la Mustang GT3

WEC, Ford valuta il ritorno nella classe regina dell’Endurance con una LMDh

di Michele Montesano
  • condividi l'articolo

DAYTONA – L’appetito vien mangiando. Dopo l’esordio della Mustang GT3, avvenuto lo scorso anno dapprima nella serie IMSA WeatherTech SportsCar, con il supporto di Multimatic Motorsports, e poi nel FIA WEC grazie al team Proton Competition, con cui ha ottenuto il podio di classe LMGT3 al debutto nella 24 Ore di Le Mans, Ford pare intenzionata a fare il salto per puntare alla vittoria assoluta. La Casa americana, secondo alcune indiscrezioni, sta infatti sondando la possibilità di sviluppare un prototipo LMDh.

Stando alle voci che circolano nel Paddock della 24 Ore di Daytona, pare che Ford sia in trattative avanzate con diversi costruttori di telai oltre a contattare potenziali team partner. Infatti, come prevede il regolamento LMDh, le vetture dovranno essere realizzate partendo dai telai LMP2 tra quelli realizzati da Dallara, Ligier, Oreca e Multimatic. Proprio quest'ultimo, già alla base della vincente Porsche 963 LMDh, potrebbe essere il candidato ideale per Ford. Infatti la struttura anglo-canadese, specializzata in vetture da competizione e ad alte prestazioni, ha sviluppato sia la recente Mustang GT3 che la Ford GT LMGTE.

Per quanto riguarda il gruppo powertrain, i regolamenti LMDh prevedono l'uso di un sistema ibrido per un massimo di 670 CV (pari a 500 kW) combinando un sistema di recupero di energia standard, realizzato in mono-fornitura da Bosch, con un motore a combustione interna. La scelta più comune è ricaduta sui V6 turbo, nel caso di Acura e Alpine entrambe realizzate su telaio Oreca, o sui V8 biturbo per BMW, Lamborghini e Porsche.

Anche Genesis, che ha recentemente annunciato il suo ingresso nel Mondiale Endurance, adotterà un V8 derivato dal quattro cilindri turbo dalla Hyundai i20N che prende parte al Mondiale Rally. La Casa Americana, invece, può contare già sul Coyote V8 da 5.4 litri che equipaggia la Ford Mustang GT3. Tuttavia non è da escludere anche la possibilità di rivedere in azione il V6 EcoBoost biturbo utilizzato proprio sulla Ford GT.

Ford vanta una lunga storia nelle competizioni Endurance, iniziata con il leggendario programma GT40, che vinse la 24 Ore di Le Mans per quattro anni consecutivi dal 1966 al 1969. Negli anni '80, Ford lanciò programmi innovativi come la Mustang GTP di Bob Riley e la Ford Probe GTP di Paul Brown, pionieri nell'uso della fibra di carbonio nella realizzazione dei telai.

Anche se Ford ha successivamente abbandonato il coinvolgimento in prima persona nel costruire i prototipi, i suoi motori V8 sono stati utilizzati e apprezzati nelle competizioni Endurance a cavallo tra gli anni '90 e 2000, specialmente nella formula World Sports Car dell'IMSA e nei Daytona Prototypes della Grand-Am Rolex Series .Più recentemente, dal 2016 al 2019, Ford ha ottenuto successi importanti con la Ford GT, trionfando nella classe LMGTE la 24 Ore di Le Mans nel 2016 e la 24 Ore di Daytona nel 2017 e 2018.

Resta, di fatto, ancora da sciogliere il nodo se la Casa dell’Ovale Blu scenderà in pista con una LMDh, finora i vertici di Ford non hanno né smentito né tantomeno confermato la notizia. Qualora si concretizzerà il programma, vista l’importanza a livello globale del marchio, la LMDh sarà sicuramente impegnata sia nel Mondiale Endurance che in IMSA. Inoltre, tenendo presente i tempi di sviluppo, il debutto potrebbe avvenire quasi sicuramente nel 2027.

  • condividi l'articolo
Venerdì 24 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 13:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA