La McLaren di Oscar Piastri

La McLaren incombe, Verstappen a Spa per rilanciarsi

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La distanza è ancora di sicurezza, ma i 76 punti che dividono Max Verstappen e Lando Norris (ad 11 gare dalla fine della stagione di Formula 1) non lasciano l'olandese così sicuro della propria leadership come fino a qualche tempo fa. Nel fine settimana si corre in Belgio, sul veloce ed affascinante circuito di Spa-Francorchamps, che quest'anno si è rifatto il trucco: un nuovo manto di asfalto è stato steso per buona parte della sua lunghezza. Pirelli prevede che la novità produrrà un significativo abbassamento dei tempi sul giro e un aumento importante dell'aderenza. Dire che lungo quei sette chilometri tra i boschi delle Ardenne il triplo campione del mondo si senta a suo agio è riduttivo: nelle ultime tre edizioni ha monopolizzato con la Red Bull altrettante pole e vinto ininterrottamente, compresa la Sprint dello scorso anno. I costanti progressi della McLaren, uniti al risveglio Mercedes, hanno però fatto salire la tensione in casa Red Bull, come testimoniano le parolacce che Verstappen ha dispensato ai suoi nei team-radio, criticando la strategia adottata durante la gara in Ungheria, conclusa al quinto posto.

Errori ai quali ha imputato di aver chiuso non solo dietro le McLaren, ma pure a Lewis Hamilton ed alla Ferrari di Charles Leclerc. «Avremmo potuto ancora ottenere un terzo posto, ma le scelte strategiche sbagliate mi hanno messo in difficoltà" si è lamentato. Frustrazione acuita dalla constatazione che la Red Bull ha portato all'Hungaroring diversi, importanti, aggiornamenti sulla vettura di Max, ma non sufficienti a fargli recuperare la posizione di più veloce in pista. A tutto ciò si aggiunge che la squadra evidentemente fatica a metabolizzare l'uscita di Adrian Newey. Non è un caso che da quando l'ingegnere inglese, genio dell'aerodinamica, ha annunciato il suo addio qualche mese fa sono iniziati i problemi della RB20. Soprattutto di assetto, che ne hanno minato la nomea di monoposto 'gentile' con le gomme. Quanto alla Ferrari, il gap con Red Bull e McLaren resta ampio, ma la scuderia di Maranello in Belgio insisterà con gli aggiornamenti portati in Ungheria.

La SF-24 ha mostrato lampi di competitività ed i dati raccolti, soprattutto sulla macchina di Leclerc con pneumatici hard, sono stati giudicati incoraggianti. Intanto si preannuncia un ritorno importante nel Mondiale. Dal primo agosto Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari, sarà al vertice del programma Formula 1 di Audi con la qualifica di chief operating e chief technical officer di Sauber Motorsport Ag e ne assumerà la guida a Hinwil (Svizzera). La scelta di Binotto, si legge in una nota, fa parte del riallineamento della struttura operativa e sportiva del futuro Factory Team Audi.

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Giovedì 25 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 20:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA