NAPOLI - La transizione energetica avanza ora a ritmi sempre più veloci anche nella nautica. E a dare una spinta forte al processo in atto sarà certamente il primo campionato mondiale a zero emissioni, l’E1 Series previsto per la primavera del 2023: un campionato monomarca che si articolerà in varie prove (probabilmente 12) organizzate in alcune delle più note città di mare del mondo (tra queste si profila certo il coinvolgimento di Venezia e Napoli).
Questa vera e propria Formula E del mare (gli organizzatori sono gli stessi del campionato riservato alle monoposto elettriche appena esibitesi a Roma) si svolgerà con una imbarcazione inedita, tutta da scoprire, progettata appositamente per dare spettacolo e per testimoniare l’avanzamento tecnologico della nautica sul fronte della navigabilità sostenibile. Di questa imbarcazione, battezzata RaceBird, si era visto finora soltanto un prototipo presentato a giugno del 2021 a Montecarlo, ma negli ultimi giorni è stato compiuto un passo avanti decisivo: il primo esemplare del RaceBird è stato varato ed è stato subito sottoposto ai primi test in acqua.
Il battesimo dell’acqua del rivoluzionario motoscafo destinato all’E1 si è celebrato sulle acque del Po, vicino a San Nazzaro (Piacenza), sede di uno dei circuiti mondiali di motonautica. L’imbarcazione è stata sottoposta a una serie di test tecnici e controlli dei sistemi di bordo, con l’ex campione di motonautica Luca Ferrari ai comandi. I test continueranno per diverse settimane con lo scopo di effettuare un’analisi dettagliata del set-up e delle performance, oltre a valutare le caratteristiche dei foil in diversi assetti di gara. Si andrà avanti anche con misurazioni delle velocità massime raggiungibili “volando” sui foil (si parla di circa 50 nodi), verificando i tempi di accelerazione e le capacità di virata. Previste anche simulazioni di qualifica e gara.
RaceBird nasce dalla visione della designer norvegese Sophi Horne che l’ha creata insieme a Brunello Acampora e agli esperti ingegneri navali di Victory Marine e SeaBird Technologies. L’imbarcazione, che è costruita in carbonio e misura 7 metri, è dotata di una batteria Kreisel da 150 kW che alimenta un inedito motore fuoribordo Mercury Racing.
Al di là delle prove legate al comportamento in acqua dell’imbarcazione, questi primi test hanno consentito agli organizzatori dell’E1 Series di valutare anche i diversi elementi che potrebbero essere inclusi nel format delle gare, incluse le boe autonome e l’ampiezza delle virate. E’ stato testato, inoltre, il posizionamento delle telecamere di bordo che verranno utilizzate per trasmettere le immagini durante le gare.
Alejandro Agag, cofondatore e presidente dell’E1, ha dichiarato: “Questo è un momento cardine nella storia del nostro campionato mondiale. Adesso siamo un passo più vicini al far diventare le gare elettriche sull’acqua una realtà concreta. Mi ricorda da vicino lo stesso momento che abbiamo vissuto nelle prime fasi della Formula E ed Extreme E: questo è un altro di quei momenti fondamentali nella storia di questi sport. Vedere RaceBird correre sull’acqua è per me la conferma che possiamo usare questa nuova ed eccitante piattaforma sportiva per guidare l’innovazione tecnologica nell’industria nautica e creare qualcosa di spettacolare per i fan nelle città che andremo a visitare”.
Rodi Basso, che della E1 è l’amministratore delegato, ha aggiunto: “Anche per me è stata una grande emozione vedere RaceBird in acqua per la prima volta, e lo stesso si può dire per tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto nei mesi scorsi. C’è voluto un grande lavoro di squadra per arrivare finalmente a questo momento e non sarebbe stato possibile senza l’aiuto e il supporto dei nostri partner Victory Marine e SeaBird Technologies. Un ringraziamento particolare va anche a Kreisel e Mercury Racing per il lavoro che hanno fatto nel preparare la batteria e il motore fuoribordo”.
Soffermandosi sull’esito delle prime prove in acqua, Basso si è detto quasi stupito: “Finora RaceBird ha superato le nostre aspettative specialmente per quello che riguarda l’agilità e la capacità di effettuare virate strette. Al momento le prestazioni sono esattamente quelle che ci auguravamo per consentire emozionanti gare di foil-to-foil vicino alla costa. Nelle prossime settimane continueremo con i test e con la raccolta dati”.
Al momento il Ceo dell’E1 Series non ha ancora presentato il calendario 2023 del campionato, né ha fissato una data per la presentazione al pubblico, ma sembra certo che i veli verranno sollevati a breve a Venezia, nel corso di una cerimonia che ufficializzerà anche la designazione di Napoli come sede di una prova di campionato. Lo stesso Rodi Basso e il progettista Brunello Acampora sono infatti napoletani, e pare che abbiano trovato i giusti appoggi per allestire un percorso di gara spettacolare, davanti al lungomare della città partenopea. “Non vedo l’ora di poter mostrare il nostro modello anche al pubblico e presto annunceremo dove e quando” si è limitato per ora a dire Basso. “Questo test svolto nelle acque del Po – ha aggiunto - è la prima pagina di un nuovo capitolo dell’elettrificazione dell’industria nautica, dove il nostro ruolo è accelerare lo sviluppo di tecnologie future a beneficio degli ecosistemi acquatici”.
Sui primi test, sull’eccezionale aspettativa che circonda l’E1 Series e sulla propria, piena soddisfazione, si è espressa anche Sophi Horne, designer di RaceBird e fondatrice di SeaBird Technologies: “Ho aspettato questo momento per quasi tre anni. L’essere arrivati a questo punto è davvero un sollievo e al contempo un grande orgoglio per quello che siamo riusciti a costruire grazie agli sforzi combinati di SeaBird e Victory Marine. Vedere la barca toccare l’acqua e partire … è qualcosa che porterò con me per sempre”.