Sebastien Ogier, in Spagna potrebbe vincere il quarto titolo piloti consecutivo nel mondiale rally

Ogier (Volkswagen Polo): «Nel mio futuro c'è sempre il rally, è il più emozionante»

di Mattia Eccheli
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BARCELLONA – Nel giorno in cui Tim fa quattro mesi, il papà, Sébastien Ogier, comincia il Rally di Spagna, undicesima tappa del FIA World Rally Championship, con il quale potrebbe vincere il quarto titolo piloti consecutivo al volante della Volkswagen Polo R. “Adesso è sempre più difficile andare via da casa”, racconta una manciata di minuti prima del via della prima cronometrata, nel cuore di Barcellona, ai piedi del Montjuic. “Finora abbiamo sempre conquistato il titolo vincendo anche la gara – sorride – sarebbe bello riuscirci ancora, ma la priorità è il titolo”.

Alla domanda se, come altri colleghi, pensi di cambiare specialità risponde senza indugi: “Nel futuro prossimo c'è sempre il rally – assicura – Anche perché è bello e vario, nel paesaggio e nelle caratteristiche dei tracciati. Guidare la macchina regala emozioni differenti rispetto al circuito. Il rally non è mai uguale: il bello è la sua diversità”. Della prova catalana dice che c'è “l'asfalto più bello di tutto il WRC”, anche se le tappe che gli piacciono di più sono quelle di Finlandia e Svezia. Della prossima stagione, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento e, soprattutto, rientreranno Citroën e Toyota, è quasi entusiasta: “Sarà stimolante – conclude – perché ci saranno così tanti costruttori come non ce n'erano da anni. Non vedo l'ora...”.


Nello staff di Volkswagen non c'è ansia: non ce n'è quasi motivo visti i vantaggi. In Catalogna la scuderia potrebbe aggiudicarsi a propria volta il titolo costruttori, anche se ad Hannover si lavora in gran segreto alla messa a punto dell'auto per il 2017 che gli avversari hanno potuto sviluppare con molta più calma. Andreas Mikkelsen, il vincitore del Rally di Spagna del 2015, parte con un obiettivo: “Mi piacerebbe bissare l'affermazione dello scorso anno – spiega – ma dopo due terzi posti iridati vorrei migliorarmi e diventare vice campione del mondo”. Il norvegese bello quanto Brad Pitt e che sorride come un italiano lascia intendere che ha in mente una gara accorta, perché per vincere occorrerebbe rischiare parecchio, ma non vuole compromettere la sua posizione di classifica.

Mikkelsen preferisce l'asfalto (in particolare quello catalano) e molto dipenderà anche da quanto ritardo avrà accumulato sullo sterrato, che non è il suo fondo prediletto. Su una cosa non ha dubbi: “Per me è stata una fortuna essere in squadra con Ogier e Latvala – garantisce – Ho avuto la possibilità di competere con loro con la stessa auto. Vuol dire che è solo una questione di guida e se i risultati non arrivano non si possono scaricare le responsabilità”.

Fra i tre piloti Volkswagen il finlandese Jari Matti Latvala è l'unico a non aver ancora vinto in Spagna: “L'obiettivo è il podio, ma io vorrei tanto lottare per il successo”, confessa. La pioggia di queste ore potrebbe complicare non poco il lavoro dei piloti: “Molto dipenderà da quanta acqua sarà caduta in montagna – argomenta – ma di sicuro devi aspettarti che qualcosa ti sorprenda”. Il rally spagnolo è nel poker di quelli che preferisce assieme a quello di casa, in Finlandia, e di Svezia, oltre a quello del Galles, dove ha cominciato a gareggiare. La sua stagione 2017 si è chiusa in Germania, dove a metà agosto ha capito che non ci sarebbe stato più niente da fare: “Sono rimasto tagliato fuori dalla corsa ed è stata contemporaneamente cancellata la prova in Cina, due occasioni perse”. Punta alla riscossa nel 2017, quando di disputerà un campionato “con un tale numero di piloti professionisti come non si vedeva da almeno quindici anni”.
 

 

 

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Giovedì 13 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 14-10-2016 13:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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