Il gigante Brawn va in pensione. Il saluto dell'uomo dei mondiali Ferrari e Benetton: «Ora esulterò come un vero tifoso»

Il gigante Brawn va in pensione. Il saluto dell'uomo dei mondiali Ferrari e Benetton: «Ora esulterò come un vero tifoso»

di Massimo Costa
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"Ora è il momento giusto per me di ritirarmi". Una frase chiara, che sembra non ammettere repliche. L'ha scritta un gigante della F1, Ross Brawn, nella sua "colonna" che da qualche tempo scrive sul website della Formula 1. 68 anni da poco compiuti, Brawn dal 2017 ha ricoperto il ruolo di direttore generale e responsabile sportivo del Mondiale F1 per conto di Liberty Media. Sei anni intensi in cui ha recitato una parte fondamentale nella scrittura delle regole tecniche della F1. Brawn ha ricoperto tutti i ruoli possibili immaginabili nel paddock della F1: meccanico, ingegnere aerodinamico, ingegnere di pista, direttore tecnico in Benetton, responsabile della gestione tecnica e poi sportiva Ferrari, proprietario di un team (il suo), team principal della Mercedes e infine, come sopra riportato, direttore generale della F1.

Una carriera straordinaria e piena di successi incredibili: due mondiali vinti con la Benetton e Michael Schumacher nel 1994 e 1995, poi il dominio, sempre con il pilota tedesco, nel team Ferrari nel periodo 2000-2004. A Maranello era approdato nel 1996. Ma il suo capolavoro lo ha realizzato nel 2009. Lasciata la Ferrari alla fine del 2006, dopo un anno sabbatico, è rientrato nel 2008 dirigendo il team Honda, ma il costruttore giapponese alla conclusione di quella stagione aveva deciso di ritirarsi. Brawn ha rilevato dai giapponesi l'intera squadra al costo simbolico di un sterlina, creando il Brawn GP e alla sua prima stagione in F1, nel 2009, il suo pilota Jenson Button ha subito vinto il Mondiale. Un successo clamoroso che Brawn ha immediatamente monetizzato cedendo, dopo poche settimane dal trionfo iridato, la propria squadra alla Mercedes. Per lui, anche il ruolo di team principal e co-propretario assieme a Nick Fry, ricoperto fino al 2013, gettando le basi per i successi arrivati con Toto Wolff dal 2014 al 2020. 

Brawn non ha vinto titoli soltanto in F1. Tra il 1989 e il 1991 è stato il responsabile tecnico della Jaguar nel Mondiale Prototipi con cui ha conquistato il Mondiale nel '91. E riavviando così la sua carriera in F1 con la Benetton. Prima di tutto ciò, completati gli studi in ingegneria, Brawn nel 1976 era entrato in March, il costruttore inglese che era presente in F1-F2-F3, ma occupandosi di quest'ultima categoria. L'ingresso in F1 avviene con la nascita del team Williams nel 1978. E' poi passato brevemente nel team americano Beatrice Force e successivamente in Arrows fino al 1988. Insomma, una carriera straordinaria, un uomo che ha dato tutto se stesso al motorsport e che ha raccolto risultati difficilmente raggiungibili per chiunque altro: "Ora la F1 la guarderò dal divano, esultando e imprecando come un tifoso, felice che lo sport abbia un futuro così fantastico. Ho amato quasi ogni minuto dei miei 46 anni di carriera e sono stato fortunato ad aver lavorato con molti grandi team, grandi piloti e grandi persone. Non avrei cambiato nulla".

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Venerdì 2 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 17-12-2022 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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