Verstappen si difende da Bottas

Red Bull in ritardo sulla Mercedes, ma per il Gp d'Ungheria Verstappen prepara la sorpresa...

di Massimo Costa
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Dallo 0 del GP di Austria, ai 27 punti ottenuti nel GP della Stiria. Per la Red Bull-Honda, il secondo appuntamento stagionale ha rappresentato un buon passo in avanti. Ma in realtà, la delusione è tanta nel team inglese. Christian Horner, team principal, Helmut Marko, Max Verstappen, pensavano di potersela giocare meglio contro le due Mercedes. E invece, non è andata così. Questa volta che i problemi tecnici non sono emersi, la Red Bull ha dimostrato di essere ancora lontana dalle W11, più o meno come lo scorso anno. Una vera doccia fredda se pensiamo ai proclami battaglieri lanciati nella fase pre campionato.
 
Christian Horner ha ammesso: "Il primo podio della stagione è positivo, ma è stato frustrante non avere il ritmo per giocarci la vittoria. La Mercedes era più veloce, e aveva più opzioni a livello di strategia". Il pilota olandese, secondo in qualifica sul bagnato, ci ha messo molto del suo per inserirsi tra le Frecce Nere. Splendida anche la sua difesa su Valtteri Bottas per provare a tenere la piazza d'onore: "Le mie gomme in quel momento erano quasi finite, sapevo che mi avrebbe passato, ma non volevo rendergli la vita facile", ha raccontato Verstappen, in sofferenza per un danno all'ala anteriore. Alex Albon, quarto, non è invece riuscito a tenere il ritmo del compagno di scuderia. Anzi, il thailandese ha dovuto resistere agli attacchi della Mercedes rosa... la Racing Point di Sergio Perez.

A posteriori aumenta il rimpianto per il duplice ritiro nel GP d'Austria: nel primo round le rivali W11 non erano invicibili, viste le preoccupazioni per la tenuta del cambio. Sette giorni più tardi, però, la forbice si è allargata in modo significativo. E la power unit Honda, nonostante le modifiche introdotte dagli ingegneri giapponesi, mantiene un gap: "Perdiamo molto in rettilineo", ha sincerato il consulente Helmut Marko. La Red Bull ci riproverà in Ungheria: sulla carta il tracciato di Budapest potrebbe venire incontro alla RB16, dotata di un passo più corto. "C'è un solo rettilineo, per il resto sono tutte curve. Penso che per noi sia più favorevole", ha confermato Marko. "E le alte temperature ci aiuteranno". A Milton Keynes, paradossalmente, devono sperare che abbia ragione Toto Wolff, il boss dell'armata Mercedes, quando ha detto: "Non abbiano visto la vera Red Bull". Ad oggi, l'unica formazione in griglia con le potenzialità di essere una minaccia. In precedenza era la Ferrari a essere temuta da Wolff, almeno a parole.

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Giovedì 16 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 17-07-2020 19:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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