Duecento giri equamente divisi tra i campioni del mondo di Formula E Stoffel Vandoorne (un titolo), che ha girato al mattino, e Jean Eric Vergne (due), che è sceso in pista nel pomeriggio. La Ds Penske ha testato le nuove monoposto Gen3 Evo che entreranno in servizio nell'undicesima stagione, a cominciare dalle prove ufficiali di Valencia, in programma fra il 4 e il 7 novembre. Il circuito prescelto è stato quello dell'isola di Maiorca, la nervosissima e compattissima Rennarena da 3,2 chilometri per un totale di 16 curve, di cui 7 a sinistra e una sola grande retta in leggera pendenza che si chiude con un tornante quasi cieco a destra.
Vandoorne e Vergne hanno macinato chilometri (oltre 600) e raccolto dati che la ventina tra meccanici e ingegneri valuteranno ed elaboreranno per capire le reazioni della monoposto che potrà venie impiegata con la trazione integrale, almeno in qualifica, partenza e Attack Mode. «I nostri piloti erano soddisfatti – spiega Eugenio Franzetti, direttore della Ds Performance – quanto lo sia il nostro muretto è presto per dirlo. E, in ogni caso, non credo di potere condividere informazioni su questo punto perché stiamo lavorando allo sviluppo della macchina».
«Però – concede il manager italiano del gruppo Stellantis – i 50 kW di trazione in più all'anteriore hanno soddisfatto Vandoorne e Vergne, che hanno potuto apprezzare la potenza ulteriore che consente di condurre diversamente le curve. Aggiungo che questa evoluzione è estremamente interessante in vista dell'arrivo della Gen 4, che davanti avrà addirittura fino 250 kW aggiuntivi». Già nella prossima stagione, che scatterà in dicembre da San Paolo, in Brasile, le monoposto di Formula E schizzeranno da 0 a 100 orari in 1,86 secondi, il 30% in meno rispetto ai bolidi ibridi di Formula 1.
La Ds Penske ha provato per la prima volta l'intero pacchetto per il campionato numero 11 (alla fine del 10 mancano ancora i doppi appuntamenti di Portland, a fine giugno, e di Londra, poco dopo la metà di luglio), ossia il powertrain con la doppia trazione assieme ai nuovi pneumatici Hankook e al kit aerodinamico di nuova adozione. Alla testata spagnola As, Vergne, che non ha mai nascosto di non trovarsi troppo a propri agio con le monoposto attuali, ha confessato che «si possono guadagnare fino a due secondi a giro» e anche che «il puro piacere di guida è notevole». Assieme a Vandoorne concorda sul fatto che nella prossima stagione durante gli Attack Mode sarà complicato difendersi: «Adesso lo usi e difficilmente riesci a sorpassare, ma l’anno prossimo sarà estremamente potente e potrai superare molto facilmente», aggiunge il francese. «Le strategie cambieranno molto», prevede il belga. «Grazie alla trazione integrale e all'incredibile accelerazione, le gare saranno ancora più avvincenti», assicura Franzetti.