I nuovi Grande 26M e 36M di Azimut

Azimut, ecco come saranno i nuovi Grande 26M e 36M varati entro l’estate e presentati a Cannes a settembre

di Sergio Troise
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AVIGLIANA - Entro settembre Azimut presenterà due nuovi yacht di 26 e 36 metri destinati a segnare un altro passo avanti nel processo di modernizzazione avviato da tempo: un piano incentrato sulla ricerca di soluzioni di design innovative sia per la distribuzione e la godibilità degli spazi a bordo, sia per l’avanzamento del programma Green Efficiency volto a ridurre l’impatto ambientale.

I due nuovi yacht, Grande 26M e Grande 36M, saranno varati entro l’estate e presentati al Cannes Yacht Festival in programma a Cannes dal 6 all’11 settembre. Intanto, in coincidenza con il Boat Show di Palm Beach, sono stati diffusi i primi rendering e svelate le prime informazioni: quanto basta per comprendere lo sforzo compiuto per configurare le due imbarcazioni come massima espressione di design multifunzionale e di tecnologia avanzata.

L’obiettivo dichiarato è dimostrare che la ricerca sullo stile, sull’architettura e sui materiali può portare a soluzioni innovative, che grazie a inedite soluzioni invitano a godere di una vita a bordo libera e a stretto contatto con il mare. Una nota del cantiere sottolinea che “sono stati ridefiniti gli spazi facendo leva su versatilità, ingegnosità progettuale, intuizione tecnologica e cura per il design innovativo”.

Più in dettaglio, il Grande 26M sorprenderà per il terrazzamento vista mare ottenuto dall’apertura del portellone di poppa che, ruotando verso l’alto, diventa una naturale estensione del pozzetto, avvicinandolo al mare e all’aria aperta. Grazie a questa intuizione di design, il pozzetto si trasforma in una vera e propria terrazza sull’acqua, ispirata a quella del più grande Trideck. “Lo spazio che si viene così a creare – informa il cantiere – è stato pensato per essere versatile e andare incontro a tutte le esigenze dell’armatore”. In pratica può diventare un salotto all’aperto in cui rilassarsi durante il giorno o una sala da pranzo con una vista sconfinata sul mare e un tavolo walkaround accessibile sui quattro lati.

Gli interni sono concepiti per offrire una suite armatoriale sul ponte principale con vetrate a tutta altezza (“firma” distintiva del designer Alberto Mancini), quattro cabine per gli ospiti sottocoperta e una zona equipaggio posta a prua, accessibile direttamente dalla cucina e dal camminamento laterale (soluzione, questa, resa possibile dal posizionamento parzialmente rialzato della timoneria).

Quanto al più grande 36M, vale la pena sottolineare che introduce per la prima volta il concept dell’upperdeck semi-walkaround che corre da poppa fino quasi all’estrema prua sempre su un unico livello, offrendo una libertà di movimento senza precedenti. “Una novità assoluta e senza uguali per questa dimensione di barche, che conferma ancora una volta il nostro ruolo come leader in materia di innovazione” tengono a far notare nel quartier generale di Avigliana, sottolineando come il nuovo yacht rompa gli schemi del layout tradizionale offrendo un unico grande ambiente in cui poter trascorrere l’intera giornata in rada.

L’upperdeck diventa infatti per la prima volta un luogo fisico che si sviluppa lungo l’intera lunghezza dell’imbarcazione e che, grazie a vetrate laterali apribili a totale scomparsa, si fonde con la skylounge creando un’immensa area in grado di annullare le barriere che dividono gli interni e gli esterni. Se non bastasse, a prua trovano posto una vasca idromassaggio realizzata interamente in vetro e un’area prendisole dotata di ogni comfort. Inutile dire che sarà possibile scegliere la disposizione degli spazi che meglio risponde allo stile di vita dell’armatore, così come avviene ormai per la gran parte delle imbarcazioni di un certo livello.

Sul piano strutturale, i due nuovi modelli beneficiano di un uso esteso della fibra di carbonio e della resina vinilestere, che riducono il peso delle sovrastrutture del 30% permettendo di ottimizzare la potenza propulsiva installata a beneficio di una diminuzione dei consumi di carburante. Grande 26M si avvale, inoltre, di un nuovo sistema propulsivo di POD che, unitamente alla riduzione di peso, consente un abbassamento dei consumi fino al 20% rispetto ad una barca tradizionale di pari dimensioni.

Il Grande 36M utilizza invece l’ultima evoluzione della carena D2P - Displacement to Planing - disegnata da Pierluigi Ausonio di Studio P.L.A.N.A. insieme con l’ufficio R&D Azimut-Benetti e già adottata con successo dal Grande Trideck, a oggi modello best in class in termini di efficienza e consumi. “Grazie a un affinamento della parte che taglia l’acqua – tiene ad informare il cantiere - la carena D2P permette di contenere i livelli di consumo, con picchi di efficienza che possono raggiungere il 40% alle andature dislocanti rispetto alle tradizionali carene a spigolo”.

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Venerdì 1 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 13:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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