WEC, Ferrari giù dal podio della 8 Ore del Bahrain per aver usato due pneumatici in più
Ferrari ad Intelagos a caccia del tris. Nella gara Sprint Leclerc dietro le due McLaren. Incubo pioggia, oggi partenza anticipata
Verstappen penalizzato nella gara Sprint di San Paolo: Leclerc sale al terzo posto
ZELTWEG - Sergio Marchionne irrompe nel Red Bull ring e infiamma l’immediata vigilia del Gran premio d’Austria di Formula 1. Il presidente della Ferrari ha voluto personalmente sostenere le “rosse”, in una gara cruciale nella corsa al titolo iridato 2017. Il suo intervento a 360 gradi - nel giorno in cui “declina” l’invito di Berlusconi a scendere in politica come leader del centrodestra - parte dal gesto di Vettel a Baku e si propaga fino all’analisi dettagliata della sfida iridata contro gli avversari di sempre della Mercedes.
«Ho visto l’incidente di Baku solo il giorno dopo, a Maranello: diciamo che era da evitare. Ma Vettel ha pagato. Adesso è il momento di lasciarlo in pace. Ha avuto 10 secondi di stop, che con l’entrata ai box sono diventati 30 e un impatto pesante. Più che una gara sembrava il Colosseo: non dimentichiamo che abbiamo perso la seconda macchina alla seconda curva, per un comportamento non corretto. Non so chi si sia comportato bene e chi no». Il presidente della Ferrari sottolinea una volta di più come la scuderia modenese sia in lizza per il Mondiale e come questo obiettivo sia al centro del progetto.
«I piloti, il loro Mondiale, hanno un valore essenziale per loro. Il Campionato costruttori è il riconoscimento che vale. Il Mondiale? Spero non sia un tabù. Siamo pronti a giocarcela. La cosa importante ora è finire il lavoro cominciato l’anno scorso. Sono contento del lavoro svolto e dello sviluppo della vettura e ci aspettiamo molto da Monza». Alla domanda sul possibile ritorno di Fernando Alonso a Maranello, Marchionne taglia corto: «Può darsi sia stato lui ad avere questo desiderio. Non ho riscontrato interesse da parte nostra; nel caso di Verstappen, non abbiamo firmato niente». Immediata la replica dell’ex ferrarista, costretto al ritiro dopo pochi giri del Gp austriaco: «Fino a settembre non penso al futuro, e con un mondiale in ballo e il primo pilota in vantaggio è giusto che la Ferrari pensi alla stabilità: mi auguro arrivi fino in fondo in questa posizione di classifica», le parole dello spagnolo.
E a proposito di stabilità, Marchionne ha parlato anche di Raikkonen. «Gli voglio un gran bene, ma deve lavorare ancora - le parole del presidente Ferrari -. Un ragazzo bravo s’impegna, deve fare un grandissimo lavoro adesso. la cosa importante è proteggere la possibilità di vincere il campionato».