Azimut, a pieno regime il rilancio dello stabilimento di Avigliana. E in Brasile rivoluzione ai vertici: cambiano ceo e direttore commerciale
A pochi mesi dall’inaugurazione istituzionale, avvenuta il 24 luglio, la sede rinnovata di Azimut Yachts, ad Avigliana, nel cuore della bassa Val di Susa, è pienamente operativa e accoglie ogni giorno i circa 1.500 dipendenti negli spazi riprogettati dallo studio AMDL CIRCLE di Michele De Lucchi, l’autore del restyling dell’edificio principale e del nuovo padiglione multifunzionale.
L’avvio del lavoro a pieno regime nella rinnovata sede dello storico headquarter piemontese di Azimut (progettato negli anni 90 da Gabetti & Isola, protagonisti dell’architettura italiana del 900) è il frutto di un piano mirato all’innovazione fortemente voluto dalla presidente del Gruppo Azimut-Benetti Giovanna Vitelli. La quale confida: “Avevo in mente l’immagine della piramide del Louvre. Un segno dei tempi che cambiano, ma soprattutto un segno del nuovo che trova la sua piena potenza nella relazione con la grandiosità del passato. Azimut ha una storia che supera i cinquant’anni e il modo migliore per onorarla era farla evolvere ancora, come ha sempre fatto mio padre”.

Ma se Paolo Vitelli, compianto fondatore dell’azienda, aveva una visione imprenditoriale di famiglia, sua figlia Giovanna, che ne ha ereditato la leadership aziendale, ha da tempo avviato un’evoluzione del modello lavorativo di Azimut mettendo al centro la collaborazione e il lavoro in team, superando gli schemi rigidi di gerarchia anche nella configurazione degli ambienti di lavoro.
Per realizzare il progetto, se vogliamo il vero e proprio “cambio di cultura”, è stato varato dunque un piano di investimenti da 50 milioni di euro e ci si è affidati, come detto, allo studio di Michele De Lucchi, autore del restyling dell’edificio principale e del nuovo padiglione multifunzionale di Avigliana. In tal modo – si può dire oggi in casa Azimut – prende forma, nel luogo in cui è nata la visione che ha rivoluzionato la nautica mondiale, un’architettura che guarda al futuro. E ciò avviene ridefinendo anche il modo di vivere e pensare il lavoro, in equilibrio tra heritage e innovazione.
La collaborazione dell’architetto ferrarese (con studio a Milano) nasce oltre dieci anni fa, quando gli viene affidata la progettazione di tutte le lounge Azimut Yachts nel mondo. Da allora il dialogo si è evoluto attraverso progetti e visioni condivise, come l’ideazione dell’iconica installazione ai Bagni Misteriosi del teatro Franco parenti di Milano, dove il Seadeck 7 venne letteralmente “ancorato” in piscina durante la Milano Design Week del 2024, fino al più recente capitolo svelato al Cannes Yachting Festival: il nuovo Magellano 27M, che segna la prima collaborazione nella progettazione degli interni di uno yacht.

Ma oltre all’edificio principale e al padiglione multifunzionale, il piano di ammodernamento radicale ha coinvolto anche la ristrutturazione degli uffici. E in questo caso il progetto architettonico, unito ad un piano di efficientamento energetico, è stato affidato a Settanta7, studio di architettura torinese (ma con uffici anche a Milano e in alcune sedi estere) che si presenta con il seguente slogan: “Dove poesia, ricerca tecnologica e materiali naturali si fondono per dar vita a edifici capaci di suscitare meraviglia e bellezza”.
Ciò detto, la trasparenza diventa il manifesto di un’architettura che supera la pura estetica per dare forma alla visione di Azimut. E infatti una nota diffusa dall’azienda sottolinea che “ad Avigliana c’è una cultura del lavoro basata su apertura, connessione e fiducia, e questa filosofia prende vita nel layout e nel design dei nuovi uffici, per cui i valori dell’azienda hanno guidato ogni scelta, con trasparenza, collaborazione, flessibilità e innovazione che si riflettono in spazi in cui il vetro sostituisce i muri, e gli ambienti condivisi prendono il posto degli uffici direzionali chiusi e sovradimensionati”.
La massima espressione di questa svolta è la nuova sala della Virtual Reality, il cuore creativo e tecnologico dell’edificio: uno spazio in cui l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Stile collaborano ogni giorno, e che al tempo stesso accoglie gli ospiti, in particolare gli armatori. La ipertecnologica “cuisine en scène” dello yacht, dove scegliere allestimenti, arredi, colori e tessuti diventa qui un’esperienza immersiva e personalizzata grazie anche alla realtà virtuale.
Tutto ciò premesso, vale la pena ricordare che Azimut, fondato nel 1969 e parte del Gruppo Azimut-Benetti, produce un’ampia gamma di imbarcazioni a motore dai 13 ai 44 metri, organizzata in sette serie (Verve, Atlantis, Magellano, Fly, S, Grande e Seadeck), operando in 5 stabilimenti in Italia (oltre ad Avigliana, ci sono Fano, Viareggio, Savona e Varazze) ed uno in Brasile, ad Itajai.
E proprio qui, nello stabilimento sudamericano, dove lavorano 600 dipendenti e vengono prodotte circa 40 unità l’anno, è stato appena avviato un nuovo assetto organizzativo per guidare la prossima fase di crescita: venuto meno il rapporto di fiducia, è stato risolto il rapporto con il CEO Francesco Caputo e con il responsabile commerciale Gustavo Hoffmann, ed è stato conferito ad Andrea Consolini, già direttore finanziario, l’incarico di amministratore delegato ad interim. La governance è stata inoltre rafforzata con l’ingresso di Roy Capasso, manager napoletano con una lunga e consolidata esperienza internazionale nel settore nautico, nominato direttore commerciale.




