Gabriele Tarquini

Tarquini: «Il titolo mondiale sensazione unica. Il futuro? Non escludo nell'ETCR con Hyundai»

di Franco Carmignani
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Gabriele Tarquini, uno dei totem dell’automobilismo italiano, campione del mondo in carica del WTCR, vive con grande serenità gli ultimi spiccioli del torneo iridato per vetture turismo non avendo grosse chances di bissare il titolo 2018.

«Il campionato è chiaramente fuori portata per me. Non in termini di punti perché in questo campionato non si sa mai, si può recuperare, ma in termini di posizione perché ci sono molti piloti davanti a me. Sono lontano e sono pronto ad aiutare il mio compagno di squadra Hyundai, Norbi [l’ ungherese Norbert Michelisz] in ogni circostanza. L'anno scorso sono sempre stato in testa al campionato davanti a Norbi ma la distanza era molto piccola, tranne in Gara 2 e Gara 3 a Macao quando era chiaro che Norbi era tagliato fuori per il titolo. Ma ha svolto un lavoro fantastico, mi ha aiutato molto e sono pronto a restituire quello che ha fatto l'anno scorso».

Com'è vincere un titolo mondiale?

«E' una bella sensazione, soprattutto la prima volta. Se non si vince mai un campionato si fa difficile sotto il punto di vista psicologico. Ho combattuto molto duramente in passato, ma non ero mai arrivato al titolo mondiale fino al 2009. Quando finalmente l'hai ottenuto, ti senti più forte, hai questo titolo alle spalle e sei ben supportato per i confronti che avrai in seguito».

Se non riuscirai a vincere il titolo WTCR 2019, ci riproverai l'anno prossimo?

«E’ troppo presto per dirlo. Ci sono un sacco di cose intorno al mio lavoro. Ora sono molto coinvolto. contento di lavorare con un brand come Hyundai. Sono molto appassionati, molto bravi negli sport motoristici. Non hanno una lunga storia nel motorsport come altre marche, ma vogliono recuperare. Fanno un sacco di sforzi, e noi piloti sentiamo il vero sostegno del brand, e questo è molto buono. Mi sento molto bene con loro e sono sicuro che al termine della stagione ci troveremo per discutere del futuro».

Hyundai ha lanciato l’elettrica Velostar N ETCR.

«Sono stato molto orgoglioso di fare il video di lancio perché possono impiegarmi nel marketing e nella promozione associandomi con il marchio Hyundai e ne sono molto orgoglioso. È una nuova era, molte cose possono cambiare, ma sono positivo sul campionato elettrico turismo ETCR. È la strada migliore. Anche se sono molto vecchio e vengo da un'altra epoca, non sono stupido. Mi occupo di motorsport da molto tempo e devo adattare il mio stile, la mia mentalità. Ho iniziato a correre senza dati, senza computer, ma il mondo è cambiato e le corse sono mutate completamente. E sono ancora lì, ancora vincente. Ho vinto l'ultimo campionato. Significa che ho adattato il mio stile di guida e la mia mentalità alla tecnologia moderna. L'ETCR è un nuovo strumento, un nuovo passo avanti e sono curioso. Non so se sarò coinvolto nello sviluppo o meno, ma solo per la mia curiosità voglio testare una volta la macchina perché questo è come un foglio bianco da riempire. Se hai idee intelligenti puoi avere un grande vantaggio all'inizio».

Quindi non escludi la possibilità di gareggiare nell'ETCR in futuro?

«Perché no? Sono disponibile. Voglio testare l'auto, sentirla, essere in grado di guidarla. La mia ultima esperienza su vetture a trazione posteriore è stata in Formula Uno nel 1995!».

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Giovedì 24 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 25-10-2019 13:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA