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E' un vero colpo di scena quello che si è verificato in Audi. Alla vigilia del GP del Belgio, proprio dove nel 2022 venne annunciato il programma Formula 1 della Casa tedesca, è stato ufficializzato il sorprendente ingaggio di Mattia Binotto, ex team principal Ferrari, come responsabile unico del progetto. L'italiano va a prendere il posto di Andreas Seidl che aveva lasciato il ruolo di team principal McLaren alla fine del 2022 per entrare in Audi via Sauber.
Ma qualcosa non ha funzionato tra Seidl, la Sauber e la dirigenza Audi. Ma non solo Seidl ha ricevuto il foglio di via, perché si dimetterà anche Oliver Hoffmann, presidente del consiglio di amministrazione. A Seidl, il costruttore tedesco imputa l'attuale situazione, disastrosa, del team Sauber che non ha reso per nulla appetibile a piloti top (non ce ne voglia Nico Hulkenberg) l'idea di firmare per Audi.
Il direttore tecnico James Key, che non aveva convinto nè in Toro Rosso nè in McLaren, non pare essere stato un acquisto azzeccato come dimostra l'attuale C44 e gli sviluppi che non hanno portato miglioramenti, e il clima all'interno della Sauber non si può dire che sia stato dei migliori. Troppe lotte interne, soprattutto tra Seidl e Hoffmann. Non un bello spettacolo quello messo in scena dai due tedeschi.
Il CEO Audi Gernot Dollner, preso atto della Caporetto creata dai suoi uomini, ha ritenuto di licenziarli con effetto immediato. E dall'1 agosto arriverà Binotto che di fatto ricoprirà i ruoli di Seidl ed Hoffmann e sarà anche il responsabile tecnico del progetto, A lui dovrà riferire Key. Ma non solo Binotto. E' in arrivo dalla Aston Martin anche Mike Krack, attuale team principal e precedentemente in BMW.