VIAREGGIO - Una mega villa al mare o “sul mare”? La seconda opzione è quella scelta dagli armatori del nuovo Benetti appena varato a Livorno: un superyacht di 67 metri a bordo del quale i fortunati proprietari (non italiani) hanno deciso di vivere stabilmente. Per questo hanno preteso di partecipare all’elaborazione del progetto, in particolare per quanto attiene alla distribuzione degli spazi e all’allestimento degli interni. La “padrona di casa”, o meglio “la padrona di nave” è infatti una designer di interni di grande esperienza, che per la sua nuova, prestigiosissima dimora galleggiante ha preteso di stringere un patto di collaborazione con il cantiere, affiancando nella progettazione lo studio Cassetta Yacht Designers, che ha curato invece il concept degli esterni.
Il risultato è una nave da diporto dislocante, in acciaio e alluminio, lunga poco più di 67 metri (67,16), con baglio massimo di 11,20, per la quale è stata studiata una originale distribuzione degli spazi, mirata ad esaltare il piacere di vivere a bordo: basti dire, in proposito, che è stato deciso di ridurre il numero di cabine rispetto a qualsiasi altro yacht di pari misura: qui sono soltanto cinque. All’equipaggio, comunque, ne sono state destinate 11 per 19 persone.
In una nota di Benetti diffusa all’indomani del varo si legge che il progetto (denominato B285NK) “è nato dalla combinazione fra passione per il mare, raffinato gusto estetico e, soprattutto, intese fra la coppia di armatori e gli studi di architettura che hanno saputo assecondare al meglio le aspirazioni e i desideri dei proprietari. L’armatrice – viene sottolineato - è stata protagonista nella scelta dello stile e nell’arredamento degli interni, nella scelta delle essenze e nell’organizzazione degli spazi. Grazie alla sua esperienza come designer nel settore delle dimore di lusso, la signora è stata coinvolta fin dalla fase progettuale, collaborando a determinare il profilo di un’imbarcazione che, seppur tradizionale nelle linee e nell’impostazione, rivela tante soluzioni congeniali alla vita in mare”.
Ed effettivamente un senso di meraviglia esplode entrando nel salone del main deck: l’ampiezza delle dimensioni fra le due murate supera i 10 metri, mentre grandi finestrature concorrono sia all’eleganza generale dell’architettura sia a rendere ancor più fluido l’insieme, con l’interno baciato da una luce naturale di grande effetto.
Con quasi 2 metri di diametro, le vetrate regalano un effetto spettacolare, caratterizzando sia il profilo esterno sia riempiendo di luce gli ambienti interni, dal grande salone principale fino alle cabine sul lower deck. Originali esteticamente, trasmettono luminosità e modernità, regalando anche un tratto di originalità a un’imbarcazione che tutto sommato esibisce un profilo piuttosto tradizionale (e dunque molto elegante).
“Tutto ciò – tengono a sottolineare in casa Benetti - è stato fortemente voluto dall’armatrice, che desiderava inserire un trait d’union tra gli ambienti interni e la natura circostante, incorniciando la bellezza dei panorami attraversati. Avendo concepito lo yacht come una bellissima e lussuosa abitazione con affaccio diretto sul mare, era fondamentale inserire nel progetto un richiamo costante all’ambiente in cui è inserito”.
Il nuovo mega yacht segna anche il trionfo del teak certificato FSC come essenza: in una perfetta combinazione di colori con il cromatismo degli elementi in acciaio e la pittura dello scafo, infatti, il legno è stato largamente utilizzato per i ponti, le porte, i pilastri, i mobili. La certificazione FSC – vale la pena ricordarlo - garantisce che il teak impiegato nella realizzazione del pavimento proviene da foreste gestite responsabilmente, in cui avviene un ciclo programmato di taglio e ripiantumazione ecosostenibile.
Per la motorizzazione si è puntato invece su una coppia di tradizionali propulsori Caterpillar 3512E da 1350 kW, in grado di assicurare una velocità massima di 16 nodi. Navigando a soli 10 nodi l’autonomia raggiunge le 5.000 miglia nautiche, consentendo lunghe e placide navigazioni senza l’esigenza di soste tecniche. In proposito vale la pena ricordare che la capienza dei serbatoi carburante è di 127.000 litri, e quella dell’acqua di 24.000.
Seguendo una discutibile prassi in voga nell’ambiente dello yachting restano top secret, almeno per ora, nomi e nazionalità degli armatori, bandiera e costi. Noi restiamo dell’idea che acquistare un capolavoro del genere e poi “nascondersi” sia davvero incomprensibile.