Pierre Gasly festeggiato a S.Paolo

Gasly e la Toro Rosso in paradiso a San Paolo, per il team faentino è il secondo podio 2019

di Massimo Costa
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SAN PAOLO - Da reietto a reuccio. La carriera in F1 di Pierre Gasly è assolutamente densa di emozioni che hanno raggiunto il culmine domenica scorsa a San Paolo, quando con la Toro Rosso-Honda ha tagliato il traguardo in un incredibile secondo posto, addirittura battendo in volata la Mercedes di Lewis Hamilton. Le vicissitudini del Gran Premio del Brasile, con il ritiro della Mercedes di Valtteri Bottas prima, l’incidente tra le due Ferrari di Charles Leclerc e Sebastian Vettel e il contatto tra Hamilton e Alexander Albon, hanno creato le condizioni per i team di centro classifica di puntare al risultato dell’anno. Gasly, per la verità, aveva già svolto una qualifica di grande spessore ottenendo nella Q3 il sesto posto. In gara, è stato ficcante, sempre nella top 10, pronto a raccogliere punti importanti, ma di certo mai avrebbe pensato di poter salire per la prima volta in carriera sul podio e di terminare in seconda posizione.

Gasly ha debuttato in F1 sul finire del 2017 disputando le ultime gare con la Toro Rosso, poi confermato nel 2018. Quest’anno, grazie alla buona stagione col team che ha la propria sede a Faenza, si era meritato la promozione in Red Bull al fianco di Max Verstappen. Ma con la RB15 ha faticato più del previsto, il divario dall’olandese è sempre stato elevato, e alla fine Christian Horner ed Helmut Marko (al comando del team) lo hanno bocciato rispedendolo durante la pausa estiva di agosto alla Toro Rosso e di conseguenza promuovendo il rookie Albon. Uno scambio di sedili non nuovo in casa Red Bull, che già fece così nel 2016 con Verstappen e Daniil Kvyat. Anziché crollare psicologicamente, Gasly ha ben reagito e con la squadra diretta da Franz Tost ha cominciato a cogliere buoni risultati fino al sorprendente secondo posto di San Paolo e proprio alle spalle del vincitore Verstappen. Un tripudio per il gruppo Red Bull (la Toro Rosso ne è infatti lo Junior Team) e anche per la Honda che ha raccolto una doppietta con due diverse monoposto.
 
Il sensazionale risultato di Interlagos, ci sembra anche il degno congedo del nome Toro Rosso dalla Formula 1. È noto da qualche tempo, seppur non sia confermato ufficialmente, che dal prossimo anno la scuderia di Faenza si trasformerà in AlphaTauri, marchio di moda del gruppo Red Bull. C'è un po' di nostalgia, perché sarà meno evidente l'origine italiana del team, che nel 2006 la multinazionale austriaca volle omaggiare dopo aver acquistato la Minardi. Anche se nella sostanza non ci saranno grosse differenze: la forte componente tricolore, soprattutto a livello umano, resterà. È però ironico che il nome Toro Rosso sia destinato ad essere accantonato in quella che è stata, probabilmente, la sua migliore stagione. Il sesto posto riconquistato nel Mondiale costruttori è stato raggiunto solo nel 2008, l'anno della vittoria di Sebastian Vettel a Monza. Indimenticabile e forse ineguagliabile. Ma nel 2019 di piazzamenti sul podio ne sono arrivati due: quello di Daniil Kvyat in Germania, e quello appunto di Pierre Gasly in Brasile, addirittura secondo. Risultati entrambi figli di domeniche "pazze", ma i piloti Toro Rosso sono stati bravi ad approfittarne cogliendo il massimo possibile.

"Ho sempre definito questa squadra la mia famiglia italiana”, ha raccontato Gasly. “Ne adoro lo spirito e la passione, i ragazzi si impegnano tantissimo e questo è stato il modo più bello per ringraziarli di tutti i loro costanti sforzi. Da pilota sogni sempre di essere in F1 e immagini il tuo primo podio, ma quando succede le emozioni sono indescrivibili". Guardando al campionato costruttori, si può persino ambire ad un ulteriore passo avanti: la Renault, quinta, adesso è distante solo 8 lunghezze. A metà schieramento possono essere tante, ma chissà. Con un'altra gara piena di sorprese, a Yas Marina nulla sarebbe precluso. E allora sì, che la 14esima e ultima stagione del nome Toro Rosso in F1 sarebbe la migliore.

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Giovedì 21 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 22-11-2019 20:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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