Il presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), Jean Todt

Jean Todt: «Tutto il motorsport sarà ad emissioni zero, grazie all’elettrificazione e ai carburanti»

di Nicola Desiderio
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Il motorsport sarà ad emissioni zero. O con l’elettrificazione o con i carburanti. È quanto affermato da Jean Todt in occasione dell’E-Prix di Roma di Formula E. Il presidente della FIA ha esaltato il ruolo della Formula E perché promuove la mobilità elettrica al centro delle grandi città presso il grande pubblico, ma ha ribadito che le emissioni zero rappresentano il destino di tutto l’automobilismo, sia di quello su strada sia di quello sportivo, qualsiasi sia la categoria.

Todt ha inoltre lodato l’organizzazione dell’E-Prix di Roma e il ruolo sociale del Motorsport. «Il momento è difficile a causa della pandemia – ha detto l’ex presidente di Ferrari – ma dobbiamo dare speranza alle persone. È fondamentale che il motorsport continui a creare interazione tra le persone e liberi le energie delle comunità. E poi dobbiamo adattarci alle leggi dei paesi che ci ospitano. Noi possiamo e vogliamo dialogare con loro, ma alla fine sono loro che decidono. E per il calendario, dobbiamo essere flessibili. Abbiamo bisogno di energia, passione e creatività».

Emissioni zero non vuol dire che tutti le categorie del motorsport diventeranno elettriche come la Formula E. La FIA infatti mira anche ai biocarburanti, che hanno origine vegetale, possono essere prodotti anche da scarti utilizzando energie rinnovabili e compensando le emissioni allo scarico, comunque inferiori a quelle ottenibili con carburanti fossili. Una strada che anche Porsche ha dichiarato di intraprendere con l’obiettivo di conservare i pistoni sui modelli sportivi della propria gamma, ovvero la 718 e la mitica 911.

Ecco perché emissioni zero nelle competizioni non vuol dire che tutte le categorie del motorsport diventeranno elettriche. «Tutto il motorsport deve diventare ad emissione zero. Se non con l’elettrificazione, attraverso i carburanti. Siamo stati pionieri con l’ibrido in Formula 1 e abbiamo la Formula E, ma lo stesso dovrà accadere anche nei rally e nei campionati Turismo. Tutte le categorie non potranno sfuggire a questo destino comune, ma ognuna dovrà mantenere la propria specificità». Quanto ad Audi e BMW che lasciano la Formula E e la Mercedes che ancora esita con la Gen3, Todt si dice tranquillo: «Nel Motorsport c’è chi va e c’è chi viene. È sempre stato così. Quello che conta non è che qualcuno vada via, ma che vi siano molti che vogliono entrare. Ed è così per la Formula E».

Nel processo di decarbonizzazione del motorsport c’è anche l’idrogeno che dovrebbe arrivare nel 2024 alla 24 Ore di Le Mans, nel 2026 alla Dakar e se ne parla anche per la Formula 1. Per le gare di durata è già in corso uno studio che coinvolge nomi del calibro di Oreca, Red Bull e Total. «È uno sviluppo molto interessante della tecnologia. In molti ci stanno lavorando e la FIA darà il proprio contributo. A breve faremo un annuncio che riguarda proprio l’idrogeno» ha detto il presidente della FIA il quale ha però precisato di non sapere quando vedremo un’auto da corsa a idrogeno.

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Martedì 13 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 15-04-2021 08:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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