Il podio dell'E-Prix di Marrakech

I gioielli DS. Da Costa e Vergne, la coppia perfetta: a Marrakech solo nel giro finale salta la doppietta

di Nicola Desiderio
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MARRAKECH - Il Marocco restituisce la testa della classifica alla DS Techeetah, la squadra che lo scorso anno ha fatto il pieno conquistando il titolo per team e portando Jean-Eric Vergne ad essere il primo pilota a vincere per due volte il campionato di Formula E. Stavolta però non è il francese a salire in cima alla graduatoria, ma il suo compagno. Il the alla menta è dolce, dolcissimo per Antonio Felix Da Costa. La bevanda più bevuta a Marrakech era stata invece alquanto amara lo scorso anno per il pilota portoghese, capace di autoeliminarsi a 10 minuti dalla fine della gara speronando il proprio compagno di allora su BMW, il britannico Sims mentre erano saldamente in testa. Da Costa dunque ha imparato la lezione e, dopo avere battuto il record della pista in qualifica, è passato per primo sotto la bandiera a scacchi dedicando la sua seconda affermazione in carriera al suo sodale. «Questa vittoria è per Jev (il soprannome di Vergne, ndr).
 

 

Questi giorni per lui sono stati davvero duri, ma è dobbiamo ringraziarlo se oggi siamo in testa al campionato». Fino a 3 curve dalla fine sarebbe stata addirittura doppietta, il francese però era a corto di energia, in tutti i sensi, dopo una gara in rimonta dall’11° posto e un’emicrania che lo aveva costretto a saltare le prove libere del venerdì. La classe dunque non è acqua e lo stesso si deve dire della squadra condotta in pista da Mark Preston che, conti alla mano, è la più vincente delle ultime 3 stagioni in Formula E. Una continuità che non può essere casuale e dipende evidentemente dalle capacità di un team che è stato capace di rimanere ai massimi livelli con due powertrain diversi.

La doppietta della stagione 5 era infatti sfuggita l’anno prima quando l’Audi beffò per soli 2 punti la DS Techeetah allora motorizzata Renault, mentre la squadra ufficiale francese fece a malapena la metà dei punti del suo cliente. È la dimostrazione che la Formula E permette anche ai Davide di fare meglio dei Golia, che l’esperienza è un fattore più importante sia del nome sia del denaro e che si può trovare l’armonia anche parlando 3 lingue diverse.
La DS Techeetah ha infatti un team principal che parla inglese, un powertrain che nasce in Francia, a Satory presso il reparto motorsport di PSA, e addosso ha occhi a mandorla visto che è controllata dalla China Media Capital, una private equity con sede a Shanghai che nel 2016 acquistò la Aguri, team fondato dall’ex pilota giapponese Aguri Suzuki e dallo stesso Preston. Pochi lo ricordano, ma la prima pole position Antonio Felix Da Costa l’aveva conquistata proprio con la Aguri a Long Beach nel 2016, ma fu squalificato per uno pneumatico gonfiato ad una pressione inferiore di soli 0,05 bar rispetto al minimo regolamentare.

Con la vittoria di ieri dunque il portoghese restituisce qualcosa a se stesso e al team con il quale ha disputato le sue prime 2 tornate in Formula E e dove, dopo 3 stagioni con Andretti e la BMW, è appena tornato. Un figliol prodigo che tratta il forte compagno come un fratello, ma è diventato più maturo ed affamato. Preston e il suo team sono pronti a dargli la macchina migliore e, se continua così, anche ad uccidere il vitello grasso festeggiando un ritorno che si sta rivelando davvero... Felix!
 

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Lunedì 2 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 04-03-2020 12:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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