Il logo Aston Martin

Nel 2021 la Racing Point di Stroll si chiamerà Aston Martin: scopriamo perché

di Massimo Costa
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Quest'anno, il team di F1 Toro Rosso si chiamerà Alpha Tauri, nuovo brand fashion del gruppo Red Bull. Leggi del marketing, ma sicuramente un vero peccato anche perché il nuovo nome della squadra con base a Faenza è stato giudicato dai più semplicemente orribile e, tra l'altro, potrebbe generare confusione con l'Alfa Romeo F1. Ebbene, entro un anno vi sarà un altro cambiamento. La Racing Point del magnate Lawrence Stroll, il quale aveva rilevato la Force India prossima al fallimento nell'agosto del 2018, a partire dal 2021 si chiamerà Aston Martin. E qui, niente da dire, il nome è accattivante e coinvolge uno storico costruttore di auto sportive. Cosa è accaduto per far sì che il marchio Aston Martin sia direttamente coinvolto con un team di F1? Stroll senior è ufficialmente entrato nella proprietà della Casa britannica, acquisendone il 16,7 per cento insieme alla sua cordata che già lo ha appoggiato per rielvare la Force India. L'operazione economica vale oltre 200 milioni di euro, un investimento a lungo termine che garantisce un rafforzamento finanziario ad un costruttore che stava attraversando un momento delicato, a causa di un calo dei profitti. Andy Palmer manterrà l'incarico di amministratore delegato di Aston Martin.

Nel quadro dell'intera operazione, Racing Point verrà rimarchiata attraverso un accordo decennale, in cui la stessa Aston Martin riceverà una quota della scuderia di Formula 1. Sarà l'ennesima trasformazione per la squadra nata nel 1991 come Jordan, poi diventata Midland nel 2006 e subito dopo Spyker, prima della vendita all'indiano Vijay Mallya che la chiamò Force India. Le prospettive future appaiono decisamente incoraggianti, con capitali freschi, una sede già in espansione posizionata proprio difronte al circuito di Silverstone in Gran Bretagna, e la possibilità di avvicinare i vertici del Mondiale. Immaginiamo ne sia soddisfatta anche Liberty Media, che avrà in griglia un brand senza dubbio più iconico dello scialbo Racing Point.

Inevitabilmente, si concluderà invece, alla fine di questa stagione, la sponsorizzazione di Aston Martin al team Red Bull: in ballo c'è anche la collaborazione per la hypercar Valkyrie, che andrà però avanti fino alla consegna dei modelli prodotti. Lo ha confermato la stessa multinazionale austriaca. A livello statistico, Aston Martin è stata presente nella categoria regina fra il 1959 e il 1960, seppur con risultati modesti. Oggi l'impegno nelle corse in forma diretta si concentra sulla classe GTE del WEC.

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Domenica 2 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 21:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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