BERMUDA - C’è una pennellata tricolore nell’edizione numero 35 della Coppa America. Proprio nei giorni scorsi, infatti, la Pirelli e team Emirates New Zealand hanno annunciato la firma di un’importante partnership: i colori del gigante italiano degli pneumatici saranno sulla famosa imbarcazione nera dei kiwi neozelandesi che sono degli autentici miti di questo sport.
Oltre ad aver conquistato due volte il più antico dei trofei, e sicuramente il più prestigioso nel settore della vela, il team proveniente dagli antipodi è stato anche l’ultimo challanger a sfidare gli americani nel 2013 nelle acque della baia di San Francisco e in finale sembrava ad un passo dall’impresa prima di arrendersi al recupero di Oracle che ha chiuso l’incredibile sfida 9-8. New Zealand aveva conquistato per la prima volta l’America’s Cup nel 1995 battendo in finale per 5 a 0 Young America nelle acque di San Diego. Cinque anni dopo riuscì a difendere il trofeo ad Auckland contro la nostra Luna Rossa prima di consegnarlo nel 2003 agli svizzeri di Alinghi.
I neozelandesi sono dei puristi, da loro la vela è uno degli sport nazionali e hanno sempre interpretato il vero spirito della Coppa America tanto che sono l’unico team che non ha siglato l’intesa per mantenere l’attuale regolamento anche nelle prossime edizioni della competizione (il detentore ha diritto di decidere dove e con che tipo di barca si svolgeranno le regate). L’unico team dell’emisfero australe è anche molto innovatore e pure in questa occasione ha pensato di far generare l’energia necessaria dai suoi velisti non con le braccia, ma con le gambe, come i ciclisti.
Oltre che sullo scafo le insegne della P lunga su fondo giallo sono sui timoni di Emirates che per l’occasione diventeranno una metafora delle gomme. E come le coperture assicurano prestazioni e controllo, nello stesso modo i timoni consentono di governare il catamarano che è molto di più di una supercar dei mari e ha bisogno veramente delle scarpette giuste per indirizzare il mostro che vola. La partecipazione dell’azienda italiana fa puntare i riflettori su grande feeling di Pirelli con il racing al più alto livello (il brand è fornitore di oltre 350 campionati motoristici in tutto il mondo).
«La partnership con il team New Zealand - ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo e ad di Pirelli - si aggiunge al già ampio portafoglio di collaborazioni di primo piano che Pirelli, leader nelle fasce alte di mercato, è andata ad arricchire sempre più negli ultimi mesi, anche al di fuori del motorsport, con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento del brand nei segmenti prestige e premium».