la BMW M Hybrid V8 LMDh di Robin Frijns

WEC: BMW chiude in testa il Prologo del Qatar, doppietta Ferrari in LMGT3

di Michele Montesano
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LUSAIL – Il Prologo in Qatar del FIA WEC si è concluso con un risultato inaspettato: a svettare nell’ultima sessione è stata la BMW M Hybrid V8 LMDh di Robin Frijns. L’olandese ha fermato il cronometro in 1'38"971. Il riferimento, oltre a confermare le potenzialità della vettura tedesca, si inserisce in un contesto di tempi molto competitivi. Nel pomeriggio, infatti, ben cinque Hypercar sono riuscite a battere la pole position dello scorso anno, stabilita da Matt Campbell con la Porsche 963 LMDh. Anche in classe LMGT3 si è assistito a una grande prestazione da parte delle Ferrari 296 GT3 che si sono confermare ai vertici della categoria.

Il secondo giorno del Prologo è stato subito segnato da un imprevisto nella prima sessione. Dopo soli quindici minuti dal via, Derek Deboer ha perso il controllo della sua Aston Martin Vantage finendo violentemente contro le barriere di curva cinque. Fortunatamente il pilota ne è uscito illeso, ma l’impatto ha costretto i commissari a intervenire per riparare i danni causando un’interruzione di quasi un’ora. Per compensare il tempo perso, la direzione gara ha deciso di prolungare la sessione di ulteriori sessanta minuti.

Quando le vetture sono tornate in pista, il campione in carica Kevin Estre ha mostrato la velocità della Porsche 963 LMDh chiudendo la mattinata con il miglior tempo di 1’40”428. Alle sue spalle si sono piazzate le due Ferrari 499P ufficiali con Antonio Giovinazzi, secondo a due decimi e mezzo dalla vetta, e Antonio Fuoco subito dietro. Anche Robert Kubica ha confermato la sua competitività chiudendo quarto davanti alla Cadillac di Jenson Button.

Nel prosieguo della giornata, la BMW è uscita allo scoperto. Nella sessione pomeridiana, molti team hanno simulato le qualifiche sfruttando, infatti, la stessa fascia oraria in cui si disputerà la 1812 km del Qatar. Robin Frijns è stato il grande protagonista, diventando l’unico pilota a scendere sotto il muro del 1’39”. Sebastien Bourdais, nonostante un’uscita di pista nelle prime fasi, ha portato la Cadillac al secondo posto staccando, di soli 25 millesimi, Kubica che si è confermato tra i più veloci.

Dries Vanthoor, con la seconda BMW, ha confermato il potenziale della squadra tedesca, piazzandosi quarto davanti alla Cadillac di Alex Lynn. Per la prima volta nel weekend, nessuna Ferrari è riuscita a entrare nella top-5, con Fuoco sesto seguito dall’Alpine A424 LMDh di Mick Schumacher e dalla Toyota di Nyck De Vries. Visto anche il nono tempo di Giovinazzi, è lecito pensare che il Cavallino Rampante abbia preferito concentrarsi sulla simulazione di gara piuttosto che sulla ricerca della prestazione pura.

Porsche ha adottato una strategia simile lavorando sui long-run e accumulando chilometri preziosi. Le vetture del Penske Motorsport sono state le più attive in pista, completando ben 233 giri nell’ultima sessione. Situazione più complicata per Aston Martin che ha continuato la fase di apprendistato con la Valkyrie LMH. Le due vetture hanno faticato a tenere il passo delle rivali chiudendo la mattinata con un ritardo di due secondi dai migliori. Inoltre Harry Tincknell è finito nella ghiaia a un quarto d’ora dalla fine della sessione. Nel pomeriggio entrambe le Aston Martin hanno trascorso più tempo ai box completando solamente 110 giri in totale.

Nella classe LMGT3, Daniel Juncadella ha finalmente trovato il miglior tempo dopo esserci andato vicino nelle sessioni precedenti. Il pilota del TF Sport ha portato la Corvette Z06 GT3 in testa con un crono di 1’55”241 precedendo, di appena un decimo, la Ferrari 296 GT3 di Davide Rigon. Finn Gehrsitz, con la Lexus RC F GT3, ha sorpreso piazzandosi terzo, mentre Charlie Eastwood e Mattia Drudi, all’esordio nel Mondiale Endurance, hanno completato la top-5 rispettivamente con le loro Corvette e Aston Martin.

Ferrari ha comunque chiuso il Prologo con una doppietta in LMGT3. Simon Mann, con un crono di 1’54”790, ha siglato il miglior tempo della due giorni di test, battendo di soli due centesimi il compagno di squadra Francesco Castellacci. A completare il podio virtuale ci ha pensato Zach Robichon con l’Aston Martin Vantage del team Heart of Racing. Jonny Edgar, campione in carica della ELMS, ha portato la Corvette Z06 GT3 in quarta posizione, davanti alla Lexus di Gehrsitz.

Al contrario, per Mercedes, Porsche e Ford il Prologo si è rivelato più complicato, con le tre case che non sono riuscite a brillare in nessuna delle due giornate. Inoltre il Proton Competition si è ritrovato ad affrontare gran parte dei test con una sola Mustang GT3, poiché l’altra è andata a fuoco già nella prima sessione. BMW e McLaren, invece, hanno concluso il Prologo del Qatar con sensazioni positive, avendo lavorato principalmente in configurazione gara mostrando un buon passo.

Le squadre avranno ora a disposizione qualche giorno per analizzere i dati raccolti nei test e cercare di modificare il set-up delle vetture. Infatti già la prossima settimana scatterà ufficialmente la stagione del Mondiale Endurance con la prima gara, la 1812 km del Qatar, che andrà in scena il 28 febbraio.

FIA WEC – Prologo Qatar 2° giorno: Risultati 3ª Sessione Risultati 4ª Sessione

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domenica 23 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA