Ferrari e Leclerc non graffiano, l'astro nacente è il rampollo della McLaren Piastri
Sainz: «Sono sicuro, io non ho sbagliato niente». Perez: «Carlos è venuto troppo veloce verso l'interno»
Ferrari, Vasseur: «C'era il potenziale per vincere, c'è frustrazione. Ora caccia alla RedBull»
La Formula 1, arrivata al settimo appuntamento, torna nel Vecchio continente. Imola e l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari sono un grande cantiere, ormai quasi completato, in attesa che domani, venerdì 17, le monoposto scendano in pista per le prime due sessioni di prove libere. Il giovedì è passato tra brevi momenti di sole intervallati a temporali, per fortuna non paragonabili a ciò che si vide un anno fa quando la gara fu annullata per l'alluvione. E Imola, due anni dopo l'ultima volta, può riaccogliere il Circus con un affetto ricambiato dai suoi protagonisti. «Spero che il calendario mantenga tutti questi circuiti più storici, perché ricorda un po' a tutti le nostre radici e quando siamo diventati fan di questo sport - ha detto Carlos Sainz - Adoro tornare in posti come Imola o come Monaco». Le parole dello spagnolo della Ferrari, condivise anche dai suoi compagni di conferenza stampa - Kevin Magnussen, Pierre Gasly e Zhou Guanyu in primis -, arrivano mentre si discute sui futuri calendari di F1, con Imola che vedrà scadere il suo contratto nel 2025. Intanto però quest'anno si gareggia.
La RedBull di Max Verstappen resta l'auto da battere, nonostante il suo dominio sia stato scalfito a Miami da Lando Norris, che però usa prudenza: «Ho festeggiato adeguatamente per l'occasione naturalmente, però ora è un altro weekend quindi devo assicurarmi che di essere preparato e pronto», ha detto il britannico, che vede la sua McLaren «ancora terza» nel gruppo di partenti. Il Cavallino non rinuncia a sognare: «Stiamo meglio, quantomeno abbiamo la speranza che se facciamo tutto alla perfezione c'è almeno la possibilità di vincere - ha detto Charles Leclerc - Come ho sempre detto in passato, arrivare terzo, quarto o quinto non conta. Solo la vittoria conta per me e quando vedi che c'è una possibilità concreta è fantastico. Non solo per me, ma anche per i fan». Ottimista anche Sainz: «Speriamo che Imola sia una buona pista per noi e che potremo regalare un bello spettacolo al pubblico, sarebbe lo scenario ideale».
Quello che andrà in scena questo weekend non sarà un Gp come gli altri. La gara arriva nel trentennale della morte di Ayrton Senna, nel circuito in cui Roland Ratzenberger e l'asso brasiliano morirono a poche ore di distanza in un weekend maledetto. E sono numerosi gli eventi in ricordo dei due piloti. A partire da quello del pluricampione tedesco Sebastian Vettel, visto nel paddock con una maglietta celebrativa di Senna con la scritta #Forever. Maglietta che poi ha fornito anche agli ex colleghi nel corso di un tributo in pista. Passando per Gasly, che corre con un casco personalizzato in omaggio al fuoriclasse brasiliano morto due anni prima della sua nascita: «L'ho sempre ammirato da quando ero un bambino», racconta. Non poco, per un francese cresciuto tra i racconti del grande rivale Alain Prost: «Per me la loro è stata probabilmente la battaglia più iconica nella storia della F1. Ho sempre ammirato il suo stile di corsa, ma anche la persona che era, i suoi valori, il modo in cui teneva alla sua comunità". Da domani si corre. Le prime due sessioni di prove libere sono previste alle 13.30 e alle 17.