Il pluripremiato Gozzo di Apreamare

Apreamare resta italiano: il cantiere dei super gozzi scorporato dalla vendita di Europa Investimenti agli inglesi

di Sergio Troise
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NAPOLI - Le grandi manovre in atto nel mondo dell’alta finanza non modificheranno l’assetto societario di Apreamare, che non passa in mani inglesi, come si era ipotizzato dopo la vendita di Europa Investimenti a Arrow Global Group PLC, società quotata sul mercato inglese, nota per essere leader in Europa nel settore dell’acquisto e gestione del debito.

Il timore che lo storico cantiere d’origine sorrentina potesse passare in mani britanniche è stato fugato da un comunicato chiarificatore dell’azienda in cui si legge che “Cose Belle d’Italia e tutte le società da questa controllate, tra cui Imbarcazioni d’Italia, licenziataria del marchio Apreamare, non sono oggetto di acquisizione da parte di Arrow Global Group PLC e rimarranno di proprietà italiana”.

Ciò vuol dire che il cantiere, tuttora di proprietà delle famiglie sorrentine Aprea e Pollio, potrà continuare l’attività lasciando intatti gli accordi di collaborazione con Imbarcazioni d’Italia, che dal 2015 è licenziataria del marchio, con tanto di abilitazione alla costruzione e alla vendita.

La notizia è confortante per l’intero comparto, vista la reputazione del Made in Italy nautico sulla scena internazionale e, nel caso specifico, visto il travolgente successo della prima barca post-crisi varata da Aprea, ovvero il Gozzo di 10 metri che recentemente ha vinto il premio Barca dell’Anno e ha recitato un ruolo da star nei saloni di Cannes, Genova, Montecarlo, Dusseldorf e Napoli.

Presto verranno presentate versioni del Gozzo con opzioni diverse (a richiesta del cliente) per gli allestimenti e la distribuzione degli spazi, sia all’esterno che all’interno, in modo da andare incontro alle esigenze del mercato americano e a quelle dei pescatori, per non dire dei ricchi armatori che intendono utilizzare il Gozzo come tender di mega yacht. Nel corso dell’anno potranno arrivare, inoltre, novità dedicate anche alle barche di grandi dimensioni, ovvero alla linea Maestro. “Restiamo italiani e andiamo avanti sulla rotta della ripresa” ha tenuto a precisare Cataldo Aprea, più determinato che mai a completare il rilancio del cantiere fondato nel 1849 dai suoi antenati.

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Sabato 10 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-03-2018 12:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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