Le Porsche 919 hybrid sono le auto da battere alla 6 ore del Nurburgring. Ha vinto la recente 24 Ore di Le Mans ed hanno fatto una doppietta nell'edizione dello scorso anno della 6 ore tedesca

Il WEC riparte dal Nurburgring, sfida ancora aperta tra i bolidi della LMP1

di Claudio Margarita
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NÜRBURG – Il World Enduranche Champioship si appresta a lasciare l'Europa. La 6 Ore del Nürburgring è la quarta tappa stagionale del WEC, ma è anche l'ultima che si disputa nel Vecchio Continente. Poi il circuito si trasferisce Oltreoceano per due gare prima di approdare in Asia. L'interesse per la prova è elevato perché, anche tecnicamente, c'è da capire come i costruttori che si sfidano nella classe regina, la LMP1, abbiano assorbito il risultato della 24 Ore di Le Mans.

Porsche, Audi e Toyota affronteranno oggi le prove libere con un nuovo pacchetto aerodinamico. Porsche forte del successo in Francia e dei test in Spagna, Toyota dopo la colossale delusione del circuito de La Sarthe e le verifiche nella galleria del vento del quartier generale sportivo di Colonia e Audi anche per mantenere vivo, per il marchio (la casa dei Quattro Anelli è seconda fra i costruttori) e per gli appassionati, l'interesse attorno al campionato.

Il pubblico – 62.000 spettatori la passata edizione – beneficerà di un passaggio altamente spettacolare grazie alla reintroduzione della stretta chicane Veedol. Il tracciato del WEC misura poco meno di 5,14 chilometri. Nel 2015 la 6 Ore fu un trionfo per Porsche che piazzò al primo posto Mark Webber, Brendon Hartley e Timo Bernhard, l'equipaggio che ho poi vinto il titolo iridato. Al secondo posto si classificarono i compagni di scuderia Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. L'unico posto lasciato libero sul podio venne occupato dal terzetto Audi (Marcel Fässler, Benoit Tréluyer e André Lotterer). Tréluyer quest'anno non sarà al via per via di un infortunio e per la 6 Ore si alterneranno al volante solo Lotterer e Fässler.

In teoria come in pratica tutto è ancora possibile. Porsche ha 127 punti in classifica, Audi insegue a 95 e Toyota 79. Un finale differente a Le Mans consentirebbe oggi di raccontare un'altra storia, ma nemmeno nell'automobilismo i “se” e i “ma” fanno classifica. La 24 Ore ha confermato che l'affidabilità è fondamentale.

Sempre fra i prototipi, ma non ibridi, la scuderia ByKolles aveva vinto nel 2015, anche se lontanissima dalle prime posizioni assolute e grazie alla provvidenziale uscita di scena delle rivali del team Rebellion, ma nel WEC 2016 insegue con due terzi posti in quattro gare. Il terzetto dai cognomi altisonanti (Heidefeld, Prost e Piquet) ha guidato la prima delle due R-One Rebellion al successo nella 24 Ore di Le Mans ed ha scavalcato (in Francia i punti valgono il doppio) l'equipaggio dell'altra Rebellion Mathéo Tuscher, Dominik Kraihamer e Alexandre Imperatori nella classifica generale. Ma a partire dalla 6 Ore tedesca, Nelson Piquet jr sarà sostituto dal pilota elevatico Mathias Beche: il contratto del brasiliano, che “lascia” il WEC da leader (almeno provvisorio), era per tre gare.

Dopo i tre turni di prove libere (alle 12 ed alle 16.30 di oggi ed alle 9.15 di domani), sabato pomeriggio alle 14.15 scattano le qualifiche. La 6 Ore del Nürburgring scatta alle 13 di domenica. Per un biglietto d'ingresso servono almeno 30 euro (15 per i ridotti), ma ci sono soluzioni che VIP pr il fine settimana da 379 euro.
 

 

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Domenica 24 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 25-07-2016 16:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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