Alex Zanardi

Alex Zanardi correrà a Misano nel DTM senza protesi: «Vado più forte ed è più sicuro»

di Nicola Desiderio
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MISANO - Alessandro Zanardi si appresta a compiere un’altra impresa: correre per la prima volta senza protesi. Lo farà in occasione della gara del DTM prevista sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico per il fine settimana del 24-26 agosto e che sarà inoltre la prima gara di questo campionato corsa in notturna.

In anticipo su Daytona 2019. Zanardi correrà con la BMW M4 DTM che, per la prima volta, sarà equipaggiata di un comando del freno a mano. Il pilota bolognese corre con il costruttore tedesco dal 2003 con le protesi, ma stavolta ha deciso di farne a meno. Questa soluzione era allo studio già da tempo in vista della 24 Ore di Daytona del 2019, ma ha deciso di anticiparla per la gara di Misano spiegando anche le ragioni e i vantaggi di questa scelta. «Le protesi rimangono ferme grazie ad una sorta di effetto vuoto e questo naturalmente non consente alcuna traspirazione. Ma gli arti servono a raffreddare il nostro corpo. La temperatura corporea si abbassa – ha spiegato Zanardi – con la circolazione del sangue attraverso le nostre estremità, così quando indosso le mie protesi sono come un motore senza sistema di raffreddamento. E questo non aiuta nella cabina di guida di un'auto da corsa in cui la temperatura spesso supera il limite accettabile».

Più forte senza protesi. «Quando abbiamo iniziato ad elaborare il progetto Daytona 2019 – ha continuato il bolognese – ho detto agli ingegneri che questo era il principale cambiamento che avremmo dovuto realizzare. E quando mi è stato offerto di guidare al DTM a Misano, avevamo già fatto abbastanza lavoro e progressi per ritenere che guidare senza protesi avrebbe potuto addirittura migliorare le prestazioni. Il vantaggio che ottengo in questo modo, fisicamente parlando, diventa maggiore ad ogni giro. Sono quindi certo che sarà anche una scelta migliore per le due gare da un’ora con la BMW M4 DTM a Misano».

Più comodo e sicuro. Zanardi ha spiegato anche perché fare a meno delle protesi è per lui in vantaggio, sia per entrare in macchina, sia per uscirne, anche in caso di incidente. «Senza le protesi sono molto più agile sia per salire che per scendere. È dieci volte più facile per me. Senza le protesi non ho nulla che interferisca nel movimento e inoltre ho meno peso per muovermi. Il piano è arrivare alla macchina con la mia sedia a rotelle e poi saltare nell’abitacolo, ed uscirò allo stesso modo. E se per caso dovessi fermarmi lungo il circuito e dovessi uscire dalla macchina in fretta: beh, non sarà bello per quelli che guardano, ma ti assicuro che posso camminare più veloce sulle mie braccia su erba o ghiaia di come potrei con le mie protesi».

L’ennesima sfida di Alex. Alex Zanardi è stato campione della formula CART nel 1997 e 1998 e, dopo l’incidente del 2001 che ha comportato l’amputazione degli arti inferiori, ha conquistato il Campionato Superturismo nel 2005. Nel frattempo è diventato anche atleta paralimpico conquistando 4 titoli olimpici e 8 medaglie d’oro ai campionati mondiali. Ma per lui le sfide con se stesso e la normalità non finiscono mai. E a Misano ne lancerà un’altra.

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Sabato 4 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 06-08-2018 14:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-08-05 14:23:51
Un grandissimo che non finisce mai di stupirci! In bocca al lupo!
2018-08-05 17:07:30
si rimane di stucco,si prova tantissima ammirazione,forza campione