Custom Line 106

A Salerno il meglio della grande e piccola nautica: dai gommoni ai catamarani a vela e a motore (anche in multilocazione)

di Sergio Troise
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Sono circa 25.000 i visitatori registrati nei primi giorni dell’ottava edizione del Salerno Boat Show, in svolgimento a Marina d’Arechi dall’1 al 5 novembre. Un record di presenze che lascia prevedere, per fine evento, un consuntivo di almeno 30.000 presenze. “Siamo nettamente al di sopra delle aspettative – ha osservato il presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi” aggiungendo che “è bello vedere tante famiglie e tante persone avvicinarsi alla nautica con passione ed entusiasmo”.

A sostenere l’affluenza di pubblico contribuiscono sicuramente l’ingresso gratuito e il bel tempo, tuttavia sono state molte le richieste di uscite in prova, e ciò lascia immaginare che ci sia interesse per i prodotti esposti e propensione all’acquisto. Un bilancio si potrà fare soltanto alla fine. Intanto vale la pena concentrare l’attenzione sui contenuti della manifestazione salernitana, catalogabile tra gli eventi fieristici di seconda fascia e di certo non paragonabile a grandi eventi internazionali come i saloni di Genova o Cannes, e tuttavia capace, in questa edizione 2024, di mettere in mostra molti prodotti di buon livello e di far scoprire realtà insospettabili.

241 le imbarcazioni in mostra, di cui 113 a motore, 13 gozzi, 76 gommoni e 39 a vela (13 catamarani). Come tradizione, è forte la rappresentanza di natanti, ovvero di barche entro i 10/12 metri, i più diffusi nei nostri mari. Ma per la prima volta sono in esposizione a Salerno anche yacht di grandi dimensioni, di marchi prestigiosi come Absolute (con la Navetta 58), Azimut, Custom Line, Cranchi, Itama, Pershing.

Tra queste, il ruolo di ammiraglia del salone è ricoperto dal Custom Line 106, yacht planante di 33 metri (per la precisione 32,86, per un baglio massimo di 7.4) della “famiglia allargata” Ferretti Group, presente a Salerno anche con gli Itama 62 e 45 e con il Pershing 6X, grazie alla Miramari Yachting di Francesco Mirante.

Azimut ha puntato invece sull’S8, yacht di 24 metri, il più grande della collezione S, presentato dall’Autosalone Italia, che a Salerno schiera una flotta imponente, composta anche dagli Azimut 53 e 68, dall’Atlantis 45 e da imbarcazioni dei marchi Jeanneau e Prestige, tra le quali spicca il catamarano a motore M48, yacht multiscafo a motore proposto al pubblico con una formula originale di multilocazione che consente di utilizzare l’imbarcazione una settimana al mese, dividendola con altri 4 armatori.

Tra le unità Made in Campania di maggior prestigio recita a Salerno il ruolo di assoluto protagonista il nuovissimo P52 di Fiart, un esempio di eccellenza artigianale e design creativo caratterizzato da inconsuete murate ad arco, nato dalla matita dell’architetto Stefano Pastrovich. Reduce dalle anteprime nei saloni di Cannes e Genova, il nuovo yacht del cantiere di Baia è una sorta di “fratello minore” del già noto P58, con cui condivide le inconsuete scelte estetiche e stilistiche, ma in una dimensione più compatta. Verniciata in un originale color bronzo, l’imbarcazione presenta tre enormi aree prendisole a poppa e una grande area prendisole a prua, offrendo ampi spazi per il relax e il divertimento. La cucina esterna e un tavolo da pranzo per 8 persone garantiscono una vivibilità eccezionale degli spazi esterni, dove possono ritrovarsi anche 16 persone.

