La Formula E strega Roma: «Basta veti, sì agli eventi»

La Formula E strega Roma: «Basta veti, sì agli eventi»

di Mauro Evangelisti
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Allora si può fare. Roma supera la prova del primo gran premio di Formula E. La suggestione di un'area unica come l'Eur regala una scenografia irripetibile alle monoposto elettriche, quelle che non fanno «vroom» come i bolidi tradizionali ma «swish, swish», come la canzone di Katy Perry. Ma c'è un'altra macchina che funziona bene ed è quella dell'organizzazione, dentro e fuori il circuito. La sintesi migliore la fa Giancarlo, un quarantacinquenne lombardo a Roma con la moglie.

FUTURO
Sul treno della metro B che li riporta in centro racconta: «Stupendo, è stato bellissimo. Non solo perché la gara è stata entusiasmante, con i sorpassi, lo sprint finale, le sportellate, ma anche perché Roma è meravigliosa ed è filato tutto liscio». Può essere un eccesso di entusiasmo di chi visita Roma per la prima volta, ma ieri perfino la vecchia e malandata metro B ha fatto il suo dovere. Sia pure affollata, ha trasportato migliaia e migliaia di spettatori dal centro fino alle tre fermate attorno al circuito. C'erano gli operatori dell'Atac con la pettorina nelle stazioni con scritto «possiamo aiutarti?». C'era un quartiere lindo e splendente - chissà quanto durerà -, l'asfalto liscio e scuro perché appena rifatto dagli organizzatori dell'evento, come a Roma non si vedeva da tempo; anche se poi bastava spostarsi a poche centinaia di metri dalle barriere del circuito, dove finiva l'opera benefica della Formula E, per ritrovare frammenti della Roma di sempre: una buca sbilenca su via Cristoforo Colombo, quasi a ricordare che poi l'e-Prix finisce e le batterie della città andrebbero ricaricate (commento caustico su Twitter di Matteo Salvini: «Bella la gara, ora a Roma servono strade senza buche»).

Alejandro Agag, Ceo della Formula E, ha confermato che il circuito dei bolidi che fanno «swish, swish» resterà a Roma per altri cinque anni, la sindaca Virginia Raggi ha aggiunto che l'accordo si farà, che tra città e Formula E è l'inizio di una bella amicizia. «Un altro mondo è possibile» ha detto ancora la sindaca Virginia Raggi, riferendosi alle auto elettriche che rappresentano un futuro sostenibile. Ma in fondo ha voluto anche dire che i 30mila accorsi ieri all'Eur hanno visto che «un'altra Roma è possibile». Dall'Ente Eur, l'Ad Enrico Pezzali e il presidente Roberto Pezzali hanno osservato che è il successo del modello che vede la «collaborazione di pubblico-privato». Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che ai box ha incrociato Luigi Di Maio: «Roma può ospitare le grandi manifestazioni». E Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Questa città ospita i grandi eventi senza paura». Sintesi: ora quanto meno c'è un modello da seguire per uscire dalla palude.
E allora riviviamola del mattino questa giornata in cui Roma ha trovato uno specchio deformante che l'ha abbellita sia pure per un giorno, grazie agli investimenti dell'organizzazione della Formula E che ha capito che le immagini dall'alto dei bolidi che sfrecciano tra caposaldi dell'architettura razionalista italiana, l'obelisco Marconi, sullo sfondo il Palazzo della Civiltà del Lavoro, sarebbero stato il migliore degli spot per il futuro delle corse delle auto elettriche.

EVENTO
Il via era previsto alle 16, ma già al mattino i primi spettatori sono arrivati all'Eur, usando soprattutto la metropolitana e i bus e lasciando a casa l'automobile, visto che quasi tutta la zona era chiusa. Non c'era solo la gara, ma anche mostre, l'esposizione di auto antiche, il simulatore di volo. Una festa nella festa. Inevitabile, i più curiosi ed entusiasti erano i bambini, perché anche se non fanno «vroom», ma «swish, swish», quando i bolidi elettrici hanno cominciato a battagliare, lo spettacolo è stato assicurato. Non solo: l'evento sportivo ha regalato anche un finale emozionante alla Dovizioso contro Marquez, per citare altri motori. Finisce con la premiazione, il lancio di coriandoli e champagne, l'inno britannico, il deflusso ordinato, i mezzi dell'Ama che puliscono. Un'altra Roma possibile.
 

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Domenica 15 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2018 09:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA