La Yaris di Rovanperä al comando in Kenia.

Safari Rally, quattro Yaris al comando in Kenia. Rovanperä ha 40" di vantaggio su Evans a 83 km dalla fine di una gara “incubo”

di Mattia Eccheli
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NAIROBI – Per Toyota si profila un trionfo nella gara dei “superstiti”, ossia il Safari Rally Kenia, sesta prova del World Rally Championship 2022 (Wrc). L'affidabilità delle vetture giapponesi sta facendo la differenza nella competizione africana: la prima vettura di un costruttore rivale, la Hyundai i20 N guidata da Thierry Neuville, è solo quinta ed ha già quasi 11 minuti di ritardo.

La scuderia guidata da Jari Matti Latvala rischia il poker: e senza “bluff”. Kalle Rovanperä è stato finora il più veloce in 4 dei 13 stage corsi finora ed ha accumulato un margine di 40.3'' sul secondo, che è il compagno di squadra Elfyn Evans. Poco più di 33 secondi più dietro c'è il giapponese Takamoto Katsuta seguito a quasi un minuto e mezzo da Sébastien Ogier, ossia il secondo e il primo della passata edizione della corsa. Le Toyota Gr Yaris sono finora riuscite a superare (quasi) indenni i primi 240 chilometri del rally più lungo della stagione.

I commenti dei piloti sono quasi da “fantascienza”: «Non ho idea di come siamo arrivati in fondo. Siamo praticamente finiti in acqua due volte e non riuscivamo a tenere la macchina come volevamo e io non riuscivo a vedere niente», ha dichiarato Rovanperä, che è anche in testa alla classifica iridata. E se il numero uno si esprime così, figurarsi gli altri. Ad esempio Craig Breen, che è settimo con la prima Ford Puma, ma a quasi 19 minuti dal battistrada: «Mica piacevole, anzi orribile – ha detto – E non c'è alcunché per cui lottare. Provo a guidare senza rischiare». Anche per Evans è stato «terribile» e Sébastien Loeb (Ford Puma), rientrato dopo il rogo di venerdì, ha spiegato di aver dovuto andare piano per 15 chilometri fino all'arrivo per un problema allo sterzo.

Neuville è finito fuori strada nell'ultima durissima frazione di sabato perdendo due posizioni. Oliver Solberg (Hyundai i20 N) è sesto a oltre 12 minuti e sembra essere l'unico soddisfatto: «Il motore si è fermato due volte e ho perso un sacco di tempo – ha dichiarato al termine della tredicesima cronometrata – ma fa lo stesso perché abbiamo avuto fortuna. Questo rally è una delle cose più toste che io abbia mai fatto nella mia vita, anche se è un inferno». Il greco Jourdan Serderidis (Ford Puma) è ottavo a 25:45.6 tallonato a meno di due minuti da Kajetan Kajetanowicz, il polacco che con la Skoda Fabia R5 è in testa alla prova Wrc2. Nonostante tutto Loeb è decimo (33 minuti di ritardo dalla vetta) ed è ha scavalcato Ott Tänak (Hyundai i20 N) costretto a fermarsi nella SS10 per aver rotto l'albero della trasmissione. Domenica le ultime quattro frazioni prima che i piloti possano tirare un sospiro di sollievo: ancora 83 km alla fine dell'“incubo”.

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Lunedì 27 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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