Il Columbus 80 mega yacht dei Cantieri Palumbo

La svolta dei Cantieri Palumbo di Napoli, un mega yacht Columbus entro il 2018

di Sergio Troise
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NAPOLI - Si chiama Columbus 80, misura 79,50X13 metri, sarà costruito, in acciaio e alluminio, tra Napoli e Ancona e, dal 2018, data fissata per il varo, solcherà i mari come una nave da crociera, offrendo all’armatore e ai suoi ospiti sei ponti, balconate panoramiche, sette suite più l’appartamento principale, 8 cabine per le 19 persone dell’equipaggio, una piscina di sette metri, due garage, bar al chiuso e all’aperto, solarium, beach club, sala cinema, due palestre, eliporto… insomma, tutto ciò che può trasformare una semplice vacanza in una esperienza unica, come quelle che i paperoni habitué delle classifiche di Forbes vivono abitualmente negli hotel pluristellati sparsi negli angoli più esclusivi del pianeta.
 

 

Già in avanzata fase di realizzazione, il progetto è stato svelato dai Cantieri Palumbo di Napoli, titolari del marchio Columbus Yachts, pronti a cimentarsi in questa avventura nel mondo delle mega barche di lusso con la consapevolezza di avere le carte in regola per non sbagliare. «Oltre 50 anni di esperienza nella costruzione e nel refitting di grandi navi - dichiara infatti Giuseppe Palumbo, Ceo di Columbus Yachts - ci consentono di entrare nel segmento dei megayacht con la piena consapevolezza dei traguardi che potremo raggiungere grazie alle capacità maturate nel lungo percorso fin qui svolto e alla struttura organizzativa della nostra azienda».

Il progetto prevede, tra l’altro, la divisione del processo costruttivo in due fasi ben distinte: una assegnata a Napoli, l’altra ad Ancona. Lo scafo in acciaio è realizzato presso la storica sede all’ombra del Vesuvio; alla fine di giugno 2017 l’imponente scafo sarà spostato poi su una piattaforma ad Ancona, dove sarà accoppiato alla sovrastruttura in alluminio realizzata nel sito produttivo delle Marche. In questo modo le due sezioni vengono costruite contemporaneamente, seguendo gli stessi requisiti di qualità ma accelerando i tempi, che si accorciano di circa otto mesi.

Gianpaolo Lapenna, progettista e direttore dei lavori di Columbus Yachts, in proposito osserva: «L’implementazione del processo è stata una sfida da diversi punti di vista: strutturale, di impiantistica, costruttivo e logistico. Quando lo scafo avrà raggiunto la sovrastruttura ad Ancona, il “matrimonio” sarà ultimato nel nuovo capannone marchigiano». Se non bastasse, il manager di questo cantiere all’avanguardia, capace di lavorare sulla stessa unità dividendosi tra Tirreno e Adriatico, ha specificato che il Columbus 80 «è soltanto il capostipite di una linea che si evolverà su più ampie dimensioni, fino a 110 metri».

Ma come è fatto, in dettaglio, questo gigante del diporto Made in Italy? Per il momento bisogna fidarsi del rendering e della scheda tecnica fornita dal cantiere. Poco. Ma quanto basta per suscitare autentica meraviglia: detto delle dimensioni (80 metri per 13), le linee esterne sono caratterizzate da un grande equilibrio formale e da un’eleganza senza eccessi, in grado di conferire l’armonia degli “ocean liners” degli anni 50 e 60, pur promettendo di restare attuale anche negli anni a venire. Da queste linee guida derivano lo slancio longitudinale di prua, la colorazione bianca interrotta solo dalle grandi vetrate, la svasatura trasversale dei diversi ponti.

Per gli interni si è puntato su uno stile estremamente sobrio e contemporaneo, i toni sono neutri e poco contrastati, gli elementi decorativi hanno linee semplici e pulite. Anche i materiali pregiati utilizzati per rivestimenti e arredo sono abbinati con l’obiettivo di creare un’atmosfera moderna e sofisticata. Gli spazi, come detto, si articolano su sei livelli, dall’under-lower deck fino al sun-deck, organizzati con razionalità per offrire all’armatore, ai suoi ospiti e all’equipaggio il massimo del comfort in navigazione e da fermi.

