Il nuovo trofeo della Formula E

FE, sabato in Messico riparte il campionato elettrico: al debutto Maserati e McLaren

di Mattia Eccheli
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CITTÀ DEL MESSICO – Ventidue piloti in cerca di un trofeo, che è nuovo e, come ha spiegato l'organizzazione, ispirato “alla potenza, all'energia e all'innovazione dell'era Gen3”, le monoposto che debuttano in questo campionato. La nona stagione della Formula E ricomincia sabato in Messico, dove si sono già corsi 8 ePrix, sempre oltre i duemila metri di quota. Sei sul circuito Hermanos Rodriguez della capitale e due, nel 2021, a Puebla. Il trofeo, realizzato dallo studio londinese Beta Design Office, comprende 44 pinne: la metà più grande rappresenta i piloti e la metà più piccola le loro auto.

Il debuttante è uno solo ed è schierato dalla McLaren, costruttore che esordisce nel circuito a zero emissioni dopo aver rilevato la scuderia Mercedes. Si tratta di Jake Hughes, chiamato ad affiancare René Rast, l'asso del Dtm, il campionato turismo tedesco, che aveva già corso in Formula E con Audi. Maserati, il primo marchio italiano ad approdare nella rassegna, si appoggia alla squadra monegasca ex Venturi che negli anni scorsi aveva gareggiato con le monoposto fornite dalla casa con la Stella. I suoi piloti sono il confermato italo svizzero Edoardo Mortara e Maximilian Günther, già in Bmw Andretti e in Nissan, che ai test di Valencia è stato il più veloce in 5 delle 7 sessioni con il miglior crono assoluto. La casa del Tridente ha potuto contare sulla cooperazione interna al gruppo Stellantis impegnato in Formula E con Ds: l'italiano Eugenio Franzetti è stato fra l'altro nominato direttore di Ds Performance.

Il costruttore francese schiera due campioni del mondo (tre titoli individuali complessivamente): quello in carica, Stoffel Vandoorne, ingaggiato dopo l'addio di Mercedes al campionato, e Jean-Eric Vergne, il solo con due successi. Da questa stagione Ds collabora con Penske e non più con i cinesi di Techeetah. La Jaguar Tcs è l'unica ad aver confermato i propri piloti, che erano e sono Mitch Evans e Sam Bird. La Tag Heuer Porsche ha messo sotto contratto Antonio Felix Da Costa, un altro che ha già vinto la rassegna, e ribadito la fiducia a Pascal Wehrlein, che proprio l'anno scorso a Città del Messico aveva regalato al costruttore tedesco la prima e storica affermazione elettrica. Porsche è presente non solo in pista ma, come dire, anche a bordo pista: la Safety Car è sempre la Taycan Turbo S da 671 cavalli.

Il già campione Sèbastien Buemi ha traslocato alla Envision dove come compagno di squadra ha il promettente Nick Cassidy. La Nissan, che ha il calabrese Tommaso Volpe quale capo del Motorsport e responsabile della scuderia di Formula E, ha puntato sul binomio di lingua francese Norman Nato e Sacha Fenestraz. Mahindra si è assicurata i servigi di un altro ex iridato, Lucas Di Grassi, che ha già vinto tre volte in Messico (due nella capitale e una Puebla), e che condividerà i box con il britannico Oliver Rowland. La cinese Nio 333 ha preso Sérgio Sette Câmara e confermato Dan Ticktum, mentre per il proprio rientro nel circuito elettrico la tedesca Abt (che aveva collaborato per anni con Audi), supportata dal marchio spagnolo Cupra, ha puntato su Nico Müller e ha trovato la disponibilità di Robin Frijns. La Avalanche Andretti, infine, ha mantenuto in Formula E Andrè Lotterer che affiancherà Jake Dennis.

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Venerdì 13 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 15:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA