche)

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Nuova Zelanda chiama Germania. Nick Cassidy ha vinto il secondo ePrix di Berlino, l'ottavo della nona stagione della Formula E, la prima con le monoposto Gen3. La capitale tedesca ha premiato di nuovo una guida “kiwi”, questa volta della Envision, ma sempre al volante di una Jaguar dopo il successo di ieri di Mitch Evans, pilota ufficiale del costruttore di Coventry, oggi quarto. Con questa affermazione, la seconda in carriera, Cassidy ha quasi “terremotato” la classifica, portandosi a sole 4 lunghezze dal numero uno, il tedesco della Tag Heuer Porsche Pascal Wehrlein (100), sesto sabato e settimo domenica.

Partito dalla quarta fila con l'ottavo tempo, Cassidy si è fatto strada verso la vetta ed ha resistito senza soffrire troppo al ritorno di Jake Dennis (Avalanche Andretti), che aveva più energia di lui, ma che gli è rimasto alle spalle. Sul podio anche Jean Eric Vergne, che con la Ds Penske conferma un fine settimana positivo per le vetture del gruppo Stellantis cominciato ieri con il primo podio di Maserati con Maximilian Günther, terzo. Nella seconda gara il tedesco è stato protagonista di una mostruosa rimonta scattata dalla ventunesima posizione: al traguardo è arrivato sesto, giusto dietro a Antonio Felix Da Costa con la seconda Porsche ufficiale. Anche Stoffel Vandoorne (Ds Penske) ha chiuso nei 10, ottavo davanti a Nico Müller (Abt Cupra), che ha conquistato i primi punti in gara della scuderia germano-iberica, e a Dan Ticktum (Nio 333).

Fra i grandi delusi della giornata, cominciata con la pioggia che ha caratterizzato le qualifiche e finita con il sole che ha accompagnato l'ePrix, c'è sicuramente Robin Frijns (Abt Cupra), che aveva conquistato la pole e i primi 3 punti in assoluto del team vincendo la sfida interna con Müller nel giro che designava il più veloce in griglia. Specialista dell'acqua, l'olandese ha finito in diciassettesima posizione assicurandosi però il punto del giro veloce.

Come sabato, l'abrasiva pista ricavata sul cemento dell'ex scalo di Tempelhof ha dimostrato che a Berlino si può sorpassare quasi ovunque. Domenica ci sono state meno “sportellate” e la Formula E ha confermato di poter essere spettacolare e non priva di sorprese. Come quella che ha causato il ritardo della partenza di una manciata di minuti per via della protesta di quattro attivisti per l'ambiente della "Letzte Generation" (ultima generazione) che sono entrati in pista con le auto schierate. Oscurati dalla tv, i quattro sono stati portati via in manette della forze dell'ordine.

Fra due settimane il circuito elettrico torna nel Principato, dove l'ePrix si corre sullo stesso tracciato della Formula 1. Alle spalle di Wehrlein e Cassidy ci sono Vergne (81), Dennis (80) e Evans, che ha ottenuto 62 dei suoi 76 punti nelle ultime tre gare. Günther, che prima di Berlino non aveva ancora mosso il tabellino, si è portato a quota 24 ed è dodicesimo a due sole lunghezze dal campione in carica, Vandoorne. La Tag Heuer Porsche (tre macchine fra le prime 7) è sempre in testa fra le squadre (168), ma sommando i punti di Envision (153) e Jaguar (138) risulta evidente la competitività delle monoposto britanniche (4 fra le prime 5 ieri e due fra le 4 oggi), così come le potenzialità delle squadre del gruppo Stellantis (3 auto fra le prime 8). Il campionato può riservare gloria ancora a molti piloti.

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Domenica 23 Aprile 2023 - Ultimo aggiornamento: 25-04-2023 10:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA