
Le pagelle del Gp di Monaco: Norris Re, rabbia Leclerc, Lewis in ombra, sorpresa Hadjar. Wolff e la Mercedes un disastro

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Mercedes VLE, il nuovo van elettrico della Stella in incognito da Stoccarda a Roma con due ricariche

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NORRIS 9,5
Per una volta Lando non è stato… Blando come al solito, ma forte e determinato. Una bella iniezione di autostima stabilendo quello che nel gergo delle corse si chiama “hat trick”: cioè pole, vittoria e giro più veloce. E ha resistito alla pressione di Leclerc per 78 giri. Niente male per uno di solito psicologicamente fragile.
LECLERC 9
Nell’unica pista dove il talento del pilota conta più della macchina, ha fatto la differenza portando la Ferrari a un 2° posto che fino a una settimana fa sembrava un’utopia. Purtroppo la gara l’ha persa al sabato quando ha fallito la pole. Ma il cuore ce l’ha messo tutto.
HADJAR 8,5
Il migliore degli “altri”. Sesto assoluto per un esordiente a Montecarlo è gran cosa. Lui di suo ci ha messo una gran qualifica; poi per il risultato in gara deve anche ringraziare il fantastico “tappo” praticato dal suo compagno di squadra Lawson che gli ha permesso di fare i pit stop senza perdere posizioni.
OCON 8
Ha una macchina che marcia a singhiozzo: sulle piste veloci è scadente, ma quando incontra tracciati lenti come Montecarlo la Haas torna competitiva e lui è sempre bravo a trarne il massimo per finire a punti.
RACING BULLS 7,5
La squadra di Faenza ha compiuto un vero capolavoro tattico. Sono stati i più bravi a interpretare a proprio vantaggio l’obbligo dei due pit stop attuando in corsa un catenaccio con i due piloti in perfetto stile calcistico. Mossa che ha portato a punti tutti e due i piloti.
PIASTRI e VERSTAPPEN 7
Senza infamia ma senza lode. Ci hanno provato ma senza la cattiveria che di solito li contraddistingue.
HAMILTON 6,5
Nel giorno del podio di Leclerc è rimasto un po’ in ombra. Quinto e staccatissimo. Non è solo colpa sua, ma anche della squadra che gli ha fatto prendere al sabato una penalità per ostruzione che lo ha retrocesso in partenza rovinandogli le aspettative.
ANTONELLI 5
Ha pagato la scarsa esperienza in F1 compiendo una serie di errori fin dal sabato proprio sulla pista più difficile. Un brutto errore in qualifica, poi in corsa la tattica folle del team gli ha dato il colpo di grazia facendolo retrocedere in fondo.
MERCEDES 4,5
Toto Wolff deve essere impazzito! E con lui tutta la sua squadra, a partire dagli strateghi che non hanno capito come interpretare a proprio vantaggio la regola del doppio pit stop. Hanno lasciato in pista Russell e Antonelli con le stesse gomme per quasi 70 giri rovinando la gara a tutti e due i piloti.
FIA 4
La trovata regolamentare della Federazione del doppio pit stop per vivacizzare la corsa si è rivelata un vero buco nell’acqua. Non solo non è cambiato quasi nulla perché i piloti si sono classificati nello stesso ordine in cui sono partiti, ma peggio ancora la regola ha scatenato ostruzioni tattiche fra i team indegne dello spirito delle corse F1.