Numerose le dotazioni particolari, richieste dall’armatore: tra queste, spicca l’ascensore vetrato a sezione tonda che collega i cinque ponti principali, dal lower deck che costituisce l’accesso privilegiato allo yacht per i passeggeri che sbarcano dal tender, fino al sun-deck, con una spettacolare uscita all’aperto.

Il ponte superiore è interamente dedicato all’armatore. La sua suite si articola su una grande area con letto orientato a prua e una splendida vista sul mare a 180 gradi, un’ampia zona adibita a studio privato e una terza area riservata a eventuali ospiti. Le zone all’aperto, anch’esse private, si estendono su un’ampia terrazza a poppa e su un balcone di prua con vista ininterrotta sull’orizzonte. Sei grandi suite matrimoniali sono dedicate agli ospiti nella parte anteriore del ponte principale, mentre una settima cabina si trova sul ponte inferiore utilizzabile come spazio jolly anche per ospiti dell’ultimo minuto.

Sul sun-deck uno degli spazi più caratteristici del Columbus 80, ovvero la scenografica piscina panoramica. E’ lunga 7 metri, e per una barca da diporto, per quanto enorme, è già una misura ragguardevole. Ma per gli incontentabili che intendono farsi belle nuotate senza tuffarsi necessariamente in mare, c’è una sorpresa davvero stupefacente: la piscina è dotata di un impianto per nuotare controcorrente! Una cascata d’acqua la alimenta dall’alto, costituendo una parete virtuale che la separa dalla vasca a idromassaggio, ricavata all’interno della struttura dell’alberetto e pertanto chiusa su tre lati a richiamare una suggestiva grotta nascosta dietro una lama d’acqua.

Il ponte sottocoperta è ancora dedicato agli ospiti nella sua parte posteriore: tre pareti ribaltabili, una a poppa e due sui lati, ampliano lo spazio calpestabile da 100 fino a 200 metri quadrati, disegnando un ampissimo beach club a livello acqua servito da lettini, bar e servizi. I due garage laterali ospitano due tender, di 10 e 7,5 metri, e sono serviti da una piattaforma per lo sbarco degli ospiti che conduce direttamente alla lobby dell’ascensore principale.

La sezione anteriore è invece riservata all’equipaggio che ha a disposizione una grande cucina/soggiorno e 8 cabine per 19 persone. Il personale non in servizio può rilassarsi nel locale palestra riservato sull’under-lower deck, mentre un ascensore-montacarichi collega questo ponte a tutti i superiori per permettere all’equipaggio di muoversi in totale autonomia e comodità. A completare le amenities ci sono poi due garage anteriori per tender/rescue boat e per tre jet-ski, un helipad, una sauna all’interno del beach club, una palestra sul fly deck e una sala cinema e multimedia sull’upper deck.

Il megayacht Columbus 80m è spinto da due motori da 3044 hp con trasmissioni in linea d’asse, installati nella parte centrale del ponte inferiore. Nella sala macchine si trovano anche i tre generatori da 300 Kw e quello supplementare da 125 Kw. Una sala dedicata, isolata acusticamente e coibentata, ospita tutti gli impianti non correlati alla propulsione, come le pompe per l’aria condizionata, i sistemi idraulici, i dissalatori.

Essendo una imbarcazione dislocante, il comfort dovrebbe rivelarsi ai massimi livelli, grazie anche alla presenza di quattro pinne stabilizzatrici da 5 metri quadri l’una. Grande attenzione è stata dedicata anche all’autonomia di navigazione: secondo i dati anticipati dal cantiere sarà possibile navigare per 6000 miglia senza fare rifornimento. Non comunicato il prezzo. Ma è un dettaglio che interessa, forse neanche troppo… soltanto il fortunato armatore che l’ha ordinata.

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Mercoledì 7 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 30-06-2017 11:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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