Sottocoperta ci sono due cabine per 4 posti letto. Tra le caratteristiche del nuovo modello spiccano anche il garage per il tender e la spiaggia di poppa transformer, utile sia come passerella che come piattaforma per i bagni in mare. La motorizzazione è affidata a due Volvo Penta IPS 800 in grado di assicurare una velocità massima di 35 nodi (30 di crociera). Accanto al nuovo P52, Fiart ha portato al salone salernitano anche i Seawalker 35 e 39, walkaround già noti e affermati sul mercato, proposti dal cantiere anche con la formula Fiart Rent.

Tra le barche in vtr di dimensioni importanti si è fatto notare l’M16 di Magazzù, cantiere siciliano rappresentato al salone salernitano da Nautica Partenopea. E’ uno yacht planante di 16 metri motorizzabile con due Volvo Penta IPS o, in alternativa, con tre fuoribordo per complessivi 1800 cv. Caratterizzato da linee spigolose, si fa notare per la somiglianza con i maxi-rib dello stesso cantiere siciliano, ricercata attraverso un rivestimento in grigio lungo le fiancate, e per gli ampi spazi vivibili all’aperto. Lo spazio, comunque, non manca neanche sottocoperta, dove sono disponibili due cabine per 4 posti letto, cui se ne aggiungono altri due ricavabili dalla dinette trasformabile.

Su dimensioni meno impegnative si fa apprezzare la nuovissima Veloce 43 di Italia Yacht. Reduce dal debutto al Salone di Genova, ha suscitato molto interesse anche a Salerno per l’originalità e l’eleganza dello stile e per lo spazio disponibile all’aperto e sottocoperta. Come a Genova, la barca è stata presentata con la motorizzazione Volvo Penta IPS 2x380, ma è disponibile anche con la soluzione 2x440 hp e – è stato annunciato a Salerno – entro dicembre arriverà anche la versione fuoribordo motorizzabile con tre unità da 350 o 400 cavalli.

Tra le barche italiane in vtr di un certo pregio si fanno notare, a Marina d’Arechi, anche il De Antonio D32 e le Invictus presentate da Nautiuca Sud di Latina (distributore per Lazio e Campania), ovvero la GT 280S motorizzata con due fuoribordo Yamaha da 200 cv, la GT 320 spinta da due Volvo Penta benzina da 350 cv, e la TT420 motorizzata Volvo Penta 2x400 Diesel.

Interessanti, ancorché già note da tempo, anche le proposte di Italyure, cantiere di Torre Annunziata che produce cabinati plananti di 35 e 38 piedi motorizzabili sia fuoribordo sia entrobordo (in linea d’asse), che ha colto l’occasione del salone salernitano per annunciare il varo, entro un mese, dell’Italyure 50, nuova ammiraglia del cantiere di 15,24 metri, che potrebbe essere presentata in anteprima al Salone di Dubai (19-23 febbraio). In evidenza anche l’Avantgarde 35 di Salpa, una delle poche barche disponibili sia con motorizzazione fuoribordo, sia entrobordo ibrida.

Al debutto assoluto FPJ, cantiere di Pontecagnano (Salerno), che ha colto l’occasione del “salone in casa” per presentare l’Only ONE 42, una originale imbarcazione planante di 12,70 metri (baglio massimo 3,70) caratterizzata da una postazione di comando centrale (molto alta e con 3 sedute), da ampi corridoi laterali, dinette all’aperto collocata a prua, mentre a poppa ci sono tre lettini prendisole allineati. Sotto coperta sono disponibili due posti letto e un bagno, mentre all’esterno c’è la cucina a induzione. La motorizzazione è entrobordo, affidata a 2 propulsori 560 FPT Iveco e la trasmissione si avvale del sistema Jolly Drive con eliche di superficie, che assicurano velocità massima di 60 nodi (40 di crociera). Nei piani è prevista anche la motorizzazione con entrobordo in linea d’asse o fuoribordo. Il prezzo dell’esemplare numero 1 esposto a Salerno è di 320.000 euro più IVA. Ma nello stand di Marina d’Arechi il cantiere tiene a far sapere che nella sede di Pontecagnano sono in costruzione anche gozzi di dimensioni piccole e medie, con prezzi, ovviamente, molto più abbordabili.

Il comparto delle barche in vtr è rappresentato, al boat show salernitano, anche da molti marchi e modelli già noti, come Cayman e Db Yacht, ma sono in esposizione anche imbarcazioni di produttori locali che non intendono trascurare l’occasione della passerella “in casa”. Tra questi merita di essere ricordato Echo Yacht, che espone con Orange Yacht il restyling dell’America 35 già visto a Genova: opera del progettista Giuseppe Cimino, è un natante di 11,20 metri ft che offre la comodità tipica di un walkaround, con ampi spazi all’aperto e in cabina, impreziositi da soluzioni di assoluta avanguardia.

Su misure leggermente inferiori (10,20 metri) si fa notare un’altra barca “Made in Napoli” già nota, ovvero l’Atlante Z340, walkaround proposto da Nautica Mediterranea in package con motorizzazione fuoribordo Suzuki Stealth (due da 350 hp) che assicura ottime prestazioni (il cantiere dichiara velocità di punta che sfiorano i 50 nodi!) e offre spazio in coperta senza rinunciare a una cabina interna con bagno.

Tra le barche straniere presenti a Salerno spiccano i due modelli di Delta Powerboats, marchio svedese con produzione dislocata in Estonia e rappresentanza in Italia affidata alla Oceanis Yachts di Sanremo, che ha messo in mostra due unità molto interessanti: il 48 Coupé e il 60 Open. In entrambi i casi si tratta di imbarcazioni hi-tech, costruite interamente in fibra di carbonio, dunque con un rapporto peso/potenza ottimale, a tutto vantaggio delle prestazioni, affidate a propulsori Volvo Penta in grado di assicurare, nel caso del 48 Coupé, velocità di punta di 42 nodi; nel caso dell’80 Open fino a 38 nodi. In alternativa è possibile scegliere anche motorizzazioni fuoribordo.

Ma al di là del sistema di propulsione e delle prestazioni, queste barche meritano attenzione per lo stile, decisamente accattivante, e per la disponibilità di spazio vivibile a bordo, sia all’esterno che sottocoperta. In entrambi i casi, tra l’altro, i posti letto disponibili sono 6, in tre cabine (una armatoriale e due per gli ospiti), con due bagni. L’impressione è di trovarsi al cospetto di prodotti di qualità superiore. E la qualità, com’è facile immaginare, si paga: il listino del Delta 48 parte da un milione di euro. In gamma, comunque, ci sono anche imbarcazioni di dimensioni (e prezzi) inferiori, a partire dagli 8 metri del Delta 26 (non esposto però a Salerno). Tra i marchi stranieri si fanno notare anche le proposte di Axopar, che espone i già noti Sun Top 37 e 45 attraverso il dealer Corte Lotti.

Molte le barche in vtr di dimensioni inferiori, destinate alle navigazioni sotto costa, in gran parte con motorizzazioni entro i 40 cv, utilizzabili anche senza patente. In quest’area di mercato, in verità, non si sono viste new entry. Il comparto, comunque, è come sempre affollato, e a Salerno si sono schierati in prima linea diversi cantieri specializzati in quest’area di mercato, come i pugliesi di Idea Marine, presenti con i loro piccoli open e walkaround da 5,80 a 7 metri, e i napoletani di Gaia, che hanno schierato la loro piccola flotta “arredata” con eleganti tende nere. Imbattibili, sul fronte del low cost, le proposte del cantiere piacentino Panaro rappresentato da Rosimar. E interessante anche l’Easy Marine 550 Open prodotto a Gaeta e presentato da Orange Yacht al prezzo fiera di 13.900 euro.

A proposito di Orange Yacht, è tra i dealer più attivi sul mercato, con una gamma diversificata di prodotti che spaziano dalle barche in vtr ai gommoni, includendo anche i gozzi, in alcuni casi con soluzioni d’avanguardia come la motorizzazione elettrica della linea Solemio, gozzetto di 6,50 metri disponibile sia con propulsore fuoribordo, sia con un impianto a emissioni zero fornito dagli specialisti di Labruna (presenti a Salerno con un proprio stand dove è possibile “scoprire” il mondo della nautica green).

Il Solemio elettrico è un esempio concreto di come si possa navigare a emissioni zero, purché ci si accontenti di andature tranquille, attorno ai 4/5 nodi, e con un’autonomia di 4 ore, utilizzando una batteria da 5 KW ricaricabile in 3 ore a una colonnina da 48 V. “Più o meno i tempi di ricarica di una bici elettrica” dice Paolo Bova, di Orange Yacht, ammettendo comunque che finora la versione elettrica del Solemio, proposta a 38.000 euro (più IVA e accessori), non incontra il favore del pubblico, mentre vanno meglio la versione con motore fuoribordo (proposta a 18.000 euro, più IVA e più motore) e quella con motore entrobordo Vetus, esposta al Salone in un allestimento speciale che prevede dotazioni ultracomplete degne di uno yacht, come pilota automatico, elica di prua, stereo, scaletta da sub e molto altro, fino a raggiungere il prezzo di 50.000 euro (più IVA).

Tra i gozzi, interessanti ancorché già noti, i due Viveur 26 e 28, uno Open e l’altro Cabin, prodotti a Gaeta e pure presentati da Orange Yacht, mentre Nautica Esposito, onnipresente nelle manifestazioni fieristiche, ha dominato la scena con 5 imbarcazioni - Positano 25, 27, 32, 38 e Sole 28 – una flotta di gozzi di prim’ordine per eleganza, stile, qualità marine e prestazioni, che entro la metà del 2025 si arricchirà di una nuova unità di oltre 15 metri destinata a collocarsi al top, con il ruolo di ammiraglia del cantiere. Stranamente continuano invece a disertare il salone salernitano altri produttori di gozzi di grande fama e grandi tradizioni come i due rami sorrentini della famiglia Aprea (Apreamare e Fratelli Aprea), così come il napoletano Cantiere Mimì, altro protagonista del settore.

In compenso non manca a Salerno una buona rappresentanza di produttori e rivenditori di gommoni, ovvero i mezzi più diffusi in Campania, dove operano numerose aziende produttrici e distributrici. E’ in questo comparto che il Boat Show di Marina d’Arechi ha offerto il meglio, con alcune novità interessanti, che testimoniano da un lato l’inesauribile verve imprenditoriale di aziende già note e affermate, dall’altro la capacità di emersione di aziende giovani e poco note al grande pubblico, ma con mezzi e qualità per imporsi all’attenzione generale.

E’ in quest’area che si sono fatti notare, negli spazi a terra del Salerno Boat Show, i gommoni contrassegnati con il marchio Luxrib, una gamma di battelli di misura compresa tra 19 e 25 piedi (più tre minitender con carena in alluminio) costruiti in Cina e rifiniti a Poggiomarino (centro dell’area metropolitana di Napoli) dove il cantiere si è insediato tre anni fa per iniziativa di Vincenzo Vermiglio, fondatore e titolare dell’azienda che sin dal 2001 opera nel campo dell’import ma non si era mai cimentata, finora, nella vendita di gommoni in Italia.

“Siamo noti e affermati per le attività della nostra MV Tech, ma soltanto tra anni fa ci siamo dedicati anche ai battelli pneumatici, finora venduti fuori Italia, ora anche nel nostro Paese” spiega il numero uno dell’azienda. E aggiunge: “Contrariamente a quanto si possa pensare, per diffusi luoghi comuni, i nostri gommoni cinesi non sono prodotti low cost, ma sono prodotti di qualità superiore, frutto del lavoro di un progettista americano e realizzati seguendo le nostre indicazioni per l’opera viva e per i materiali come il gelcoat, il neoprene e altro. Abbiamo esposto per la prima volta a Salerno con l’obiettivo di far conoscere e lanciare i nostri battelli anche in Italia, puntando su tre valori fondamentali: materiali d’eccellenza, comfort e sicurezza”. Nell’occasione sono stati annunciati anche i prezzi dei nuovi battelli che vanno dai 23.300 euro (più motore e più optional) del Luxrib 19 ai 60.000 del Luxrib 25 (8,20 metri), passando per i 27.500 del Luxrib 22 di 6,60 metri.

Sul fronte dei veterani del boat show salernitano, invece, il ruolo di protagonista assoluto se l’è preso Salpa, azienda di Vitulazio (Caserta) che dopo le anteprime a Cannes e a Genova ha fatto debuttare anche in casa il maxi-RIB Soleil 52, nuova ammiraglia del cantiere di proprietà della famiglia Pane: un prodotto di qualità eccelsa, progettato per la parte immersa con il contributo dell’inglese Adam Younger, specialista di carene a step ad alte prestazioni, e per gli interni e lo stile con quello del designer napoletano Francesco Guida.

Il pubblico convenuto a Salerno ha potuto scoprire così un’imbarcazione lunga 15,60 metri ft, larga 4,80, in grado di assicurare spazio, comfort e prestazioni al top, in forza di 4 comodi posti letto, di aree ben vivibili all’aperto e di dotazioni tecnologiche mai viste prima su un battello pneumatico, a cominciare dal volante multifunzione. Insomma, un concentrato di plus che probabilmente spiega il prezzo monstre di 894.000 euro, con motorizzazione affidata a 3 Mercury Verado V12 da 600 hp; qualcosa in meno (825.000 euro) con “solo” due motori Mercury Verado V12.

Su misure inferiori, ma su livelli di qualità elevata, si è esibito a Salerno anche MV Marine, altro cantiere campano noto per la qualità e la raffinatezza tecnica dei propri battelli. Nel Salone di casa, il cantiere guidato dall’ingegnere Vincenzo Nappo ha presentato il Mito 31R, versione sportiva del noto gommone prodotto nel nuovissimo stabilimento di Striano (in provincia di Napoli), dove è in avanzata fase di progettazione anche il nuovo Mito 33, atteso per il 2025. Il 31R si distingue per la nuova configurazione della dinette, la nuova console portastrumenti con schermo da 16 pollici e la rivisitazione degli spazi in cabina. Per il resto, il battello conserva le qualità del modello da cui deriva, sfruttando la nota carena ad “assorbimento d’urto”, brevetto esclusivo del cantiere che consente all’imbarcazione di poggiare su una sorta di “letto di molle”, assorbendo gli urti in navigazione e garantendo un maggiore comfort. Quanto alla motorizzazione, il cantiere consiglia una coppia di Honda V6 da 350 hp, ritenuti “capaci di equilibrare al meglio il rapporto tra prestazioni, consumi ed emissioni”, ma ovviamente ognuno è libero di scegliere la motorizzazione preferita.

Tra i cantieri Made in Campania si sono fatti apprezzare i battelli pneumatici di Panamera, con in prima linea il nuovo P110 GT Veloce reduce dalle passerelle internazionali a Cannes e Genova: lungo 12,50 metri, è omologato come natante, ma offre ampi spazi vivibili all’aperto, tre posti letto, un bagno e, con la spinta di tre motori fuoribordo Mercury da 350 hp, prestazioni da urlo, con velocità massima di 65 nodi. Motorizzazioni di elevata potenza e prestazioni entusiasmanti sono assicurate anche dai già noti Sacs Strider 11, 13 e 900 presentati da Hi-Performance Italia, mentre Charter Liliano ha esposto i Pirelli 35, 42 e 50.

Oromarine ha esibito i suoi C35, C38, S11, S9 e S13 Coupé, mentre Nautica Cesare ha portato a Salerno i Prince 27, 30 e 45 di Nuova Jolly. Novamares ha schierato accanto ai già noti 23 e 25 la novità del 31Xtreme motorizzato con un solo fuoribordo e ha annunciato, nell’occasione, l’imminente arrivo dell’Xtreme 35, nuova ammiraglia del cantiere, che farà il suo esordio al Nauticsud 2025. Grazie a Nautica Marinelli si sono rivisti i già noti Marlin 790 e 33, mentre Mirimare ha messo in mostra ben 6 battelli, con in primo piano l’Amira 34 di 11,60 metri disponibile nelle due versioni Sport e Open. Grazie al dealer Bed et Boat sono stati esposti anche lo Zar 79 SL e lo Zar 65, provenienti dalla Lombardia, mentre tra i mini battelli pneumatici si sono confermati alcuni deliziosi gioiellini come il Gagliò 6,50 di Nautica Gaglione e il siciliano Stradivarius presentato da DF Nautica di Torre Annunziata.

La vela e i catamarani hanno avuto per la prima volta uno spazio più che adeguato al Salerno Boat Show. 39 le imbarcazioni in mostra, per la gioia degli appassionati del settore e per coloro che si sono recati al salone per sondare anche la possibilità di una vacanza in barca, magari a bordo di un comodo catamarano (ben 13 quelli esposti). A tal proposito vale la pena sottolineare il ruolo di Italiamare, che a Salerno ha presentato 9 imbarcazioni di vari marchi, proponendo interessanti soluzioni per la vendita e il noleggio, tra le quali spicca, come detto in apertura, la formula della multilocazione, che consente di utilizzare un catamarano Prestige M48 (yacht multiscafo a motore di 15 metri con 6/8+1 posti letto) una settimana al mese con la formula della multilocazione da condividere con altri 4 armatori.

Charter e noleggio, del resto, sono sempre più diffusi nel mondo della nautica, come ci ha confermato Fabrizio Ricciardi, uno degli operatori più attivi del comparto, nel suo ruolo di sales manager Beneteau presso Spartivento Yachts & Charter, che a Salerno ha presentato una delle barche a vela più interessanti del salone, ovvero il First 44 in versione Cruiser di Beneteau: varata nel 2023, nell’anno in corso questa unità si sta affermando per la capacità di coniugare al meglio le capacità di navigazione degne di una barca sportiva con il comfort adeguato a un uso diportistico. Un pregio, quest’ultimo, legato allo spostamento del baglio massimo verso poppa, in modo da regalare spazio vivibile sia in coperta che sottocoperta.

La conquista di spazio libero a bordo, del resto, è caratteristica comune a molte barche a vela di nuova generazione. E a Salerno non sono mancate occasioni per documentare il trend, grazie alle 39 unità messe in mostra dai vari Beneteau, Jeanneau, Bavaria, Elan, Italia Yacht. Certo, non si sono esibiti i colossi del settore come Solaris e Gran Soleil, ma l’area vela è in crescita anche al Boat Show di Salerno, e con ogni probabilità nel 2025 il vento soffierà più forte anche in questo comparto che può vantare qualità impensabili per la nautica a motore, come l’economia di gestione e il rispetto dell’ambiente.

Proprio su questi temi, tra l’altro, gli organizzatori di Marina d’Arechi hanno organizzato, per la giornata di lunedì, un seminario a cura del FAI Campania intitolato “Il mare e lo sviluppo sostenibile, come coniugare la Blue Economy con la protezione e la tutale dell’ambiente”. A seguire, nella giornata conclusiva del Salone, è in programma un convegno intitolato “Blue forum, il valore dell’economia del mare della Campania”, che metterà in luce i dati regionali del XII Rapporto nazionale sull’economia del mare, a cura di OsserMare e Assonautica Italiana.

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Lunedì 4 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 06-11-2024 18:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA