La Toyota TS050 dominatrice alla 24 Ore di Le Mans

Toyota: più corri, meno consumi. La TS050 a Le Mans percorre 5.300 km con un consumo molto inferiore rispetto alle altre vetture

di Nicola Desiderio
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LE MANS - La strada per il futuro ce la indicano la pista e le corse automobilistiche che, mai come ora, hanno stabilito una connessione così stretta per sviluppare quelle soluzioni tecniche che ci aiuteranno ad avere una mobilità più pulita ed amica dell’ambiente, ma senza rinunciare alle prestazioni: anzi portandole ad un livello inedito. Il minimo comune denominatore di tutto questo si chiama elettrificazione e l’ultima dimostrazione l’ha data la 24 Ore di Le Mans di domenica dove ha vinto, per la prima volta, la Toyota che, conti alla mano, non solo si è dimostrata l’auto che va più forte, ma anche quella che ha consumato di meno grazie all’ibrido. Un paradosso solo apparente, ma alquanto evidente attraverso i numeri di una gara che per essere vinta ha bisogno di velocità, efficienza, ma anche affidabilità portando in sicurezza la vettura al traguardo dopo un giorno intero, notte compresa, con un traffico in pista degno di quello da tangenziale nell’ora di punta.

 

Ecco perché a Le Mans si sono succedute alcune tra le innovazioni più importanti per l’automobile – come i freni a disco, tanto per citarne una – o è stato l’incubatore di soluzioni già sperimentate sulle auto di serie, come appunto l’ibrido, che Toyota ha portato per la prima volta sul mercato nel 1997 e che Le Mans e il WEC (World Endurance Championship) hanno accolto nel proprio regolamento già nel 2012, due anni prima che lo facesse la F1. Anche in quest’ultimo caso i numeri sono chiari: nel 2013 le monoposto imbarcavano fino a 160 kg di carburante (circa 215 litri), oggi se ne fanno bastare meno di 100 e, per fare un confronto, nel 2017 il Gran Premio d’Italia a Monza è durato 3 minuti in meno di quello di 4 anni prima. La Toyota TS050 in 24 ore ha compiuto 388 giri che misurano 13,629 km per un totale di 5.286,89 km ad una velocità media di 220 km/h, calcolando anche le fasi in cui ci sono state le bandiere gialle, le slow zone, la presenza della safety car in pista e le soste ai box. La Toyota TS050 numero 8 guidata da Alonso, Buemi e Nakajima, si è fermata 37 volte rifornendosi 35. Il serbatoio è, per regolamento, di soli 48 litri sufficienti per completare uno stint da 11 giri, pari a circa 150 km. A conti fatti, vuol dire che ha percorso più di 3 km con un litro di benzina.
 

 

Un dato incredibile per un’auto da 1.000 cv, frutto della combinazione di un V6 2.4 biturbo da 500 cv e da una parte elettrica di pari potenza formata da due motori: uno alloggiato all’interno del cambio e uno collegato alle ruote anteriori. Il loro ruolo è recuperare 8 MJ di energia cinetica a giro, che in frenata verrebbe sprecata in calore, accumularla in una batteria agli ioni di litio e poi riprendersela per spingere all’uscita delle curve.
Dal punto di vista delle prestazioni pure, la TS050 in qualifica ha fermato il cronometro a 3’15”377 ad una media di oltre 250 km/h superando sul rettilineo dell’Hunadiéres i 340 km/h. Se la si compara con la TS020 del 2012, ci si accorge che la vettura del 2018 è stata di oltre 9 secondi più rapida in qualifica e ha compiuto 10 giri in più della vincitrice del 2012 (Audi R18 e-tron): il risparmio di carburante rispetto alla sorella di 6 anni fa che era il 20% meno potente è stato del 35%. Se questo dimostra quanto le corse possano accelerare il progresso tecnico, ancora più impressionante è il vantaggio della Toyota ibrida rispetto alle altre auto che hanno corso la stessa Le Mans, dagli altri prototipi con motore termico divisi nelle classi LMP1 e LMP2 fino le GTE derivate da auto sportive di serie.


La Rebellion, arrivata 12 giri dopo la prima Toyota, poteva contare su un motore V8 4.5 da 660 cv ed un serbatoio da 73 litri che ha riempito per 39 volte, ciò vuol dire che ha consumato oltre 2.800 litri di benzina percorrendo in media 1,8 km/litro ovvero ha consumato il 70% in più. Efficienza simile hanno dimostrato le LMP2 da 600 cv: la Oreca della G-Drive Racing ha fatto 369 giri (5.028 km) mettendosi a bordo per 36 volte 75 litri di benzina. Tra le auto derivate dalla serie si è imposta invece la Porsche 911 RSR spinta da un motore boxer 6 cilindri 4 litri da 510 cv e che ha un serbatoio da 101 litri, tarati per completare uno stint di 14 giri, pari a circa 190 km.
Calcolando che è riuscita a completare 344 giri (4.687,34 km) fermandosi 25 volte nell’arco delle 24 ore, i suoi consumi sono stati simili a quelli di tutte le auto non ibride, ma gli oltre 2.500 litri di benzina che le sono stati necessari sono comunque molti di più dei 1.700 che la Toyota si è fatta bastare per percorrere 600 km in più nello stesso tempo e arrivare comunque al traguardo, con entrambe le vetture, senza neppure un guasto.
Un particolare che non si verificava a Le Mans da diversi anni e che dimostra l’affidabilità di una tecnologia che è già su oltre 11 milioni di Toyota, ma è pronta per fare un ulteriore salto: quello delle prestazioni e del piacere di guida, ma respirando un’aria più pulita.

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Martedì 19 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 20-06-2018 17:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-06-20 07:11:23
È da capire se, rispetto alle altre vetture in gara, la differenza la fanno le frenate che ricaricano le batterie. Ma vediamo su un ovale come Indianapolis se il risparmio c'è. Nella guida di tutti i giorni non ci sono grandi frenate per cui le tecnologia ibrida potrebbe essere intanto un peso in più, oltre che un costo in più per le aziende che producono e un domani smaltiscono le batterie esauste
2018-06-20 11:03:22
Non è vero, prima di parlare bisognerebbe prima informarsi sull'argomento . La frenata delle ibride funziona solo con le frenate leggere, in caso di grande frenata interviene solo il classico sistema frenante idraulico che non è rigenerativo. Per quanto riguarda la guida di tutti i giorni, posso assicurarti che una macchina ibrida a benzina a benzina, come per esempio la prius v4, lunga quasi quattro metri e dal peso di circa 1400kg, quindi appartenente a una classe media. Percorri senza tanti problemi tra i 25 e 33 km //litro, e non ha problemi di batterie esauste tanto che vengono riconvertite e rigenerate oltre il 95%