WEC: rivisto il BoP in vista della 6 Ore del Fuji, Toyota con più energia nella gara di casa

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FUJI – Il FIA WEC fa 100. Toccherà al circuito giapponese celebrare l’importante ricorrenza del nuovo corso del Mondiale Endurance iniziato nel 2012. In occasione della 6 Ore del Fuji, penultimo appuntamento stagionale, ACO e FIA hanno pubblicato i nuovi parametri del Balance of Performance (BoP) che regoleranno le classi Hypercar e LMGT3 sul veloce tracciato nipponico. Se da un lato non si registrano variazioni di peso per le vetture di vertice, rispetto a quanto visto ad Austin, dall’altro sono state introdotte alcune correzioni mirate sulla potenza e l’energia che potrebbero incidere in modo decisivo sull’andamento della gara.
In cima alla lista restano Ferrari e Toyota, ancora le più pesanti della griglia delle Hypercar con i loro 1.069 kg. Le 499P manterranno una potenza di 480 kW fino a 250 km/h, con un incremento del cinque per cento oltre quella soglia, mentre l’energia disponibile per stint sale a 893 MJ. Per le GR010 Hybrid la situazione è diversa: la potenza massima è leggermente superiore, 483 kW, con un guadagno del 7,7 per cento alle alte velocità e 905 MJ di energia, un valore che potrebbe rivelarsi determinante sul lungo rettifilo del Fuji.

Sul fronte opposto, Peugeot e Aston Martin restano le più leggere tra le Hypercar, con 1.030 kg e 520 kW di potenza. Le differenze emergono però a velocità elevate: le 9X8 vedranno ridursi la spinta del 4,8 per cento oltre i 250 km/h, mentre le Valkyrie potranno sfruttare appieno tutti i cavalli a qualsiasi andatura, beneficiando anche del quantitativo di energia più generoso dell’intera categoria con 919 MJ.
Porsche, fresca del successo ottenuto ad Austin, mantiene invariato il peso delle sue 963 LMDh a 1.065 kg, ma con un lieve aumento di potenza che ora raggiunge i 490 kW. Confermato anche il boost del 2,9 per cento in velocità, a cui si aggiunge un’energia per stint portata a 904 MJ. Cadillac si presenterà con le V-Series.R LMDh a quota 1.059 kg e 510 kW, ma con una crescita marginale della potenza alle alte velocità, appena lo 0,2 per cento, e 903 MJ complessivi.

Le BMW M Hybrid V8 LMDh fissate a 1.056 kg guadagneranno potenza, arrivando a 499 kW con un incremento dell’1,4 per cento sopra i 250 km/h e 902 MJ di energia per stint. A sorridere più di tutti sarà però Alpine: la A424 passa a 512 kW, il valore più alto di potenza tra le LMDh, anche se la vettura francese dovrà fare i conti con una penalizzazione del 3,9 per cento ad alte velocità e con un’energia per stint fissata a 893 MJ, il tutto su una massa di 1.052 kg.
La situazione in LMGT3 appare a sua volta ricca di spunti interessanti. Quasi metà delle vetture conferma i pesi visti ad Austin, mentre tutte beneficeranno di un incremento di energia compreso tra 27 e 33 MJ per stint. Le Ferrari 296 GT3 rimangono le più pesanti della categoria con ben 1.358 kg, seguita dalle Ford Mustang GT3 e dalle BMW M4 GT3, entrambe appesantite rispetto al round precedente con un peso, rispettivamente, di 1.349 kg e 1.340 kg.

Anche le Corvette Z06 GT3 segnano un innalzamento fino a 1.338 kg, In controtendenza le Aston Martin Vantage che scendono a quota 1.339 kg, lo stesso valore registrato dalle McLaren 720S GT3. Stabili le Lexus RC F ferme a 1.354 kg sulla bilancia, mentre le Mercedes AMG GT3 e le Porsche 911 GT3 restano le più leggere del lotto con valori rispettivamente di 1.333 e 1.332 kg.
Ad aggiungere un ulteriore livello di complessità ci penserà il Success Handicap, che colpirà ben nove delle diciotto vetture iscritte sulla base dei risultati ottenuti nelle ultime due gare e della classifica generale. Le penalizzazioni più consistenti, pari a 18 kg, andranno a zavorrare la Lexus di Lopez-Umbrarescu-Schmid, la Porsche di Pera-Lietz-Hardwick e la McLaren di Gelael-Sato-Leung.

Saranno 12 i kg supplementari che verranno applicati sulla Corvette di Andrade-Eastwood-Van Rompuy, sulla Ferrari di Rovera-Mann-Heriau e sulla BMW di Rossi-van der Linde-Al Harty. Appesantite di 6 kg l’Aston Martin del Racing Spirit of Léman di Barrichello-Hasse Clot-McIntosh, la Ferrari di Rigon-Castellacci-Flhor e la Corvette di Juncadella-Keating-Edgar.
Con queste modifiche, la 6 Ore del Fuji si annuncia come una delle gare più delicate della stagione in vista del gran finale del Bahrain. Il circuito nipponico sarà capace di esaltare i punti di forza dei vari progetti e, al tempo stesso, di evidenziare i limiti imposti da un Balance of Performance che, ancora una volta, si conferma protagonista silenzioso del Mondiale Endurance 2025.




