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MENGOUB – Al Rally del Marocco la Toyota Gazoo Racing ha festeggiato il titolo costruttori nel W2rc, il campionato del mondo del rally raid, che ha conquistato a spese del team privato del proprio ex pilota di punta, Nasser Al-Attiyah, con la squadra della Prodrive. Al terzo posto la X-Raid Mini Jwc Team seguita dalla Audi, che aveva già anticipato il proprio disimpegno dopo il successo alla Dakar. La gara magrebina è stata una prova generale in vista dell'edizione 2025 del rally raid, che dal 2020 si disputa in Arabia Saudita, dove sembra aver trovato una collocazione stabile.
Seppur non con il team ufficiale, ma sempre con il pick-up Hilux T1, grazie alla scuderia satellite della Overdrive Racing, la Toyota sarà alla Dakar 2025 con due grandissimi protagonisti della specialità, Toby Price e Sam Sunderland. I centauri australiano e britannico hanno vinto quattro volte la gara in moto (due ciascuno) e in gennaio formeranno un equipaggio “stellare” per puntare al successo al volante del veicolo del costruttore nipponico rispettivamente come pilota e navigatore. Partiranno per «vedere cosa possiamo fare», ha annunciato Price attraverso i canali social.
Dal Rally del Marocco, il Toyota Gazoo Racing è rientrato con il quinto posto del giovanissimo statunitense Seth Quintero, ha compiuto da poco 22 anni, e del suo compagno di abitacolo, il tedesco Dennis Zenz (secondi nella tappa conclusiva della prova nord africana). Quintero ha chiuso il mondiale W2rc al sesto posto, mentre il più esperto brasiliano Lucas Moraes, “scortato” in auto da Armand Monleon, gli è finito alle spalle in Marocco (decimo), ma si è classificato terzo nella classifica iridata assoluta del 2024, tra l'altro alle spalle di Yazeed Al Raijhi, il saudita che aveva sfiorato l'impresa alla Dakar, sempre con un Hilux T1, ma della Overdrive.
«Ho imparato molto – ha commentato Moraes al termine dalla prova magrebina con la quale è stata archiviata la stagione 2024 del rally raid – e sono molto soddisfatto per la prestazione della squadra. È stata la mia prima volta in Marocco e sono rimasto sorpreso da quanto dura era la gara, in alcuni giorni anche più della stessa Dakar. È stata un'ottima preparazione in vista della Dakar e credo che ci troviamo in una buona posizione per lottare in Arabia Saudita».