Da Costa esulta sul podio

Il talento da fuoriclasse di Da Costa, sua l’ultima gara anche prima del lockdown

di Mattia Eccheli
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BERLINO - Fino a pochi giri dalla fine, la scuderia sino francese DS Techeetah, ha cullato il desiderio di una nuova doppietta. Il 3 febbraio del 2018 Jean-Eric Vergne, che a fine stagione avrebbe vinto per la prima volta il titolo piloti della Formula E, e Andrè Lotterer avevano confezionato uno storico trionfo sulla pista cittadina di Santiago del Cile: nessuna squadra (all’epoca DS era ancora con la Virgin) era mai riuscita a piazzare sui primi due gradini del podio i propri piloti. Ieri a Berlino il portoghese Antonio Felix Da Costa, arrivato ad inizio stagione proprio al posto di Lotterer (ingaggiato dalla Tag Heuer Porsche), ha dominato qualifiche, superpole e gara, tallonato dal compagno di squadra, campione in carica. Il pilota lusitano, che compirà 29 anni a fine mese, ha vinto il suo quarto ePrix (con tre team differenti: Aguri e Bmw i primi due, nella prima e nella quinta stagione), il secondo consecutivo. L’avvio di questo campionato non era stato esaltante per Da Costa, che aveva rimediato appena due punti nelle prove di apertura in Arabia. Sembrava il prezzo da pagare per l’affiancamento a Vergne. Poi la riscossa. Secondo in Cile ed in Messico e primo in Marocco ed in Germania.

A Berlino ha lasciato solo le briciole agli avversari perché ha conquistato il punto del più veloce in qualifica ed i tre della superpole. Più i venticinque per la vittoria e quello per il giro veloce. Vergne lo ha seguito e, soprattutto in partenza, lo ha anche “protetto”. E fino ad una manciata di tornate dalla fine la DS aveva in mano la gara. Poi il francese ha anticipato l’attack mode, che è però andato sprecato per via della bandiera gialla. Nel finale è stato tamponato ed ha progressivamente perso posizioni, chiudendo ventesimo. Il matrimonio fra il costruttore transalpino e la scuderia controllata dalla Seca, una società di capitali cinese che, tra le altre cose, investe anche nelle telecomunicazioni, nell’intrattenimento e nel mondo dei media, sta funzionando alla grande. Vergne si è aggiudicato due titoli mondiali, mentre la scuderia DS ha conquistato il primo alloro a squadre. E con da Costa che ha preso il largo sembrano possibili sia una terza affermazione individuale sia una seconda a squadre consecutiva.
«Sono così felice», ha commentato il portoghese. «Le persone che mi stanno vicine, la mia famiglia, i miei amici ci tengono che io vinca e sanno che ho avuto degli anni difficili. C’era tanta pressione, perché davano quasi per scontato che io vincessi. Ma se c’è pressione significa che in ballo c’è qualcosa di importante». «Dico a tutti che voglio vincere, sì – ha proseguito – ma la strada è ancora lunga, molto lunga. Però se lavoriamo così sono fiducioso». «Mi sono trasferito alla DS Techeetah perché volevo stare davanti, perché volevo una macchina più veloce. Sono grato perché tutto sta andando alla grande». La DS ha conquistato 7 podi la passata stagione (tre successi, tutti di Vergne, tre secondi posti, due di Lotterer, ed una terza posizione) e quest’anno ha aggiunto altre due affermazioni, due secondi posti ed una piazza d’onore. 

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Domenica 9 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 17:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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