Antonio Felix Da Costa

Da Costa campione, nella quarta gara di Berlino chiude i giochi con due E-Prix di anticipo. DS vince ancora il titolo costruttori

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

BERLINO - A Vergne la corsa e a Da Costa il campionato. Si chiude così il quarto round a Berlino che vede la DS Techeetah trionfare conquistando anche il titolo per team e vedendo passare nel proprio box lo scettro iridato da un pilota all’altro. Non poteva finire meglio per la macchina cinese spinta da un powertrain francese e portata per la terza volta consecutiva sul gradino più alto del campionato per monoposto elettriche. I due hanno condotto la gara da veri dominatori sin dalle qualifiche occupando la prima fila e si sono scambiati la testa per due volte, ma alla fine è stato l’ormai ex bi-campione a vedere per primo la bandiera a scacchi. 

Scattato dietro al compagno, per Da Costa si è messa subito in discesa: dopo soli 37 secondi è infatti uscito dalla gara Maximilian Günther. Il vincitore del giorno prima era l’unico che avrebbe potuto impensierire, almeno matematicamente, l’asso portoghese, ma in qualifica aveva rimediato solo il 20° tempo e con la sua BMW ha subito tamponato la Nio di Oliver Turvey. A chiudere la giornata nera della casa bavarese c’è il 13° posto di Alexander Sims. Ha invece finito prima di partire il secondo del round 3 berlinese, Robin Frijns che, per un problema tecnico, non si è neppure posizionato in griglia. E non è andata meglio a Sam Bird che ha chiuso all’11° posto salvando l’onore della Virgin con il punto conquistato con il giro più veloce in gara. Dietro all’imprendibile duo è arrivato Sebastien Buemi con una Nissan in grande forma tanto da occupare la seconda fila dopo le qualifiche e che ha perso il 4° posto all’ultimo giro, quando Oliver Rowland è stato passato da un Nyck De Vries che, alla sua nona gara in Formula E, guida già come un veterano. Non è andata altrettanto bene all’altro pilota Mercedes, Stoffel Vandoorne che partiva dal 20° posto e non è riuscito ad andare oltre il 12° finale. Si aspettava un po’ di più l’Audi, ma Di Grassi non è andato oltre il 6° posto. Il campione delle stagione 3 era partito addirittura alle spalle del compagno René Rast, ma alla fine, nonostante l’8^ posizione in griglia, il tedesco è riuscito ad acciuffare solo il 16° posto. 

Si aspettava forse di più anche Felipe Massa che era riuscito ad entrare nella superpole, ma alla fine non è andato oltre la 10^ posizione, meglio comunque del suo compagno del team Venturi, Edoardo Mortara. Ha raccolto, ancora una volta, meno di quanto aveva seminato il team Mahindra che aveva piazzato in griglia Lynn in 7^ posizione e D’Ambrosio in 9^, ma alla fine il britannico ha preso il 9° posto e il belga addirittura il 15°. E si aspettava qualcosa in più anche Mitch Evans che era arrivato alla 9 giorni berlinese al secondo posto del campionato e invece anche ieri ha dovuto lottare con il coltello tra i denti per recuperare 4 posizioni dalla griglia e concludere 7° con la sua Jaguar di fronte ad Andrè Lotterer. Il 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans è stato ancora una volta l’unico vero pilota in gara visto che anche stavolta Neel Jani (19°) è finito nelle retrovie. A giochi fatti per il campionato, i posti di rincalzo si decideranno il 12 e il 13 agosto prossimi, ancora una volta sul cemento dell’aeroporto di Tempelhof, ma su un tracciato completamente nuovo. Dunque tutto può ancora succedere.

  • condividi l'articolo
Lunedì 10 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 11-08-2020 20:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti