L'ex presidente della Ferrari Luca Montezemolo

Montezemolo: corsa magica, il pubblico è
protagonista. Solo Indy ha un fascino simile

di Luca di Montezemolo
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Parlare, scrivere, di Le Mans? Vuol dire semplicemente raccontare le emozioni della corsa - insieme alle 500 miglia di Indianapolis - più affascinante che si possa soltanto immaginare. Una manifestazione elettrizzante, formidabile nella sua bellezza, unica al mondo per il calore, la partecipazione, l'affluenza di un pubblico che vive lì, partecipa alla gara da protagonista.

Ecco, la 24 Ore di Le Mans è qualcosa che va oltre, va ben oltre, la visione di una gara già di per se straordinaria: Le Mans è - e si celebra, si rinnova ogni volta - negli accampamenti, nei fuochi, in tutto quello che si muove intorno, finendo per fare non solo da cornice a un evento che merita di essere accompagnato dall’amore di tanta gente. Le Mans è il contatto tra chi è dentro un auto e chi è a bordo pista, in un abbraccio che non smette mai. Un contatto unico, una trasmissione di sospiri, brividi intensi, in uno scambio unico di sentimenti.

Personalmente ho avuto la fortuna di esserci, di dare il via alla gara, di buttare giù, con tutto quello che rappresenta per i piloti in termini di sacrificio e di passione, la bandiera a scacchi e in quei momenti, indimenticabili, ho visto da vicino e apprezzato in primissima persona, la grande vicinanza tra i protagonisti e un pubblico anch’esso protagonista, in un ambiente meno asettico rispetto a quello della Formula Uno.

Ho respirato, addirittura al di là della forza di squadre eccezionali, come Audi, Toyota, Porsche, il clima di una partecipazione concreta e vibrante in termine di passione e di emozione. Un bellissimo esempio anche per il mondo della Formula Uno. Si vede che Le Mans mette al centro di tutto – sì, mette veramente al centro del suo essere - la soddisfazione e le esigenze degli sportivi. E poi questa corsa è sperimentazione, è sfida tecnologica, con i motori diesel e ibridi.

Quando ero Presidente della Ferrari ho vissuto la bellezza delle gare GT e ho avuto la grande soddisfazione, l’immensa gioia, dei successi delle nostre 458 gestite da Amato Ferrari con piloti che hanno lasciato una impronta indelebile come Toni Vilander, Giancarlo Fisichella e Gianmaria Bruni. È stata una magnifica esperienza vedere una Ferrari vincere la 24 Ore di Le Mans nella sua categoria. Nel solco di una tradizione fatta di vittorie epiche che sono arrivate negli anni Cinquanta e Sessanta.

E devo dire, devo confessare, che non mi ha mai abbandonato il pensiero stupendo di tornare a Le Mans: ma purtroppo oggi è impossibile, veramente impossibile, coniugare, mettere insieme, far andare parallelamente, la Formula Uno e le gare di durata. Perché l’impegno, lo sforzo, sono enormi ed anche dal punto di vista economico è impossibile fare entrambe le cose.

Di sicuro una gara così rimane unica nel panorama mondiale e almeno una volta, chi vive di motori ed è appassionato, dovrebbe respirare l’atmosfera di qualcosa che - come detto - va al di là della gara. Le Mans è un’esperienza, è adrenalina, è semplicemente e magnificamente passione allo stato puro.

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Venerdì 12 Giugno 2015 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2016 17:17