Aston Martin, pesante warning sui conti del 2024. Il titolo crolla alla borsa di Londa: -23%
Fernando Alonso ha ritirato la sua Aston Martin Valkyrie. Il campione spagnolo per le strade di Montecarlo con la nuova hypercar
Fernando Alonso ha ritirato la sua Aston Martin Valkyrie. Il campione spagnolo per le strade di Montecarlo con la nuova hypercar
Prosegue incessante e senza sosta la marcia di avvicinamento di Aston Martin nel FIA WEC. Infatti, a partire dalla prossima stagione, la Casa inglese tornerà a gareggiare nella classe regina del Mondiale Endurance e nella serie americana IMSA. Conclusa positivamente la prima sessione di test a Silverstone della Valkyrie LMH, i tecnici dell’Aston Martin e degli uomini del team Heart of Racing (la struttura che farà correre le vetture britanniche), hanno proseguito le prove sul tracciato dì Donington.
Il primo collaudo funzionale della Valkyrie è avvenuto all’inizio del mese di luglio sul circuito prova di Stowe, sempre nei pressi di Silverstone. Per l’occasione a guidare il prototipo inglese, spinto esclusivamente da un V12 aspirato da 6.5 litri realizzato da Cosworth senza l’ausilio del motore elettrico, è stato l’ex pilota ufficiale Aston Martin Stefan Mucke con l’obiettivo di verificare il corretto funzionamento di tutti i sistemi.
Il debutto vero e proprio è quindi avvenuto a metà luglio a Silverstone per poi proseguire sul tracciato di Donington. Al volante della Valkyrie LMH, rigorosamente in livrea mimetica, si sono alternati: l’ufficiale Aston Martin Darren Turner, il pilota del team Heart of Racing Mario Farnbacher e Harry Tincknell, quest’ultimo in veste di collaudatore per conto della Multimatc Motorpsort, azienda partner per la realizzazione del telaio della vettura.
Al termine delle due sessioni la Valkyrie LMH ha percorso circa 500 chilometri senza riscontare particolari problemi. I test proseguiranno nel corso dell’estate, seguendo un intenso programma di sviluppo, su diversi circuiti europei. Il lavoro si focalizzerà su un'unica vettura poi, verosimilmente in autunno, un secondo telaio verrà spedito in America per proseguire i test anche in vista del debutto in IMSA.
Adam Carter, responsabile del reparto Endurance di Aston Martin, ha espresso tutto il suo ottimismo: «Sebbene siamo ancora alle prime sessioni di test, siamo soddisfatti di ciò che abbiamo visto finora. La Valkyrie ha raggiunto i primi obiettivi che ci siamo prefissati. Finora è stato un lungo viaggio con un grande impegno da parte di tutti i nostri uomini, ma siamo solo all’inizio. La base della vettura è buona e quindi possiamo iniziare la fase di test vera e propria, il nostro primo obiettivo è omologare la Valkyrie LMH».
A fargli eco Ian James, Team Principal dell’Heart of Racing: «Vedere i primi giri dell’Aston Martin ci ha riempito di orgoglio. La nascita di questo progetto risale a un paio di anni fa e ossevarla in pista è un momento decisamente importante per tutti noi. Ci attende un viaggio ripido e difficile, dovremo confrontarci con team che dispongono di risorse più grandi delle nostre ma, da quello che abbiamo visto finora, credo avremo gli strumenti giusti per poter lottare alla pari».
In Aston Martin non hanno ancora confermato quale sarà la gara dell’esordio agonistico della Valkyrie. Stando a quanto dichiarato, l’obiettivo è di poter concludere il ciclo di sviluppo e di omologare la vettura entro la fine di quest’autunno. La Valkyrie LMH potrà quindi debuttare già in occasione della 24 Ore di Daytona, valida per il campionato IMSA. Tuttavia è lecito aspettarsi che l’esordio sia posticipato a fine febbraio in occasione della prima gara del WEC in Qatar. Ad oggi l’unica certezza è che vedremo due Valkyrie nel Mondiale Endurance e un solo esemplare in IMSA.