
Azimut: nuovo general manager, nuovi dealer in Australia e Indonesia e 3 barche a Venezia con Timone Yachts
Grandi manovre in casa Azimut-Benetti, il gruppo fondato dal compianto Paolo Vitelli, oggi guidato dalla figlia Giovanna (presidente) e dall’amministratore delegato Marco Valle. E’ di pochi giorni fa l’ingresso in azienda (in sostituzione di Daniele Romiti) di Andrea Antichi, con la qualifica di general manager per la divisione Azimut. Ingegnere meccanico proveniente dalla Ferrari, Antichi ricopre il ruolo di responsabile degli indirizzi strategici e del conseguimento degli obiettivi economici e industriali, con un focus prioritario sul consolidamento dei contenuti di prodotto, attualmente al centro di un piano di trasformazione e potenziamento.
Tra le novità di questa fase nevralgica della vita di Azimut, c’è anche l’ampliamento della presenza nell’area Asia-Pacifico, con la nomina di nuovi dealer in Indonesia e Australia, regione che rappresenta per il cantiere di origine piemontese un’area di rilevanza strategica, grazie a un mercato in forte espansione, stili di vita in rapida evoluzione e una nuova generazione di armatori.
Della rete di vendita nell’area orientale si occupa Enrico Chiaussa, chief commercial officer EMEA-APAC di Azimut, il quale ha tenuto a dire che “con queste nuove nomine non si sta solo espandendo la nostra presenza, ma stiamo rafforzando la nostra rete. Azimut – ha aggiunto - vanta il network di dealer più completo nella regione Asia Pacifico e questo traguardo riflette la nostra visione strategica di unire prodotti di successo a livello mondiale a un’eccellenza localizzata”.
Tra i molteplici impegni su scala internazionale, Azimut non ha voluto rinunciare alla presenza al Salone di Venezia, dove tuttavia non partecipa direttamente, ma tramite il concessionario Timone Yachts di Ancona. Che a Venezia espone due modelli della Serie Fly (Fly 53 e Fly 68) e un Magellano 66. Sono alcune delle imbarcazioni di maggior successo della gamma Azimut, in grado di rappresentare al meglio due tendenze di mercato diverse, ovvero gli yacht plananti e veloci con fly bridge e la barca/crossover con carena semiplanante e attenzione marcata al rispetto dell’ambiente.
Sia pure su misure diverse (16,78 metri l’Azimut Fly 53, 20,98 metri il 68) le due imbarcazioni plananti rappresentano al meglio la capacità del cantiere di realizzare prodotti di qualità, capaci di esaltare valori apparentemente inconciliabili come la velocità e la sportività con il comfort e la qualità della vita a bordo. In entrambi i casi l’elemento caratterizzante è il fly, che ospita, oltre alla postazione di comando all’aperto, una sorta di terrazza attrezzata, divisa tra l’area prendisole e la zona pranzo/salotto, con tanto di tavolo, sedute e divani.
Sul modello più grande, l’Azimut Fly 68 di 20,98 metri, si fa apprezzare anche l’area di prua, dove è possibile intrattenersi in porto lontano dalla banchina (e da occhi indiscreti) in una sorta di “salotto all’aperto” attrezzabile con un’ampia tenda. Ovviamente questo spazio risulta ideale anche per le soste in rada. Quanto alla vivibilità, vale la pena ricordare che il più piccolo Azimut Fly 53 offre tre cabine più alloggio marinaio, mentre il 68 ha una cabina e due posti letto in più. Limitata la differenza di prestazioni: motorizzato con due Volvo Penta IPS 950 D11 da 725 cavalli, il Fly 53 raggiunge infatti la velocità massima di 31 nodi, appena un nodo in meno del più grande Fly 68, che raggiunge i 32 nodi con due Volvo Penta IPS per 1000 cavalli.
Dotato di una innovativa carena semiplanante, e motorizzato con due MAN per 850 cv, non supera invece i 24 nodi il Magellano 66, imbarcazione di 20,15 metri ispirata a tutt’altri valori. E’ infatti una sorta di crossover del mare, caratterizzato da design orientato alla privacy, con spazi studiati per il massimo del comfort e della convivialità.
La “parentela” con i cugini plananti può individuarsi nell’allestimento del fly, anche in questo caso diviso in 3 comode e funzionali aree distinte (postazione di comando, prendisole e spazio conviviale/pranzo). Per il resto è giusto ricordare che ai visitatori del Salone di Venezia viene mostrata un’imbarcazione d’avanguardia, costruita utilizzando fibra di carbonio per alcune parti superiori e alleggerendo i componenti laminati del 30%, con una carena DualMode ad alta efficienza, studiata per ridurre i consumi e le emissioni di CO2 alle medie velocità fino al 20%, e in grado di ridurre il rollio del 15%.