LA SPEZIA - Raffreddare il metano a -160 gradi per farlo diventare liquido e trasferirlo nei serbatoi di una nave. Il gas naturale liquefatto disponibile per le nuove navi da crociera anche in Italia. Alcuni porti si stanno attrezzando, La Spezia ha già effettuato il primo rifornimento alla Costa Smeralda, la prima nave a gnl che batte bandiera italiana. Il rifornimento è stato effettuato al molo Garibaldi di La Spezia attraverso una nave cisterna, la Coral Methane (una capacità di 7401 metri cubi).
Il terminal Gnl di Panigaglia collocato all’interno del Golfo di La Spezia, a poca distanza dal porto commerciale, rappresenta la prima struttura di importazione e rigasificazione di gas naturale liquefatto in Italia, nonché uno dei primi realizzati a livello mondiale. È stato costruito tra il 1967 ed il 1970 ed è entrato in funzione nel 1971, salvo poi ad avere numerosi aggiornamenti nel tempo. Il terminale è attualmente destinato alla ricezione di navi gasiere (che trasportano gas) fino alla capacità di 65.000 metri cubi, allo stoccaggio di gnl in due serbatoi fuori terra a doppio contenimento della capacità complessiva di 88.000 metri cubi.
Recentemente la Snam, che gestisce questo deposito, proprio in ordine alle modifiche normative indotte dalla convenzione Marpol, ha avviato un programma di riqualificazione degli ormeggi e dei pontili per consentire la distribuzione del gnl mediante navi gasiere di piccola taglia di capacità compresa tra 2.000 e 30.000 metri cubi.
Il rifornimento di Costa Smeralda è stato possibile grazie al supporto della Guardia Costiera italiana, dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, di Shell, partner fornitore di gnl al Gruppo Costa (e della sua “società madre” Carnival Corporation) e di un gruppo di lavoro composto da Comune della Spezia, Comando provinciale dei Vigili del fuoco, Arpal Liguria, Asl Liguria, Agenzia dei monopoli e delle dogane, Associazione nazionale dei chimici di porto, Servizi tecnico nautici del porto della Spezia, Snam Panigaglia e associazioni di categoria.
Uno sforzo notevole, dunque, perché si è trattato del primo rifornimento ad una nave di ultimissima generazione. Un risultato che consente di evitare la sosta nel porto di Barcellona, l’unico dive il rifornimento di gnl è già disponibile da tempo. Costa Crociere, in questo periodo di covid ha scelto, per ripartire, soste in solo porti italiani. Da qui la necessità di utilizzare uno scalo italiano per rifornire Costa Smeralda.
“Siamo lieti che la nostra ammiraglia a gas naturale liquefatto, Costa Smeralda, - ha detto Franco Porcellacchia, vice presidente del Gruppo Costa - sia stata parte di questa operazione così importante per il settore marittimo in Italia e per il porto della Spezia. Carnival Corporation e Costa sono stati i primi a investire in innovazione sostenibile, puntando sulla tecnologia gnl per le navi da crociera, che fa parte di un impegno più ampio per garantire i più elevati standard ambientali per un futuro sempre più sostenibile delle crociere”.
A Costa Smeralda seguirà la gemella Costa Toscana in costruzione a Turku in Finlandia, la cui consegna è prevista nell’ultimo trimestre del 2021. In Italia sono in via di costruzione o progettazione altri impianti portuali per rifornire di gnl. Ravenna è più avanti di tutti.
Il gnl oggi, e domani? Appare sempre più evidente che le navi seguiranno da vicino il percorso delle auto. Il professor Luigi Nicolais, già ministro dell’Innovazione e presidente del Cnr non ha dubbi: il gnl è una scelta transitoria, l’obiettivo è l’idrogeno. Ci vuole una visione e la capacità di individuare soluzione transitorie mentre si progetta il nuovo. Ritengo fondamentale a questo punto la progettazione di uno studio Paese sull’idrogeno”.