Sebastian Vettel e Lewis Hamilton

Testacoda in F1: la Ferrari è la macchina migliore ma deve insegue la Mercedes

di Giorgio Ursicino
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MONZA - La delusione è stata forte, ma non è certo il tempo di piangersi addosso, né tantomeno quello dei processi. La partita è ancora in corso e bisogna rialzarsi immediatamente per cercare di vincerla poiché le speranze, anche se un po’ ridotte, restano intatte. Certo a Maranello dopo il sabato stellare sognavano un lunedì diverso, con un filo di champagne in più.

Cercando di rincollare i cocci è d‘obbligo vedere il bicchiere mezzo pieno e il comandante Maurizio Arrivabene è stato il primo a non buttare la croce addosso ai piloti anche se in cuor suo avrebbe voluto fare diversamente. Kimi e Seb grossi errori non ne hanno commessi, almeno a Monza, ma di certo piloti della loro esperienza avrebbero potuto fare meglio, molto meglio. Il finlanadese è partito come deve fare chi è in pole, ha coperto ogni spiraglio senza tener presente che al suo fianco non c’era un rivale qualsiasi, ma il compagno di squadra in lotta per il Mondiale. Il tedesco è scattato come fa chi al semaforo si trova in prima fila, determinato e cattivo per superare il poleman e portarsi in testa al gruppone; ha però dimenticato di avere davanti il suo gregario che prima o poi gli avrebbe dato strada.

Il comportamento di Seb lascerebbe pensare che potevano esserci accordi diversi, ma questo non lo sapremo mai; lo stesso Arrivabene lo ha escluso dicendo che i giochi di squadra non si fanno in partenza.
Giusto, in ogni caso i ferraristi non dovevano duellare fra loro, ma difendersi da King Hamilton per poi scambiarsi favori più avanti. Ad addolcire un po’ la pillola, c’è il fatto che il GP d’Italia per le Rosse non sarebbe stato in ogni caso una passeggiata o forse su una pista veloce come Monza la Ferrari non è vero che sia migliore della Mercedes almeno in gara. Di questo, in base hai dati in loro possesso, sembravano consapevoli dopo le qualifiche sia il pilota britannico, sia Toto Wolff. Una chiave di lettura poi confermata dalla gara a prescindere dalla scarsa collaborazione fra i driver di Maranello. Hamilton aveva la sua W09 che si era toccata ben due volte con la SF71H di Sebastian, ma non ha faticato nemmeno un po’ a tenere il passo di Kimi.

Non attaccava, ma non si teneva nemmeno a distanza, era sempre a più o meno un secondo, il distacco ideale per penalizzare l’aerodinamica e danneggiare le gomme. La Ferrari è stata accusata di aver richiamato troppo presto il finlandese ai box; in realtà Raikkonen in quel momento era in difficoltà con le supersoft e appena avuto via libera l’inglese ha iniziato a girare più veloce. Fermandosi il britannico sarebbe passato subito in testa, invece ha proseguito per la sua strada come quelli molto sicuri di sé.

Così, con una Rossa che stranamente stressava di più gli pneumatici Pirelli, si è ritrovato nel finale con un vantaggio di gomme abissale. Kimi si è lamentato del blistering su una copertura, ma a soffrire erano tutti e 4 gli pneumatici. Cosa che più o meno aveva patito anche Sebastian con le soft senza poter fare a meno della seconda sosta. Che la Mercedes in gara fosse in vantaggio di gomme lo confermano i 36 giri fatti con le supersoft e il pieno di benzina da Bottas (Raikkonen ne ha fatti 20) e il giro più veloce segnato da Hamilton nel finale con le soft quando era in situazione di controllo, mentre Vettel, che aveva le gomme supersoft con meno giri e stava attaccando per agguantare Verstappen, è stato un filo più lento.

L’impressione forte è che anche senza il testacoda di Vettel sarebbe stata durissima togliere a Lewis la corona di Monza. Sia come sia, ora Seb e Kimi devono ritrovare feeling e fare il loro lavoro, a prescindere da cosa accadrà nel 2019. Come fanno magnificamente Lewis e Valtteri. Kimi è lo scudiero (non ha mai vinto una gara da quando è tornato in Ferrari), Seb la prima guida, il finlandese deve aiutare il tedesco. La Ferrari ha sempre avuto questo approccio, dai tempi di Schumacher a quelli di Alonso, a quelli di Vettel. Sarebbe assurdo con la macchina complessivamente migliore perdere il titolo perché la Mercedes utilizza meglio i giochi di squadra.
 

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Mercoledì 5 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 23:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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